(Kaposvár, 1896 – Budapest, 1958)
Uomo politico ungherese
Nato in un ambiente contadino, entrò giovane nell’imperial regio esercito austriaco durante la prima guerra mondiale e combatté sul fronte orientale contro le armate dello Zar. Prigioniero in Russia nel 1916 dopo l’offensiva zarista nella Galizia austriaca, due anni più tardi aderì al comunismo e si arruolò nell’Armata rossa, rimanendovi fino all’inizio degli anni Venti. Rientrato in Ungheria dopo la fine della violenta esperienza di dittatura del proletariato attuata da Béla Kun, operò in clandestinità fino al 1927, quando fu condannato per attività illegali dal governo dell’ammiraglio Horthy. Espulso dal Paese, si rifugiò dapprima in Austria e poi in Russia, dove proseguì gli studi di agricoltura – gli torneranno utili negli anni seguenti –, lavorò presso l’Istituto di statistica e agì attivamente all’interno del Comintern. Inoltre, si suppone che dal 1933 sia stato un informatore del sistema di sicurezza sovietico: questo probabilmente spiega come abbia potuto sopravvivere alle purghe staliniane, che non risparmiarono Béla Kun e altri comunisti ungheresi.
Nel 1944 fece ritorno in Ungheria e fu tra i membri del governo provvisorio di coalizione con funzioni di Ministro dell’Agricoltura; in tale veste avviò l’importante riforma agraria che culminò nella distribuzione della terra ai contadini. In seguito gli fu assegnato il Ministero dell’Interno, ma appena un anno più tardi lasciò l’esecutivo. Nel 1947 venne eletto Presidente dell’Assemblea nazionale, carica che detenne per circa due anni, quando ne fu allontanato per le critiche mosse al processo di collettivizzazione delle campagne promosso da Mátyás Rákosi, segretario del Partito comunista ungherese. Per un breve periodo Nagy insegnò presso l’Università di Budapest, fino a quando venne designato Ministro per la Vendita dei prodotti agricoli a prezzi calmierati; l’esecuzione dell’incarico gli valse la nomina a vice Primo Ministro. Il 13 giugno 1953 i vertici del Cremlino lo promossero Primo Ministro; in due anni Nagy tentò di avviare nel contesto ungherese un nuovo corso, migliorando le condizioni di vita, abolendo la collettivizzazione nelle campagne e riducendo il controllo della polizia politica. Nel 1955 tuttavia il nuovo segretario del PCUS, Nikita Kruščëv, scontento del suo operato, lo allontanò dal Partito comunista ungherese e lo sostituì con Rákosi. La lontananza di Nagy dalla vita politica durò fino all’ottobre 1956, quando Budapest fu scossa dalla rivoluzione, iniziata da una manifestazione di studenti e operai che commemoravano la rivolta polacca e ben presto trasformatasi in un’aperta contestazione della vecchia dirigenza stalinista del Partito. Nagy, dopo un momento di incertezza, sostenne la rivoluzione e assunse per la seconda volta la carica di Primo Ministro; si oppose all’intervento sovietico nel rispetto dell’indipendenza ungherese, costituì un governo con elementi non comunisti, promise elezioni libere e infine annunciò il ritiro del Paese dal Patto di Varsavia. La resistenza del nuovo esecutivo fu breve, nonostante l’appello lanciato all’ONU: le forze sovietiche occuparono Budapest il 4 novembre mentre il Primo Ministro e suoi più stretti collaboratori trovavano rifugio presso l’ambasciata jugoslava. Di lì Nagy uscì con l’assicurazione che sarebbe potuto tornare a casa propria senza correre alcun pericolo; in realtà fu arrestato e tradotto in Romania. Ricondotto a Budapest nel 1957, fu processato in segreto con Pál Maléter, comandante dell’esercito ungherese, condannato a morte e giustiziato nel giugno 1958.
(Ascoli Piceno, 1901 – Roma, 1963)
Uomo politico italiano
Membro fin da giovane del Partito popolare italiano, occupò la carica di vicepresidente della FUCI e poi quella di segretario provinciale del Partito ad Ancona. Negli anni del Regime si iscrisse al Partito fascista, che lasciò nel 1943 per aderire alla DC. All’indomani della Liberazione fu deputato alla Costituente, confermato nelle elezioni del 1948 e in quelle successive. Nei primi anni Cinquanta ricoprì incarichi governativi di rilievo: fu sottosegretario e successivamente Ministro della Marina mercantile, quindi della Giustizia, dell’Interno (dal 1955 al 1959) e infine del Bilanco nel secondo governo Segni. Alla caduta di quest’ultimo ebbe dal presidente Gronchi l’incarico di costituire il nuovo esecutivo monocolore, che avrebbe dovuto essere di transizione per assicurare lo svolgimento delle Olimpiadi a Roma e l’approvazione del bilancio.
Ai primi di aprile il nuovo governo si presentò alla Camera e successivamente al Senato, riscuotendo in entrambi la fiducia solo con un numero ridottissimo di voti di differenza e ottenendo l’appoggio del Movimento sociale italiano: questo spinse alcuni Ministri democristiani a dimettersi. L’apporto del MSI alla tenuta del governo Tambroni creò in Italia una situazione di tensione crescente, che culminò con la decisione della direzione missina di convocare il VI Congresso del Partito a Genova, città decorata per le prove di antifascismo sostenute durante la guerra. Tambroni non tenne conto della deteriorata situazione politica del Paese, e, davanti ai sanguinosi scontri tra polizia e manifestanti avvenuti il 30 giugno 1960 nel capoluogo ligure, seguiti da quelli di Reggio Emilia e da altri in tutta la Penisola, si trovò in grave difficoltà. Costretto a ritirare l’autorizzazione allo svolgimento del Congresso, assistette impotente in parlamento al voto contrario al bilancio espresso dai missini e all’inevitabile conseguenza, la caduta del suo governo.
(Palermo, 1903 – Roma, 1979)
Uomo politico italiano
Antifascista convinto, si avvicinò sin dai tempi degli studi universitari ai repubblicani di Treviso. Dopo essersi trasferito a Roma, prese parte nel 1925 al I Congresso dell’Unione nazionale democratica. Redattore per l’Enciclopedia Treccani, lasciò questo impiego per lavorare presso la Banca commerciale italiana, dove nel 1938 venne nominato direttore; nel 1942 la sua attività di opposizione al Regime lo portò a costituire, a fianco di Ferruccio Parri, il Partito d’Azione. Durante gli ultimi anni di guerra rappresentò il Partito all’interno del CNL e nel 1945 fu incaricato nel governo Parri di presiedere al Ministero dei Trasporti; successivamente, nel primo governo De Gasperi, ebbe il Commercio estero. Lasciò il Partito nel 1946, quando vi prevalse una corrente troppo vicina ai socialisti, e nello stesso anno militò tra le fila dei repubblicani in occasione delle elezioni alla Costituente, in cui venne eletto.
Grazie alla solida preparazione economica, nel 1947 fu designato a rappresentare la Repubblica Italiana presso il Fondo monetario internazionale, di cui fu anche vicepresidente; nel contempo sedette tra i banchi della Camera in qualità di deputato. Nel 1950 ebbe il compito di riorganizzare l’IRI,l’anno seguente ebbe una seconda volta la responsabilità del Commercio estero, ambito nel quale promosse il decreto sulle liberalizzazioni. L’aspetto più rilevante della sua attività in questo ambito fu la teorizzazione, nel 1956, della necessità dell’apertura verso sinistra, in particolare verso il PSI, per poter realizzare quelle riforme politico-economiche di cui il Paese necessitava. Assertore del centrosinistra, nel 1962 fu Ministro del Bilancio nel governo Fanfani e lavorò senza sosta per accogliere i socialisti all’interno dell’esecutivo. Una linea che perseguì anche negli anni seguenti quando, in qualità di segretario del Partito repubblicano, si sforzò di aprire un dialogo con il PCI in modo da allargare la base di sinistra nella coalizione di governo. L’impegno profuso in questa direzione non lo distolse dall’ammonire seriamente le forze di coalizione governative per le mancate riforme in campo universitario, sanitario e dei trasporti.
Nonostante la comune visione per la ricerca del dialogo con la sinistra, La Malfa si trovò a lungo in disaccordo con Aldo Moro, e solo in seguito a un chiarimento acconsentì a ricoprire la vicepresidenza del Consiglio dei Ministri nel quarto governo Moro (1974-1976). Nella seconda metà degli anni Settanta accolse positivamente l’opera di Enrico Berlinguer, che avrebbe condotto al compromesso storico con la DC; nel 1978 fu tra i principali fautori dell’ingresso dell’Italia nel Sistema monetario europeo, mentre durante il sequestro di Moro si oppose con fermezza a qualsiasi cedimento delle istituzioni di fronte alle rivendicazioni avanzate dai brigatisti. L’ultimo incarico politico che ricoprì fu nel 1979, con il governo Andreotti, nel quale ebbe la vicepresidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Bilancio.
(Potenza, 1920)
Uomo politico italiano
Tra i principali esponenti della Democrazia cristiana, Colombo mosse i primi passi in politica ricoprendo la carica di vicepresidente della gioventù italiana di Azione Cattolica. Nel 1946 venne eletto, a soli 26 anni, alla Costituente e fu in seguito riconfermato nella carica di deputato fino al 1992.
Durante il primo governo Segni assunse la direzione del Ministero all’Agricoltura, per vedersi poi assegnare il Commercio estero. Tra il 1964 e il 1970 ricoprì incarichi governativi di primo piano (Ministro del Tesoro e del Bilancio), mentre nell’agosto 1970 Giuseppe Saragat lo nominò Presidente del Consiglio, carica che detenne fino al febbraio 1972. Riconfermato al Ministero del Tesoro con Aldo Moro, nel 1977 fu Presidente del parlamento europeo e successivamente Ministro degli Esteri nei governi presieduti da Arnaldo Forlani, Giovanni Spadolini, Amintore Fanfani (1980-1983) e infine da Giuliano Amato (1992-1993).
In seguito alla profonda crisi che ha scosso il mondo politico italiano all’inizio degli anni Novanta del xx secolo, Colombo contribuì alla creazione del Partito popolare italiano, e nel 1994 appoggiò la candidatura a segretario di Rocco Buttiglione. La sua presenza nel nuovo Partito fu tuttavia di breve durata, dato che nella scissione del PPI in due correnti, l’una facente capo a Buttiglione e favorevole a Silvio Berlusconi, l’altra vicina al centrosinistra guidato da Romano Prodi, Colombo scelse quest’ultima. Vi restò fino al 2001, e due anni dopo fu designato senatore a vita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi.
La seguente cronologia si propone di integrare e arricchire il percorso storico tracciato dagli Autori, evidenziando gli eventi principali che costituiscono l’ossatura di questa Storia d’Italia.
1955
15 febbraio – In Francia le opposizioni conservatrici costringono alle dimissioni il governo presieduto da Pierre Mendès-France, sostituito dal radicale Edgar Faure.
aprile – Winston Churchill lascia il governo, al suo posto subentra Anthony Eden, Ministro degli Esteri.
1° aprile – A Cipro l’Organizzazione Nazionale dei Combattenti inizia la lotta antibritannica per l’unione dell’isola alla Grecia.
18-24 aprile – A Bandung, in Indonesia, si tengono i lavori della conferenza di 29 Paesi afroasiatici: vengono condannati il colonialismo, la discriminazione razziale e la proliferazione delle armi atomiche.
29 aprile – Giovanni Gronchi succede a Luigi Einaudi quale Presidente della Repubblica Italiana.
30 aprile – Nel Vietnam del Sud un colpo di Stato pone fine al regno dell’imperatore Bao Dai; il potere è concentrato nelle mani di Ngô Dinh Diem, che gode dell’appoggio militare americano.
maggio – I rapporti tra URSS e Jugoslavia entrano in una fase di distensione dopo l’incontro tra Kruščëv e Tito.
9 maggio – La Germania dell’Ovest diviene membro della NATO.
14 maggio – Si costituisce il Patto di Varsavia, alleanza militare in funzione antioccidentale sotto l’egida dell’URSS, cui aderiscono Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Albania.
15 maggio – L’Austria, con il trattato di pace firmato con le potenze vincitrici (trattato di Stato austriaco), recupera la sovranità nazionale dopo dieci anni di occupazione e si proclama Stato neutrale.
6 luglio – Primo governo di Antonio Segni, tripartito DC-PSDI-PLI, che succede a Mario Scelba.
18-23 luglio – A Ginevra termina la conferenza tra Francia, Inghilterra, USA e URSS: è l’inizio della distensione tra i due blocchi.
19 settembre – Il presidente argentino Juan Domingo Perón viene deposto da un colpo di Stato militare.
15 dicembre – L’Italia viene ammessa all’ONU con altri sedici Stati.
Pier Paolo Pasolini pubblica Ragazzi di vita; Vasco Pratolini Metello; Herbert Marcuse il saggio Eros e civiltà; John Ronald Reuel Tolkien Il signore degli anelli; Vladimir Nabokov Lolita; Tennessee Williams La gatta sul tetto che scotta; Friedrich Dürrenmatt La visita della vecchia dama. Muoiono in Svizzera Thomas Mann, in Spagna il filosofo José Ortega y Gasset, negli Stati Uniti Albert Einstein. A Roma nasce il settimanale «L’Espresso». L’architetto Gio Ponti realizza a Milano il grattacielo Pirelli. In California sorge per volontà di Walt Disney il parco di divertimenti di Disneyland. A Parigi viene costruito il palazzo dell’UNESCO.
1956
1° febbraio – Le elezioni politiche in Francia vedono l’affermarsi della sinistra e del movimento dell’Unione per la difesa dei commercianti e degli artigiani fondato dal cartolaio Pierre Poujade; il governo Faure dimissiona.
25 febbraio – Un rapporto redatto da Nikita Kruščëv e presentato al XX Congresso del PCUS denuncia i crimini commessi dagli anni Tren ta da Stalin, e segna l’inizio del processo di destalinizzazione dell’URSS.
aprile – Kruščëv decide di sciogliere il Cominform con l’obiettivo di privilegiare una politica di distensione e le vie nazionali al socialismo. In Italia si insedia la Corte costituzionale, organo composto da magistrati e membri di nomina parlamentare e del Presidente della Repubblica, chiamato a adeguare la legislazione ai nuovi princìpi sanciti dalla Costituzione.
28 giugno – La Polonia è scossa dalle agitazioni degli operai di Poznan, che reclamano libertà politiche e migliori condizioni di vita.
26 luglio – Il Canale di Suez è nazionalizzato dall’Egitto.
25 agosto – Pietro Nenni e Giuseppe Saragat si incontrano a Pralognan, in Savoia, per una rappacificazione, che tuttavia non porta alla riunificazione dei Partiti che presiedono, PSI e PSDI.
ottobre – In Ungheria dilaga la rivolta di operai e studenti capeggiata dall’antistalinista Imre Nagy. Un moto di protesta si diffonde di nuovo in Polonia, dove i Sovietici favoriscono l’ascesa al potere di Władysław Gomulka, che intraprende una politica di riavvicinamento alla Chiesa e un timido processo di liberalizzazione economica.
22 ottobre – Alcuni membri del Fronte di liberazione nazionale algerino sono catturati dai servizi segreti francesi su un aereo di linea.
29 ottobre – Scoppia la seconda guerra arabo-israeliana in seguito alla nazionalizzazione da parte egiziana del Canale di Suez: truppe israeliane attaccano l’Egitto e invadono il Sinai. Francia e Inghilterra intervengono per proteggere il Canale e occupano Port Said.
1° novembre – Imre Nagy annuncia l’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia.
4 novembre – Il Patto di Varsavia si mobilita per reprimere la rivolta ungherese. Il segretario del Partito comunista ungherese, János Kádár, riporta l’ordine nel Paese e avvia le riforme economiche.
5-6 novembre – Gli Egiziani affondano delle navi nel Canale per renderlo inagibile. L’ONU interviene a garanzia del cessate il fuoco tra i due schieramenti.
7 novembre – Stati Uniti e Unione Sovietica bloccano l’azione militare di Inghilterra e Francia contro l’Egitto.
dicembre – Le forze anglo-francesi si ritirano da Port Said. Il Giappo ne è ammesso all’ONU. In Italia viene istituito il Ministero delle Parte cipazioni statali per coordinare le due aziende con capitale statale IRI ed ENI.
2 dicembre – Partito dal Messico Fidel Castro sbarca a Cuba e intraprende la lotta contro la dittatura di Fulgencio Batista.
La Repubblica Democratica Tedesca aderisce al Patto di Varsavia.
João Guimares Rosa pubblica Grande Sertão; Junichiro Tanizaki La chiave. Muoiono lo storico Lucien Febvre, che con Marc Bloch aveva dato vita alla rivista «Annales», e il drammaturgo Bertolt Brecht. Con Elvis Presley nasce un nuovo genere musicale, il rock’n roll. Il regista Ingmar Bergman realizza il film Il settimo sigillo; Kon Ichikawa L’arpa birmana. Brigitte Bardot diviene celebre con il film E Dio creò la donna di Roger Vadim. In Inghilterra viene attivata la centrale atomica di Calder Hall. Albert B. Sabin rende più efficace il vaccino antipoliomielitico. Tra USA e Gran Bretagna è posato un cablo telefonico sottomarino.
1957
gennaio-ottobre – La Francia tenta di soffocare la resistenza in Algeria, ma il generale Jacques Massu non riesce a piegare i combattenti algerini.
5 gennaio – Negli Stati Uniti viene rieletto alla Presidenza Dwight Eisenhower, che assicura ai Paesi arabi del Medio Oriente assistenza militare contro la minaccia comunista.
10 gennaio – In Inghilterra subentra ad Anthony Eden il conservatore Harold MacMillan.
marzo – Gli Israeliani si ritirano dal Sinai, dove erano penetrati nell’ottobre dell’anno precedente.
6 marzo – La Costa d’Oro, colonia britannica, è il primo Stato dell’Africa nera a ottenere l’indipendenza con il nome di Ghana.
25 marzo – A Roma Francia, Italia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (l’«Europa dei sei») firmano i trattati istitutivi della Comunità economica europea (CEE).
19 aprile – A Parigi la Conferenza dei Paesi della NATO decide l’installazione di basi missilistiche in Europa.
6 maggio – Dimissioni del governo Segni; gli succede il monocolore DC guidato da Adone Zoli, che ha l’appoggio esterno del MSI e del PNM.
2 ottobre – Il ministro polacco degli Esteri Adam Rapacki propone, in un discorso all’ONU, la creazione di una «fascia disatomizzata» nell’Europa centrale; la proposta è respinta dagli USA.
27 ottobre – In Germania l’Unione democratico-cristiana (CDU) ottiene la maggioranza assoluta nelle elezioni politiche e Konrad Adenauer costituisce il terzo governo di coalizione con i liberali.
novembre – In Unione Sovietica terminano i lavori della Conferenza dei partiti comunisti; nella dichiarazione finale viene proclamata la lotta antimperialista e l’URSS è riconosciuta come Stato-guida.
A Little Rock, in Arkansas, si verificano scontri per l’applicazione della legge contro la segregazione razziale nelle scuole; il presidente Eisenhower è costretto a mobilitare la forza armata federale per sedarli e far scortare nove studenti afroamericani alla Central High School.
Italo Calvino pubblica Il barone rampante; Carlo E. Gadda Quer pasticciaccio brutto de via Merulana; Elsa Morante L’isola di Arturo; Indro Montanelli Storia di Roma; Georges Bataille L’erotismo; Jack Kerouac Sulla strada; Noam Chomsky Le strutture della sintassi. Muoiono lo storico e politico Gaetano Salvemini, lo scrittore e editore Leo Longanesi. Il direttore d’orchestra Leonard Bernstein compone e dirige la commedia musicale West Side Story. Ingmar Bergman realizza il film Il posto delle fragole; Charlie Chaplin Un re a New York; David Lean Il ponte sul fiume Kwai. L’URSS lancia in orbita i satelliti artificiali Sputnik I e II (che ha a bordo il cane Lajka).
1958
gennaio-aprile – In Cina Mao Tze-tung avvia la politica del «Grande balzo in avanti» che lancia il Paese verso il comunismo con la formazione delle comuni del popolo, l’organizzazione di base della società in cui sono inquadrati i contadini.
1° gennaio – In base ai trattati di Roma si costituiscono la Comunità Europea per l’Energia (Euratom) e il Mercato Comune Europeo (MEC), che nelle intenzioni dei suoi fondatori deve favorire l’abbassamento delle tariffe doganali, assicurare la libera circolazione di capitali e lavoratori, coordinare le politiche relative allo sviluppo industriale e agricolo, nonché intervenire in aiuto delle aree sottosviluppate.
1° febbraio – Egitto e Siria danno vita alla Repubblica araba unita (RAU), presieduta da Nasser.
20 febbraio – In Italia è approvata la legge Merlin che decreta la chiusura delle case di prostituzione.
marzo – L’Unione Sovietica annuncia la sospensione unilaterale degli esperimenti atomici.
aprile – Ad Accra si tiene la Conferenza dei popoli africani che dà un impulso al movimento indipendentista nel continente.
13 maggio – Ad Algeri i generali francesi Raoul Salan e Jacques Massu si oppongono con un pronunciamento militare al governo di Parigi e chiedono il ritorno al potere di Charles De Gaulle.
25 maggio – Le elezioni politiche in Italia vedono in recupero la DC rispetto a quelle del 1953, l’avanzata del PSI e la tenuta del PCI dopo il trauma della repressione sovietica in Ungheria.
luglio – Gli Americani intervengono nel Libano, dilaniato dalla guerra civile tra musulmani e cristiano-maroniti, utilizzando l’aeroporto di Capodichino come base di transito delle truppe.
1° luglio – Si costituisce il secondo governo Fanfani, il primo di centrosinistra con una coalizione DC e PSDI.
14 luglio – In Iraq il generale Abd al-Karim Kassem rovescia la dinastia hascemita e proclama la Repubblica.
agosto – Sull’esempio dell’URSS, Stati Uniti e Gran Bretagna sospendono i test nucleari.
28 settembre-4 ottobre – In Francia viene promulgata la nuova Costi tuzione che segna l’inizio della V Repubblica, dal carattere presidenziale: il capo dello Stato (in questa fase ancora designato dal parlamento) nomina il capo del governo, che deve godere anche della maggioranza parlamentare, scioglie le Camere quando lo reputa opportuno e sottopone a referendum questioni che giudica importanti. De Gaulle è eletto alla Presidenza della Repubblica.
9 ottobre – Muore papa Pio XII.
28 ottobre – Il Patriarca di Venezia, Angelo Giuseppe Roncalli, è proclamato Papa dal Conclave con il nome di Giovanni XXIII.
novembre – I Sovietici lanciano un ultimatum alle potenze occidentali con cui denunciano lo statuto delle quattro potenze presenti a Berlino e danno sei mesi di tempo per trasformare Berlino Ovest in «città libera» smilitarizzata; la richiesta viene respinta.
20 novembre – L’AGIP-nucleare avvia la costruzione della centrale di Latina.
Viene edito postumo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; Graham Greene pubblica Il nostro agente all’Avana; John Galbraith La società opulenta. Alberto Mondadori fonda la casa editrice Il Saggiatore. Carla Fracci è prima ballerina della Scala; il compositore Giancarlo Menotti istituisce il festival dei Due Mondi di Spoleto. Negli Stati Uniti viene costituita la NASA per promuovere l’esplorazione aerospaziale; viene messo in orbita il primo satellite americano Explorer I. Lo svedese Åke Senning mette a punto il pacemaker. USA e URSS varano le prime navi a propulsione nucleare.
1959
1° gennaio – A Cuba finisce la dittatura di Batista; Castro diventa capo del governo.
3 gennaio – Alaska e Hawaii sono rispettivamente il 49° e il 50° Stato degli USA.
25 gennaio – Giovanni XXIII annuncia l’intenzione di convocare un Concilio ecumenico.
26 gennaio – Si dimette il governo Fanfani in seguito a lotte interne alla DC.
16 febbraio – Castro avvia il processo di trasformazione economica dell’isola con la nazionalizzazione delle banche e delle imprese.
18 febbraio – Viene costituito il secondo governo Segni, monocolore DC, che conta sull’appoggio esterno di una coalizione di centrodestra.
marzo – In seguito a una rivolta nazionalista in Tibet repressa dai Cinesi, il Dalai Lama si rifugia in India.
15 marzo – Dopo il Consiglio Nazionale della DC tenutosi presso il convento di Santa Dorotea a Roma, la corrente maggioritaria del partito Iniziativa Democratica, che rappresenta l’elettorato moderato cattolico, viene ribattezzata corrente dorotea.
primavera – Firma dell’accordo per l’installazione in Italia di missili statunitensi a media gittata.
ottobre-novembre – Scontri lungo la frontiera tra Cina e India.
ottobre – Kruščëv ed Eisenhower si incontrano a Camp David per risolvere in modo pacifico i problemi internazionali.
24-29 ottobre – Nel settimo Congresso DC a Firenze il nuovo segretario Aldo Moro sostiene una linea di accordo con i socialisti.
1° dicembre – Trattato di Washington: per trent’anni sono sospese le pretese territoriali dei singoli Stati sull’Antartico, dove è autorizzata la sola ricerca scientifica.
Pier Paolo Pasolini pubblica Una vita violenta; Lucio Mastronardi Il calzolaio di Vigevano; Italo Calvino Il cavaliere inesistente; Raymond Queneau Zazie nel metrò; Günther Grass Il tamburo di latta; William Burroughs Il pasto nudo; Yukio Mishima Il padiglione d’oro; René Goscinny e Albert Uderzo iniziano la fortunata serie di fumetti di Asterix con Asterix il gallico. Salvatore Quasimodo ottiene il premio Nobel per la letteratura. Il regista Billy Wilder realizza A qualcuno piace caldo con Jack Lemmon e Marilyn Monroe; François Truffaut I quattrocento colpi. A New York viene costruito da Frank Lloyd Wright l’edificio che ospita il Museo Guggenheim. A Ispra (Varese) è attivato il reattore nucleare del centro di ricerche dell’Euratom. L’URSS lancia in orbita le sonde Lunik I, II e III, che trasmettono fotografie della superficie lunare.
1960
4 gennaio – Nasce a Stoccolma l’EFTA (European Free Trade Association) cui aderiscono Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Svizzera. L’organizzazione, nata in opposizione alla CEE per volontà britannica, dà vita a un’unione doganale tra gli Stati aderenti.
24 febbraio – Cade il governo Segni per il ritiro dei liberali dopo l’ipotesi di Moro di apertura ai socialisti e per la decisione di una parte della DC di recidere i legami con i monarchici e i missini.
25 marzo – Fernando Tambroni forma un governo monocolore DC con l’appoggio esterno di MSI e PNM.
16 maggio – Fallimento del vertice di Parigi tra Eisenhower, MacMillan, Kruščëv e De Gaulle.
27 maggio – In Turchia i militari attuano un colpo di Stato: il generale Gürsel fa arrestare il Primo ministro Adnan Menderes (giustiziato l’anno successivo) e mette fuori legge il partito democratico.
giugno – Il Primo ministro del Congo (attuale Zaire) Patrice Lumumba chiede l’intervento dell’ONU per fronteggiare il movimento separatista nel Katanga. Lumumba è rovesciato da un colpo di Stato guidato dal colonnello Mobutu Sese Seko.
30 giugno – Gravi incidenti a Genova tra polizia e manifestanti antifascisti per la convocazione del VI Congresso nazionale missino nel capoluogo ligure.
luglio – L’URSS lascia la conferenza sul disarmo a Ginevra dopo l’abbattimento di un aereo spia U2 all’interno del proprio spazio aereo.
19 luglio – Il governo Tambroni si dimette in seguito a sanguinosi scontri tra polizia e antifascisti.
26 luglio – Si costituisce il terzo governo Fanfani, monocolore DC appoggiato da PSDI, PRI, PLI; il PSI si astiene dal votare la fiducia.
agosto – L’Unione Sovietica ritira i suoi tecnici dalla Cina: ne consegue un raffreddamento dei rapporti diplomatici tra i due Paesi.
settembre – A Baghdad si costituisce l’OPEC (Organisation of Petroleum Exporting Countries) cui aderiscono i Paesi produttori ed esportatori di petrolio; ne fanno parte Iran, Iraq, Arabia Saudita, Kuwait e Venezuela; la sede è fissata a Vienna.
4 novembre – Il democratico John F. Kennedy è eletto, dopo la fine del mandato Eisenhower, Presidente degli Stati Uniti.
In Italia si registra un incremento del reddito nazionale del 47 per cento, mentre il settore secondario supera l’agricoltura per numero di impiegati. Tra gli USA e Cuba si verifica una rottura nei rapporti economici: i primi sospendono l’acquisto di zucchero (embargo sul commercio americano), la seconda procede alla nazionalizzazione delle proprietà americane presenti sul suo territorio e stringe un accordo economico con l’URSS.
Carlo Cassola pubblica La ragazza di Bube; Jorge L. Borges i saggi Altre inquisizioni; Elias Canetti Massa e potere; Jean-Paul Sartre Critica della ragione dialettica. A Liverpool si afferma il gruppo musicale dei Beatles. Si diffondono il movimento artistico della pop art e quello degli hippies. La Francia fa esplodere nel Sahara la bomba atomica. Gli USA varano la portaerei a propulsione nucleare Enterprise. L’URSS lancia in orbita lo Sputnik V; gli USA il satellite meteorologico Tiros I. In Inghilterra si sviluppa l’archeologia industriale. Negli Stati Uniti si diffonde la televisione via cavo. A Roma si tengono i giochi olimpici.
1961
gennaio-marzo – Si costituiscono a Milano, Genova e Firenze le prime giunte di centrosinistra.
3 gennaio – Gli USA rompono le relazioni con Cuba.
12 aprile – Il sovietico Jurij Gagarin compie il primo volo nello spazio.
17-18 aprile – Partiti dalla Florida, gli anticastristi, finanziati dalla CIA, tentano di sbarcare nella Baia dei Porci a Cuba per rovesciare il governo castrista; l’operazione fallisce.
15 maggio – Enciclica di Giovanni XXIII Mater et magistra sulla giustizia sociale.
11-12 giugno – «Notte dei fuochi» in Italia: l’Alto Adige è scosso da numerosi attentati dinamitardi seguiti da rivendicazioni di autonomia per la minoranza tedesca.
9 agosto – L’Inghilterra chiede di essere ammessa nella CEE.
13 agosto – Crisi di Berlino. Viene decisa la costruzione del muro in risposta al rifiuto occidentale di accogliere le proposte russe sulla città tedesca, e per bloccare il massiccio esodo di abitanti dal settore orientale verso Berlino Ovest.
1 °-6 settembre – A Belgrado si tiene la prima Conferenza dei Paesi non allineati, che rifiutano la logica dei blocchi contrapposti e proclamano il diritto dei popoli all’autodeterminazione.
14 novembre – In Germania Ovest il cancelliere Konrad Adenauer ottiene il suo quarto mandato di governo.
1° dicembre – In Congo Lumumba viene ucciso e i suoi sostenitori iniziano una guerra civile; l’ONU non riesce a porre fine alle violenze. Rottura dei rapporti diplomatici tra l’URSS e l’Albania per la decisione di quest’ultima di allearsi con i Cinesi e per le critiche mosse al processo di destalinizzazione. Al XXII Congresso del PCUS è formalizzata la fine delle relazioni tra Unione Sovietica e Cina. I Francesi d’Algeria fondano l’OAS (Organisation de l’Armée Secrète), che attua attentati terroristici in Francia e in Algeria per ostacolare l’autodeterminazione concessa all’ex colonia. In Angola l’insurrezione nazionalista costringe il Portogallo a un crescente impegno militare. Il governo americano ordina la fine della segregazione razziale sui mezzi di trasporto. In Brasile le riforme di carattere progressista promosse dal presidente João Goulart sono osteggiate dai militari e dai conservatori.
Leonardo Sciascia pubblica Il giorno della civetta; Frantz Fanon I dannati della terra; Michel Foucault Storia della follia. Muore suicida Ernest Hemingway. Inizia la pubblicazione del Grande Dizionario della lingua italiana. Francesco Rosi realizza il film Salvatore Giuliano; Michelangelo Antonioni La notte, con l’attrice Monica Vitti. Viene fondato il WWF (World Wildlife Fund). L’inglese Peter Benenson istituisce Amnesty International per la tutela dei diritti umani, in particolare dei detenuti politici.
1962
21 febbraio – Amintore Fanfani presiede un governo di centrosinistra, costituito da una coalizione di DC, PSDI, PRI, che può contare sull’appoggio esterno del PSI; il PLI è all’opposizione.
marzo – La Francia e il governo provvisorio algerino sottoscrivono gli accordi di Évian, che sanciscono una tregua nella guerra in corso. Colpo di Stato militare in Argentina: il Partito peronista e quello comunista sono dichiarati fuori legge.
6 maggio – Antonio Segni succede a Gronchi come Presidente della Repubblica.
2 luglio – L’Algeria è indipendente, Ferhat Abbas ne è il Presidente, Mohammed Ben Bella il capo del governo. I Francesi d’Algeria lasciano il Paese in massa.
agosto – A Parigi fallisce un attentato contro De Gaulle.
22 ottobre – Crisi dei missili a Cuba: gli Americani attuano il blocco dell’isola dopo avervi scoperto la presenza di basi missilistiche sovietiche.
26 ottobre – La crisi tra USA e URSS viene superata con l’impegno sovietico di smantellare i missili in cambio della garanzia che gli Americani non invadano Cuba.
27 ottobre – Muore in incidente aereo Enrico Mattei, presidente dell’ENI.
11 ottobre – Nella basilica di San Pietro si apre il Concilio Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII per avviare un profondo rinnovamento all’interno della Chiesa, aprire il dialogo «con gli uomini di buona volontà» e dare un indirizzo ecumenico alla cristianità.
30 ottobre – Muore Luigi Einaudi.
ottobre-novembre – La Cina invade l’India per i gravi incidenti verificatisi lungo il confine tra i due Paesi. I Cinesi si ritirano allorché USA e URSS minacciano un intervento armato a difesa dell’India.
novembre – Nazionalizzazione dell’industria elettrica in Italia e nasci ta dell’ENEL (Ente Nazionale per l’Energia Elettrica). In Francia un emendamento della Costituzione stabilisce l’elezione a suffragio universale del Presidente della Repubblica.
In Mozambico si costituisce il FRELIMO, movimento per l’indipendenza del Paese contro la presenza dei Portoghesi.
Giorgio Bassani pubblica Il giardino dei Finzi-Contini; Luciano Bianciardi La vita agra; Anthony Burgess Arancia meccanica; Mario Vargas Llosa La città e i can i; Claude Lévi-Strauss Il pensiero selvaggio; Aleksandr Solænicyn Una giornata di Ivan Denisovicˇ. Muore a Milano Marcello Dudovich, creatore di manifesti pubblicitari. In America muore in circostanze poco chiare l’attrice Marilyn Monroe. Nasce il gruppo musicale dei Rolling Stones. Il regista Terence Young inaugura la serie cinematografica di James Bond con Agente 007, licenza di uccider e. La sonda spaziale americana Mariner 2 trasmette dati sulla superficie di Venere. Il satellite americano Telstar permette la prima trasmissione televisiva in mondovisione.
1963
14 gennaio – De Gaulle illustra la ragione per cui si oppone all’ingresso del Regno Unito nella CEE: teme che possa favorire un’ingerenza americana nelle questioni politico-economiche comunitarie.
22 gennaio – De Gaulle e Adenauer si impegnano in una cooperazione tra i due Paesi.
5 aprile – Ad Addis Abeba nasce l’Organizzazione per l’Unità Africana (OUA) cui aderiscono 30 Stati.
11 aprile – Enciclica Pacem in terris, con cui Giovanni XXIII condanna la guerra.
28 aprile – Nelle elezioni amministrative italiane regge la coalizione DC-PSI.
3 giugno – Muore Giovanni XXIII.
21 giugno – Il cardinale Giovanni Battista Montini è eletto Papa con il nome di Paolo VI.
5 agosto – Accordi di Mosca: USA, URSS e Gran Bretagna si impegnano a sospendere i test nucleari in superficie e a condurre solo quelli sotterranei; Francia e Cina si oppongono.
28 agosto – Marcia per i diritti civili degli afroamericani a Washington, guidata da Martin Luther King.
ottobre – Il cancelliere Adenauer lascia la carica in seguito all’«affare Spiegel» culminato con l’arresto arbitrario di alcuni giornalisti accusati di alto tradimento; alla Cancelleria viene nominato il ministro dell’Economia Ludwig Erhard.
9-10 ottobre – Un’enorme frana, staccatasi dal monte Toc, causa lo straripamento del bacino artificiale di Vajont: l’acqua oltrepassa la diga, che contiene il lago, e si riversa nella vallata investendo il villaggio di Longarone; il bilancio della tragedia è di duemila morti.
22 novembre – A Dallas viene assassinato il presidente John F. Kennedy; il vicepresidente Lyndon B. Johnson gli succede alla Presidenza.
4 dicembre – Il primo governo Moro è costituito da una coalizione di centrosinistra tra DC, PSDI, PRI e PSI.
In Italia viene varata la riforma scolastica, che prevede l’introduzione della scuola media unica.
Natalia Ginzburg pubblica Lessico famigliare; Primo Levi La tregua; Alberto Arbasino Fratelli d’Italia. Il drammaturgo Rolf Hochhuth rappresenta Il Vicario, che solleva polemiche per l’accusa mossa a Pio XII di non essere intervenuto in difesa degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale. Si costituisce a Palermo il Gruppo ’63, movimento poetico d’avanguardia. A Venezia è istituito il Premio Campiello. Federico Fellini realizza il film Otto e mezzo; Ingmar Bergman Il silenzio; Luchino Visconti Il Gattopardo, con l’attore Burt Lancaster; Andrej A. Tarkovskij L’infanzia di Ivan. La sovietica Valentina Tereskova è la prima donna nello spazio.
1964
5-6 gennaio – Paolo VI incontra a Gerusalemme il patriarca di Costantinopoli Atenagora.
12 gennaio – Scissione nel PSI, la cui ala sinistra forma il Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP).
maggio – A Gerusalemme il I Congresso nazionale palestinese si pronuncia per la costituzione dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).
26 giugno – Il governo Moro dimissiona dopo essere stato messo in minoranza alla Camera sul bilancio della Pubblica Istruzione.
22 luglio – Nasce il secondo governo Moro.
2 agosto – Inizio dei bombardamenti americani sul Vietnam del Nord in seguito all’incidente del Golfo del Tonchino: un attacco mosso da navi nordvietnamite contro unità statunitensi. Negli USA è approvata la legge sui diritti civili contro la discriminazione razziale.
21 agosto – Muore a Yalta Palmiro Togliatti. Luigi Longo gli succede alla segreteria del PCI.
ottobre – In Inghilterra tornano al governo i laburisti di Harold Wilson. In URSS viene destituito Kruščëv, accusato di culto della personalità, e sostituito da Leonid Brežnev.
novembre – Il nuovo Presidente statunitense è Lyndon B. Johnson.
dicembre – Nel Congo il moto separatista dei sostenitori di Lumumba, che ha dato origine alla Repubblica popolare congolese, è soffocato dall’intervento armato belga.
28 dicembre – Giuseppe Saragat è il nuovo Presidente della Repubblica in sostituzione di Segni, dimessosi dopo essere stato colpito da trombosi nel precedente mese d’agosto.
Giuseppe Berto pubblica Il male oscuro; Giovanni Arpino L’ombra delle colline; Saul Bellow Herzog; Umberto Eco Apocalittici e integrati; Roland Barthes Elementi di semiologia. Pier Paolo Pasolini realizza il film Il vangelo secondo Matteo; Sergio Leone il western all’italiana Per un pugno di dollari. Archeologi italiani portano alla luce nel deserto della Siria la città di Ebla. Otto Wichterle mette a punto le lenti a contatto morbide. A Milano entra in funzione la metropolitana. In Egitto è inaugurata la diga di Assuan.
1965
24 gennaio – Muore Winston Churchill.
febbraio – Il presidente Lyndon B. Johnson ordina l’intervento diretto delle forze americane nella guerra del Vietnam; proseguono i bombardamenti sul Vietnam del Nord e sulle piste Hô-Chi-Minh, lungo le quali i Nordvietnamiti, attraverso il Laos e la Cambogia, fanno giungere armi alla guerriglia che opera nel Vietnam del Sud.
1° febbraio – In Alabama, durante la marcia per i diritti civili, Martin Luther King viene arrestato.
21 febbraio – Il leader dei musulmani afroamericani, Malcolm X, viene assassinato a New York.
aprile-maggio – Gli USA intervengono nella Repubblica Dominicana, dilaniata da una guerra civile divampata in seguito alla caduta della giunta militare.
2 giugno – Viene concessa la grazia all’ex capo partigiano Francesco Moranino, accusato d’aver trucidato diversi partigiani non comunisti; Moranino rientra in Italia dall’esilio cecoslovacco.
18 giugno – In Algeria un colpo di Stato rovescia Ben Bella e avvia il processo di nazionalizzazione delle industrie.
luglio – In Grecia il re Costantino II appoggia un governo di centro-destra.
agosto – A Los Angeles divampa la rivolta del Black Panther Party contro l’establishment politico-economico detenuto dai bianchi; la protesta è repressa dalla polizia. India e Pakistan sono in guerra per il controllo della regione del Kashmir.
20 settembre – Fanfani, Ministro degli Esteri dal 5 marzo, viene eletto Presidente dell’ONU.
30 settembre-2 ottobre – In Indonesia viene sventato un colpo di Stato contro Ahmed Sukarno, successivamente sostituito dal generale Hadji Mohamed Suharto.
ottobre – L’intervento mediatore dell’ONU spinge India e Pakistan a dichiarare una tregua.
4 ottobre – Paolo VI rende visita al palazzo dell’ONU e tiene un discorso sulla pace.
dicembre – In Francia le elezioni presidenziali decretano la vittoria di Charles De Gaulle solo dopo il ballottaggio con il candidato socialista François Mitterrand.
8 dicembre – Terminano i lavori del Concilio Vaticano II; le costituzioni e i decreti adottati dai padri conciliari precisano tra l’altro i poteri e i compiti dei Vescovi, rinnovano la liturgia e autorizzano la partecipazione attiva alla vita della Chiesa da parte dei laici, il cui ruolo è valorizzato di fronte alle problematiche della società e del mondo contemporaneo.
Italo Calvino pubblica Le cosmicomiche; Peter Weiss L’istruttoria. Guido Crepax crea il fumetto Valentina.
Il cosmonauta sovietico Aleksej Leonov compie una «passeggiata» nello spazio. La sonda americana Mariner 4 invia fotografie di Marte.