La trattoria Ortolàn, in vicoletto Leoni, a Verona, dal 1814 a 1890 fu di proprietà dei Salgari.
Ida Peruzzi, moglie di Emilio Salgari. Il romanziere la ribattezzò «Aida».
Salgari ritratto nella «topaia artistica» ai tempi della «Bohème italiana».
Piazza delle Erbe in una foto di fine Ottocento.
La casa natale di Salgari, a Verona, in vicolo (oggi vicoletto) cieco Pozzo San Marco n. 5 (già 838).
Lo scrittore con la moglie Ida e i figli Fathima, Nadir, Romero e Omar.
L’ultima dimora di Salgari nel sobborgo torinese di Madonna del Pilone.
La prima e l’ultima pagina di una lettera che Salgari scrisse alla moglie l’8 agosto 1903.
Lo scrittore con la croce di cavaliere concessagli dal Ministero della Real Casa.
Emilio Salgari pochi mesi prima del suicidio.
Il «Giornale illustrato dei viaggi e delle avventure di terra e di mare».
Appunti del romanziere per un romanzo ambientato nel continente americano.
La copertina della seconda edizione de La rosa del Dong Giang, editore S. Belforte, Livorno 1907. L’illustrazione è di A. Mussino.
La copertina della prima edizione de La caduta di un impero, R. Bemporad & Figlio, Firenze 1911, illustrata da Gennaro Amato.
La copertina della prima edizione, versione strenna de Le meraviglie del Duemila, R. Bemporad & Figlio, Firenze 1907.