Azzurro
Sono distratto e scontroso con tutti.
Non riesco a restare calmo, mi incazzo per un nonnulla e, anche se non è nel mio stile, minaccio licenziamenti a destra e sinistra. Non mi riconosco più.
E l’unica cosa che riesco a pensare è che mi sono messo in questa situazione con le mie stesse mani.
Le mi fottute mani che ora non desiderano altro che toccarla.
Come vorrei non avesse mai detto quelle parole.
Come vorrei non averle urlato addosso.
Dio, vorrei avere la forza di alzare la cornetta e chiamarla come ero solito fare, ma non sono così forte.
Sono un codardo che la ama e non sa come farsi perdonare.
È la seconda volta che mi capita di perdere una donna.
Prima Bianca.
Adesso lei.
Lei che era diventata la mia confidente.
Lei che avrei sentito parlare per ore.
Lei che amava leggere per me.
Lei che era spaventata da me e da quello che stavamo diventando.
Lei che ho perso come un cretino, solo perché terrorizzato da una verità che si portava dentro e con la quale ero già venuto a patti.
Lei. La donna che stavo iniziando ad amare.
Ma non posso pensarci, perché oggi finalmente svelerò le mie carte e porterò alla luce qualcosa che mi farà tornare, anche se solo temporaneamente, il sorriso.