Sono io

Verde, intorno, livido

e allo specchio

c’è una faccia che non conosco.

La bocca spalancata,

gli occhi due fessure.

Sono io che sorrido

a quello sguardo torbido

che è il mio

certe volte che vedi

la realtà come ce l’hai dentro

non con le solite categorie,

quando incontri i tuoi fantasmi

dissepolti, che vagano.

È l’incontro con la follia,

è riconoscere che anche questo ti appartiene

e pensi che tutto possa esplodere

e hai paura di aver voglia di lasciare,

lasciarsi andare,

fluire, essere le cose,

attraversare il mondo,

sciogliersi

sotto un sole

indifferente.