L’importanza della stagionalità

Tra i tanti benefici della vita insieme a un cane ce n’è uno che, dal mio punto di vista, spicca particolarmente, ed è la connessione con la natura. Non soltanto perché condividi le giornate con un animale, ma perché ti «costringe» a uscire, a passeggiare. Da quando India è con noi passiamo molto più tempo all’aperto: ogni giorno, almeno mezz’ora di passeggiata non ce la toglie nessuno. Stare all’aria aperta ti espone a tutta una serie di stimoli che non percepiresti se non uscissi. Negli ultimi anni, per esempio, ho imparato il momento della fioritura dell’acacia e del sambuco, a che ora gli insetti si ritirano le sere d’estate e il periodo di schiusa di alcune uova di uccelli. Avverto l’odore che ha il cielo quando porta la neve e il profumo del muschio sugli alberi. Lo devo al mio cane.

Queste consapevolezze arricchiscono la mia vita, mi fanno sentire parte di qualcosa di più grande, mi mettono in contatto con Madre Natura.

La cosa più bella è che percepisco il passare delle stagioni perché lo vivo, non solo perché lo leggo sul calendario. Durante le nostre passeggiate in mezzo alla natura, l’albero che ieri era spoglio oggi mostra al mondo la sua prima gemma, e poi la seconda, la terza, finché un giorno esci e scopri che quei germogli sono diventati fiori e rami pieni di foglie. Dopo qualche tempo la pianta è in grado di farti ombra sotto il sole estivo, se sei fortunato ti dona anche qualche frutto. Se guardi da vicino ti accorgi dell’incredibile attività di formiche, api, afidi e altri insetti che la abitano e ti rendi conto che esistono un sacco di piccole cose miracolose che ti perderesti se non ti fermassi a osservarle. Il miracolo potente e gratuito della vita si palesa a noi in ogni stagione, ed è meglio di un documentario o di un film in HD! Non possiamo perdercelo.

Negli anni mi sono accorta di essermi abituata alla frutta del supermercato, sempre uguale, mai ammaccata, lucida e dai colori brillanti, e alla lattuga senza tracce di terriccio. Ma quando impari a vivere e a sentire i cicli e i ritmi naturali, inizi a percepire che c’è qualcosa di artificiale e artificioso in tutta questa perfezione. Quando vedi un albero di pere in un giardino noti che i frutti sono tutti diversi. Se ti capita di raccogliere i pomodori con le tue mani, ti accorgi che ognuno è unico per colore, grandezza e brillantezza.

Un consiglio abituale dei professionisti dell’alimentazione è di consumare preferibilmente frutta e verdura di stagione. Benissimo… ma se al supermercato si trova sempre tutto, come distinguere ciò che è di stagione e ciò che non lo è? E, soprattutto, perché è così importante alimentarsi seguendo la stagionalità?

A casa nostra, oggi, mangiare stagionale è normale, ma non è sempre stato così. Ecco ciò che abbiamo imparato in questi anni e che può essere d’aiuto anche a te.

La natura ci dà quello di cui abbiamo bisogno

quando ne abbiamo bisogno

Iniziamo con un esempio chiaro e pratico. Immagina che oggi sia il 20 gennaio. Fuori piove o magari nevica, ci sono temperature vicine allo zero e tu sei sul tuo divano con un maglione e una coperta. Sono sicura che se arrivasse qualcuno a presentarti una bella anguria fresca gli diresti: «Ma sei matto?! L’anguria mangiatela tu!» Semplicemente a gennaio sai che non ti va, e il motivo è semplice: l’anguria è tipicamente estiva, acquosa e rinfrescante. La parte più istintiva di te la rifiuta, sente che non hai bisogno di alimenti raffreddanti.

Ogni stagione ci fornisce esattamente gli alimenti di cui abbiamo bisogno in quel particolare momento dell’anno. Madre Natura non ci dà l’anguria a gennaio perché tutta quell’acqua ci raffredda. Ci dà piuttosto la zucca, più asciutta e compatta, che va cotta e ci riscalda.

Anche a livello di vitamine e minerali ogni alimento, nella sua stagione, è in grado di apportare esattamente quello che ci serve in quel periodo dell’anno: basti pensare ai prodotti estivi come fragole, albicocche, angurie, peperoni, melanzane, pomodori eccetera, ricchi di vitamine come la A, che ci protegge dai raggi del sole. Oppure alle verdure a foglia larga tipiche della stagione invernale (come i carciofi e tutti i tipi di cavoli) che hanno proprietà depurative, antinfiammatorie e rinforzano il sistema immunitario grazie alla presenza di antiossidanti e vitamina C, aiutando a proteggere il nostro organismo dagli attacchi dei batteri esterni.

La natura è molto saggia, dobbiamo reimparare a fidarci di lei; tutto ha un senso nel momento giusto.

Il sapore

Uno dei motivi per cui tanti affermano di non gradire una determinata verdura è perché l’hanno assaggiata fuori stagione. Tutti abbiamo esperienza di un pomodoro mangiato a dicembre: acquoso, pallido e completamente insapore. Al contrario, d’estate è profumato e saporito. I prodotti di stagione, infatti, garantiscono il meglio delle proprietà di ciascun frutto e di ciascun ortaggio: non hanno bisogno di forzature chimiche per maturare e ciò incide molto sul loro sapore.

Se poi siamo in grado di reperire la nostra frutta e verdura da un orto o da agricoltori biologici, ci accorgeremo che il gusto è persino migliore.

Vi svelo un segreto: la buona riuscita di una pietanza è data per il 30% dall’abilità e dallo stato d’animo del cuoco, per il 35% dalla ricetta e per il 35% dalla qualità dei prodotti utilizzati. E la qualità è data in gran parte dalla stagionalità del prodotto.

Il pianeta ringrazia

Un’alimentazione che tiene conto della stagionalità dei prodotti è prima di tutto più sana, per noi e per il pianeta. Le coltivazioni che seguono i tempi della natura hanno generalmente bisogno di molti meno concimi e pesticidi rispetto a quelle che avvengono in periodi dell’anno meno adatti, il che è un vantaggio sia per la nostra salute sia per quella del terreno.

Si tratta poi di una scelta ecologica su più livelli: basti pensare che per avere melanzane, zucchine e peperoni sulle tavole invernali è richiesto un impiego più elevato di energia, di mezzi di trasporto e, come già visto, maggiori quantità di pesticidi. Il tutto, ovviamente, ha costi più elevati. I prodotti coltivati nelle serre riscaldate arrivano nei supermercati dopo aver inquinato il terreno per il gran numero di residui chimici, dopo aver percorso chilometri e chilometri stivati chissà come, dopo essere stati parcheggiati per non si sa quanto tempo nelle celle frigorifere. Infine sono stati messi sul mercato a prezzi decisamente più alti rispetto a quanto vengono venduti nella giusta stagione.

Lo stesso discorso vale per prodotti che non crescono nella nostra penisola, ma devono attraversare oceani per arrivare a casa nostra. La scelta di mangiare locale e stagionale è sempre quella più sostenibile.

Non posso fare eccezioni?

Potresti chiedere: «Se ho i miei parenti a casa a Natale, e voglio preparare quella ricetta che so che piace tanto alla zia, ma prevede l’uso di un peperone (che d’inverno non è di stagione), che faccio?»

L’eccezione rimane pur sempre un’eccezione. L’importante è quello che scegliamo nella quotidianità. Se per un qualunque motivo ci capita di acquistare un prodotto fuori stagione, certamente non è la fine del mondo, non stressiamoci inutilmente.

Come ho ripetuto fin dalle prime pagine del libro, cerchiamo di fare nostro questo stile di vita gradualmente e con serenità. Impariamo un passo alla volta a conoscere ciò che è di stagione e apprendiamo, un piatto dopo l’altro, ad apprezzare il sapore autentico della frutta e della verdura stagionali. Poi scegliere solo ciò che appartiene al mese o al periodo in cui ci troviamo diventerà un istinto naturale.

Come posso sapere quali alimenti sono di stagione?

Riportiamo un elenco con le indicazioni della stagionalità di frutta e verdura più comuni. Sebbene si tratti di informazioni indicative, nel senso che possono esserci delle variazioni in base alla tipologia di un dato alimento (esistono per esempio diversi tipi di pere, cavoli eccetera) e dell’area geografica (tra Lombardia e Sicilia, per esempio, c’è una bella differenza), rimane comunque uno strumento utile per orientarti nel momento della spesa.

Come ulteriore aiuto nell’indice in fondo al libro trovi accanto a ogni ricetta l’indicazione della stagione a cui appartiene: in questo modo non ti potrai sbagliare.

Il mio consiglio è, se possibile, di acquistare frutta e verdura da agricoltori locali, che possono darti ciò di cui dispongono in quel determinato periodo, o al mercato.

GENNAIO

FRUTTA: Arance, Clementine, Kiwi, Limoni, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Carciofi, Spinaci, Rape

FEBBRAIO

FRUTTA:Arance, Clementine, Kiwi, Limoni, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Carciofi, Spinaci, Rape, Zucche, Sedano

MARZO

FRUTTA: Arance, Kiwi, Limoni, Mele, Pere, Pompelmi

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Carciofi, Spinaci, Rape, Asparagi, Sedano, Insalata, Cipollotti

APRILE

FRUTTA: Arance, Fragole, Kiwi, Limoni, Nespole, Mele, Pere, Pompelmi

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Carciofi, Spinaci, Asparagi, Sedano, Insalata, Cipollotti, Aglio, Ravanelli

MAGGIO

FRUTTA. Lamponi, Fragole, Kiwi, Ciliegie, Nespole, Mele, Pere, Pompelmi, Meloni

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Piselli, Pomodori, Finocchi, Carciofi, Spinaci, Fave, Asparagi, Sedano, Insalata, Cipollotti, Aglio, Ravanelli, Fagioli, Fagiolini

GIUGNO

FRUTTA

Lamponi, Fragole, Fichi, Ciliegie, Susine, Albicocche, Amarene, Pesche, Meloni

VERDURA, Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Piselli, Pomodori, Zucchine, Carciofi, Fave, Asparagi, Sedano, Insalata, Peperoni, Aglio, Ravanelli, Fagioli, Fagiolini, Melanzane, Cetrioli

LUGLIO

FRUTTA: Lamponi, Fragole, Fichi, Ciliegie, Susine, Albicocche, Amarene, Pesche, Meloni, Uva, Prugne, Mirtilli, Angurie

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Pomodori, Zucchine, Sedano, Insalata, Peperoni, Aglio, Ravanelli, Fagioli, Fagiolini, Melanzane, Cetrioli

AGOSTO

FRUTTA: Lamponi, Fragole, Fichi, Susine, Mele, Pere, Pesche, Meloni, Uva, Prugne, Mirtilli, Angurie

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Pomodori, Zucchine, Sedano, Insalata, Peperoni, Aglio, Ravanelli, Fagioli, Fagiolini, Melanzane, Cetrioli

SETTEMBRE

FRUTTA: Lamponi, Fichi, Susine, Mele, Pere, Pesche, Meloni, Uva, Prugne, Mirtilli

VERDURA: Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Pomodori, Zucchine, Spinaci, Zucche, Sedano, Insalata, Peperoni, Aglio, Ravanelli, Fagioli, Fagiolini, Melanzane, Cetrioli

OTTOBRE

FRUTTA

Lamponi, Clementine, Limoni, Mele, Pere, Meloni, Uva, Castagne, Kaki

VERDURA, Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Spinaci, Zucche, Sedano, Insalata, Peperoni, Aglio, Ravanelli, Melanzane

NOVEMBRE

FRUTTA

Arance, Clementine, Kiwi, Limoni, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi, Uva, Castagne, Kaki

VERDURA, Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Spinaci, Rape, Zucche, Sedano, Insalata, Aglio

DICEMBRE

FRUTTA

Arance, Clementine, Kiwi, Limoni, Mandarini, Mele, Pere, Pompelmi, Uva, Castagne, Kaki

VERDURA

Carote, Patate, Coste, Radicchio, Cicoria, Cavoli, Broccoli, Cavolfiori, Finocchi, Spinaci, Rape, Zucche, Insalata, Aglio