Ennio si scostò dall'abbraccio di Ada e torno a dedicarsi al diario. Sorvolò in fretta su alcune pagine fitte di disegni e appunti e si soffermò velocemente su una in cui era raffigurato ancora l'essere alato tentacolare. Per qualche ragione sembrava un motivo ricorrente nelle opere di coloro che si erano avvicendati nella proprietà di quella dimora. Passò oltre. L'ultima registrazione era datata 11 ottobre 1953. Ennio lesse in un mormorio. «È finita. Santelli non doveva parlare, avrei dovuto escluderlo dal progetto sin dal primo momento... Ora sanno di me, dei miei studi e dei miei successi... Come prevedevo. Siano maledetti quegli idioti che fanno della religione un muro per tenere l'uomo distante dalla scienza!
» Il testo proseguiva in maniera illeggibile, ma su quella pagina era stato spillato un foglio. Ennio lo prese, lo dispiegò, aveva un'intestazione elegante, proveniva dallo Stato Vaticano. Lo lesse dentro di sé, dando voce soltanto alle ultime frasi: «...venti di guerra hanno già portato sangue e sofferenza nel mondo, e abbiamo ben visto di quali nefandezze sia capace l'animo umano. Pertanto non possiamo assolutamente permettere che la tua scoperta venga divulgata. Se la tua macchina dovesse cadere nelle mani dei nemici di Dio e della Santa Chiesa, il mondo intero avrebbe da temerne le conseguenze. Quindi, mio caro amico e fratello, su espresso ordine del Santo Padre, che ha preso molto a cuore questa faccenda, sono a chiederti formalmente di cessare ogni esperimento su suolo Italiano. Confido nella tua comprensione, so per certo quanto il tuo spirito sia puro e dedito alla conoscenza. Su mia personale intercessione, e se accetterai le condizioni che ti ho menzionato, mi adopererò acciocché ti sia concessa la possibilità di continuare i tuoi studi altrove, in un laboratorio nel cuore delle Alpi svizzere. Avrai a disposizione fondi e la possibilità di lavorare in totale discrezione, lontano dagli occhi del mondo e dalla sua corruzione. Fratello mio, rifletti bene e medita sulle mie parole, dettate dalla profonda stima, dall'affetto e dal legame di sangue che scorre tra noi. A tutti è concessa la possibilità di fare la cosa giusta, ma sono pochi, molto pochi, coloro che hanno la lungimiranza di coglierla...
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