DOCUMENTO: Articolo dell’“Herald Express” di Los Angeles del 12/3/71.

SCONVOLGENTI RIVELAZIONI SULLA RAPINA

CON OMICIDIO NEL SOUTHSIDE:

DALLE INDAGINI EMERGE IL COMPLESSO RITRATTO

DELLA VITTIMA

Lionel D. Thornton, 51 anni, presidente della Peoples’ Bank of South Los Angeles, è stato brutalmente ucciso nella notte di lunedì. Dopo aver seguito l’incontro di pugilato Ali-Frazier nella sede di una nota compagnia di taxi locale, uno o più malviventi gli hanno teso un agguato fuori dalla sua banca e lo hanno costretto a entrare. La vittima è stata derubata del denaro che la compagnia di taxi le aveva affidato, torturata e uccisa. Dalle prime indagini della polizia di Los Angeles, il rapinatore o i rapinatori, in preda al furore, hanno devastato l’interno della banca, forse alla ricerca di un caveau nascosto o del contante che Mr Thornton teneva lì. Non si esclude l’ipotesi che il delitto sia legato a voci diffamatorie mai comprovate riguardanti Mr Thornton stesso.

“Non posso che parlare bene di Mr Thornton” ha dichiarato il sergente Robert S. Bennett durante la conferenza stampa indetta in gran fretta nel pomeriggio di martedì. “Per anni è stato un pilastro della comunità nera locale, come attestano l’enorme cordoglio suscitato dalla sua morte e i numerosi fervidi omaggi giunti da quando, questa mattina, si è sparsa la notizia del delitto.”

Il sergente Bennett, 49 anni, coordinerà l’azione dei sei detective che a tempo pieno si dedicheranno alle indagini sul caso, per assicurare il colpevole o i colpevoli alla giustizia. “Personalmente ritengo che Mr Thornton fosse una persona irreprensibile” ha aggiunto Bennett. “Detto questo, sono convinto che il movente del delitto sia da ricondurre alle voci da lungo tempo circolanti nel southside, secondo le quali Mr Thornton aveva legami con la criminalità organizzata e nascondeva nella banca somme di denaro riciclato. Io non credo a queste voci. Credo invece che la causa del delitto sia da ricercare proprio in queste persistenti maldicenze mai confermate. La tragedia è che Mr Thornton ha perso la vita per duemila dollari, cioè l’incasso della compagnia di taxi che aveva preso in consegna, e che il criminale o i criminali che gli hanno tolto la vita e distrutto la banca cercavano qualcosa che non c’era.”

Le indagini proseguono. Il sergente Bennett e la sua squadra di sei detective batteranno a tappeto ogni pista per acciuffare l’assassino o gli assassini di Lionel D. Thornton. Anche l’ufficio di Los Angeles dell’FBI ha aperto un’indagine sul caso, che sarà diretta dall’agente responsabile John C. Leahy.

DOCUMENTO: 12/3/71. Trascrizione integrale di conversazione telefonica effettuata dall’FBI. Note: “Registrata su richiesta del direttore/Classificazione confidenziale 1-A: Riservata al Direttore”. In linea: Direttore Hoover e Agente speciale Dwight C. Holly.

DH: Buongiorno, signore.

JEH: Non lo è proprio.

DH: Signore?

JEH: C’è stato un furto con scasso nell’archivio del Bureau di Media, in Pennsylvania, lunedì notte. Sono stati trafugati numerosi fascicoli.

DH: È confermato, signore? E, perdoni la mia ignoranza, non so dove sia Media.

JEH: È un ufficio con due uomini, vicino a Philadelphia. Nell’archivio sono conservati gli incartamenti in eccedenza degli uffici di New York, Boston e Philadelphia. L’effrazione è avvenuta mentre i poliziotti locali si trovavano allo Shakey’s Pizza Parlor per guardare la replica della Battaglia delle Scimmie tra Cassius Clay e Smokin’ Joe Frazier.

DH: Signore, è confermato?

JEH: Sì. L’effrazione è stata scoperta dagli stessi agenti. Hanno bypassato la polizia di Media e hanno avvertito quella di Philadelphia. Media non è ancora finita sui media.

DH: E i fascicoli, signore?

JEH: Di poco conto, secondo gli standard dell’ufficio di Los Angeles. Schiaccianti, secondo gli standard di quei balordi libertari dei diritti civili. Abbiamo perduto appendici a fascicoli di sorveglianza, dossier con intercettazioni e supplementi COINTELPRO.

DH: Una violazione clamorosa, signore.

JEH: Oggi lei è frastornato e delira per l’emozione, Dwight. La prolungata degenza in una casa di cura indebolisce anche le persone più forti. Tendono a confondere i loro stati emozionali con la realtà.

DH: Sì, signore.

JEH: Così va meglio. Il vecchio “castigamatti”: risoluto e remissivo.

DH: Sì, signore.

JEH: Ancora meglio.

DH: Sì, signore.

JEH: Sono certo che stiamo pensando la stessa cosa. Quale stravagante gruppuscolo rivendicherà l’azione? Renderanno pubblici i fascicoli? A quale sedizioso giornalaccio di sinistra li consegneranno?

DH: Quanti agenti lavorano al caso, signore?

JEH: Quarantasei, a tempo pieno. Naturalmente non ci sono testimoni e i ladri non hanno lasciato tracce.

DH: Chiederò ai miei informatori, signore.

JEH: Lo faccia. Offra incentivi economici e adotti i suoi metodi più invasivi, ha la mia piena approvazione.

DH: Sì, signore.

JEH: Ho inviato un ordine di servizio a tutti gli uffici. Si sta provvedendo ad aumentare la sicurezza degli archivi.

DH: Sì, signore.

JEH: Non sottovaluti la mia ferma volontà di evitare future effrazioni. Non sottovaluti il mio ottimo stato di salute. Il mio medico, il dottor Archie Bell, mi ritiene un esemplare eccezionale.

DH: Sì, signore.

JEH: Il presidente Nixon è mentalmente disturbato. Si rifiuta di comunicarmi la conferma alla carica di direttore dopo la sua scontata rielezione del prossimo anno. Parlo fuori dai denti, fratello Dwight. Dick l’imbroglione mi ha chiesto di mettere sotto sorveglianza i più importanti candidati democratici, invito che ho declinato. Sto temporeggiando, e il piccolo Nixey comincia a stare sulle spine.

DH: Capisco, signore.

JEH: Ne sono certo. E la sua salute mentale? Ha riacquistato la piena padronanza di sé?

DH: Eccome, signore.

JEH: Abbiamo perduto qualche dossier, ma alla fine avremo la meglio. Quelli che conservo nel mio seminterrato a prova di bomba farebbero crollare il mondo.

DH: Giusto, signore.

JEH: Buona giornata, Dwight.

DH: Buona giornata, signore.

DOCUMENTO: 12/5/71. TRASCRIZIONE INTEGRALE DI CONVERSAZIONE TELEFONICA-LIVELLO 1/COMUNICAZIONE ARCHIVIATA/INOLTRO PRIORITARIO. Fascicolo archiviato n. 48297. In linea: Presidente Richard Nixon e Agente speciale Dwight C. Holly, FBI.

RMN: Buonasera, Dwight.

DH: Buonasera, signor presidente.

RMN: È un po’ che non ci sentiamo, amico mio.

DH: È vero, signore.

RMN: È molto impegnato?

DH: Parecchio, signore.

RMN: Ottimo. Continui finché il fisico l’aiuta.

DH: È un consiglio molto saggio, signore.

RMN: Già. A questo proposito, penso che lei-sa-chi si starà affliggendo parecchio per quell’effrazione.

DH: Infatti, signore. Ne stavamo parlando stamattina. Posso chiederle se è stato lui a informarla?

RMN: Mi ha chiamato il procuratore generale. Mi ha detto: “Alla vecchia checca staranno girando le palle”.

DH: Posso esprimermi liberamente, signore?

RMN: Assolutamente, Dwight. Perché usare mezzi termini? La chiamo quando è troppo che devo tenere a freno la lingua e ho voglia di un po’ di franchezza.

DH: Non è detto che i ladri rivendichino la loro azione o che rendano pubblici i fascicoli. Tra parentesi, aggiungerei che Media, in Pennsylvania, è la Siberia degli archivi e che tutte le informazioni contenute in quei dossier si riferiscono a periodi precedenti la sua amministrazione.

RMN: Bene.

DH: Sapevo che le avrebbe fatto piacere, signore.

RMN: Le dirò il mio timore: credo che lei-sa-chi sia così malato da usare i suoi dossier contro di me per rimanere al suo posto.

DH: Il prossimo novembre lei sarà rieletto, signore. Il giorno dell’insediamento nel 1973 potrebbe essere il momento opportuno per liberarsi dei pesi morti.

RMN: L’idea mi piace.

DH: Lo immaginavo, signore. E la prego, mi permetta di aggiungere che se l’azione dovesse essere rivendicata, con la conseguente divulgazione di informazioni dei dossier, lei-sa-chi sarà molto cauto nel rendere noti quelli che in qualche modo potrebbero gettare discredito su qualcuno.

RMN: Dwight, lei è il mio uomo di fiducia.

DH: Grazie, signore.

RMN: Riguardo alle prossime elezioni, la vecchia checca sta indugiando su certe questioni, come per esempio “piazzare microspie”. Un concetto da neri, non trova?

DH: Sinceramente, signore, da ghetto. Anch’io lo considero tale.

RMN: Dwight, lei è uno spasso. Ne riparleremo la prossima volta.

DH: Sì, signore.

RMN: Posso fare qualcosa per lei?

DH: Sì, signore.

RMN: La ascolto.

DH: L’ufficio di Los Angeles sta provvedendo ad aumentare le misure di sicurezza all’archivio. Gli agenti temono che lei-sa-chi si presenti all’improvviso prima che abbiano finito. Può farmi inviare il programma dei suoi spostamenti da qualcuno al dipartimento di Giustizia?

RMN: Certo, Dwight. Che rimanga tra noi, amico. Come tutte le nostre chiacchierate.

DH: Grazie, signor presidente.

RMN: Sempre in gamba, ragazzo.