Il Mostro ha parcheggiato l’auto in una piccola traversa di via del Melo ed è sceso a piedi. Poco prima di mettersi in moto per questa sua nuova purificazione, forse la più importante, ha ragionato più e più volte sul fatto di utilizzare ancora la sua auto. Tuttavia non sentiva di avere alternative, e il rischio di noleggiarne un’altra forse era ancora più alto. In ogni caso, nessuno fino a quel momento lo ha fermato per un controllo.
E il Mostro sa bene chi deve ringraziare per questo.
Non indossa la parrucca scura, ma soltanto un paio di occhiali da sole. Ha i guanti neri che gli coprono le mani, che però ora tiene in tasca.
L’idea è di avvicinarsi un po’ alla casa per vedere com’è la situazione. Rallenta il passo e conta i civici. Ed eccola, una casetta indipendente su due piani, circondata da una folta siepe. Devono avere un cane, perché in quel momento comincia ad abbaiare in modo insistente. Forse perché la luce arancione del cancello elettrico inizia a lampeggiare.
Il Mostro si ferma, torna indietro di qualche passo e si gira di nuovo, in tempo per vedere la Yaris uscire in retro. Torna ancora più indietro e si infila nella traversa dove è parcheggiata la sua Volvo. Sbircia dall’angolo e vede la Yaris ferma davanti alla casa e il retro di un’altra auto che esce dal cancello.
Un’Alfa.
L’ispettore se ne sta andando, pensa. Lasciando la moglie e soprattutto la piccola bestia, da soli in casa, spera.
Sale sulla sua auto, e in questo modo dà le spalle a via del Melo. Si mette a osservare attentamente lo specchietto retrovisore.
«Dai, dai, forza», sussurra a fior di labbra.
La sua attesa dura soltanto pochi secondi, perché vede l’Alfa passare con a bordo solo l’ispettore Giatti.
«Ti ringrazio, mio Signore», dice. Quindi accende il motore e comincia a fare manovra, sentendo nei movimenti che compie la pressione della Beretta sotto la giacca.
Appena si ritrova su via del Melo vede in lontananza la donna e la piccola bestia uscire di casa, salire sulla Yaris e andarsene nel senso opposto al suo.
Il Mostro si fa un veloce segno della croce. «Sia fatta la tua volontà, mio Signore.»
E poi comincia a seguirli.