Parte prima

Tre tipologie di male primordiale

I primi tre capitoli sono dedicati a tre diverse interpretazioni delle origini del male: nel primo tratterò la concezione, già attestata nello zoroastrismo zurvanico, del male che «ascende» al pensiero divino, evento primordiale del dramma cosmogonico; prenderò in esame le ripercussioni di questo motivo su fonti ebraiche precabbalistiche e cabbalistiche. Nel secondo capitolo mi soffermerò sulla concezione che postula l’esistenza di due decadi, una buona e una cattiva; prenderò in esame testi che spaziano dalla tarda antichità al Medioevo e che si concentrano sulle dieci sefirot maligne, originate all’inizio del processo teosofico. Nel terzo capitolo mi occuperò dei processi all’interno del mondo superno delle strutture sefirotiche, associati alla manifestazione delle prime entità distinte, concezione influenzata dalle categorie aristoteliche di steresi ed esistenza; prenderò in esame le articolazioni di questo motivo nelle prime fasi letterarie della Qabbalah, note dalla produzione provenzale e geronese, e la loro influenza sulle epoche successive.

Lo scopo precipuo di questa prima parte è dimostrare l’esistenza di tradizioni testuali precabbalistiche – perlopiù neglette dalla ricerca contemporanea –, che spiegano le affermazioni degli autori più antichi e permettono l’articolazione di una diversa storia della Qabbalah, che non si sostiene tanto sulle fonti gnostiche, quanto su numerose altre fonti, molto più plausibili. Il mio approccio è tematico, sulla scia della maggior parte dei contributi presentati da Gershom Scholem alle conferenze di Eranos.