Azzurro
L’ho tradita.
Erano mesi che non stavo con una donna, perché il ricordo di Bianca mi accompagnava come un fantasma, ma cinque giorni fa ho ceduto, per giunta mentre ero in ufficio.
Chiunque sarebbe potuto entrare e vedere cosa stavamo facendo, ma la cosa non ha preoccupato né lei né me.
È stato un amplesso veloce e soddisfacente.
Ma che dico? Come se potessi relegare ciò è avvenuto a quelle parole vuote.
La verità è che è stato di più.
È stato un momento che non dimenticherò mai, come non dimenticherò lei.
Non voglio dimenticarla.
Voglio averla.
Voglio lei, perché è vera, perché non è lontana.
Anche se lei, non è Bianca.
Chiudo gli occhi disperato, perché so di certo che nessuna sarà come la mia Bianca.
Nessuna sarà mai alla sua altezza e anche se il suo ricordo non mi lascerà mai, devo andare avanti.
Devo cercare di lasciarla nei ricordi per poter vivere con questa ragazza il mio presente.
Mi mancherà?
Cazzo, sì.
Troppo.
Devo andare avanti?
Sì, devo e credo che con lei sarà facile.
Perché è reale.
Perché è unica.
Anche se non è Bianca.