Ringraziamenti

L’ultimo è stato una cagna. Questo è stato tre cagne più un bastardo. Ancora una volta, i miei ringraziamenti vanno ai miei editor e editori, che troppo a lungo hanno sofferto: Jane Johnson e Joy Chamberlain di Voyager, Scott Shannon, Nina Taublib e Anne Groell di Bantam. La loro comprensione, il loro buonumore e il loro saggio consiglio mi sono stati d’aiuto nei tratti narrativi più duri, e non cesserò mai di essere grato per la loro pazienza.

I ringraziamenti vanno anche ai miei agenti, altrettanto pazienti, per il loro infinito sostegno: Chris Lotts, Vince Gerardis, la favolosa Kay McCauley e lo scomparso Ralph Vicinanza. Ralph, davvero desidererei che tu fossi qui a condividere con tutti noi questo giorno.

E grazie a Stephen Boucher, l’australiano errante che mi aiuta a tenere il computer ben lubrificato e canticchia ogni volta che passa per Santa Fe per una prima colazione a base di burrito (a Natale), con contorno di pancetta affumicata ai peperoncini piccanti.

Qui sul fronte di casa, ringraziamenti sono dovuti anche ai miei cari amici Melinda Snodgrass e Daniel Abraham per il loro incoraggiamento e il loro supporto; a Pati Nagle, il webmaster, che mantiene attivo il mio angolo in Internet, e alla straordinaria Raya Golden per i pasti, l’arte e l’inestinguibile sostegno che mi ha aiutato a rendere più luminosi perfino i giorni più oscuri intorno alla Terrapin Station. E tutto ciò a dispetto del fatto che abbia cercato di impossessarsi del mio gatto.

Quanto lungo il tempo che mi è stato necessario a danzare questa danza… di sicuro avrei impiegato il doppio senza l’aiuto del mio fedele (e giovane) assistente, e a volte compagno di viaggio, Ty Franck, che si occupa del mio computer quando Stephen non è con me, tenendo a distanza le aggressive folle virtuali dalla mia residenza virtuale, mi aiuta nelle faccende domestiche, si prende cura del mio archivio, prepara il caffè, corre dappertutto e mi spara fatture da diecimila dollari anche solo per cambiare una lampadina. E questo mentre prosegue nella stesura dei suoi fenomenali romanzi, ogni mercoledì.

Infine, ma assolutamente prima di ogni altra cosa, tutto l’amore e la gratitudine a mia moglie, Parris, che ha danzato ogni singolo passo al mio fianco.

Ti amo, Phipps.