«Cambia i tuoi pensieri, cambia la tua vita.»
Non molto tempo fa, stavo gironzolando su Facebook quando mi sono imbattuto in questa piccola perla. Questo post aveva raccolto più like di Justin Bieber e una caterva di commenti pazzesca.
Mi sono soffermato a meditare sulla portata filosofica di questa frase mentre me ne stavo lì, in giacca da smoking e cravatta di seta, a sorseggiare il mio liquore alla menta preferito. (Okay, in realtà indossavo una vecchia T-shirt degli AC/DC con i pantaloni della tuta e stavo bevendo una tazza di caffè, ma insomma avete capito.) Dopo un po’ mi sono detto: “Questa sì che è una cazzata colossale”.
Prova a immaginare: sei al lavoro, devi fare una certa cosa, ma ti viene male solo a pensarci, oggi proprio non sei “in vena”. Guardi l’orologio. Sono le 10:34. Meno male, almeno non manca troppo tempo alla pausa pranzo.
“Mmh, che cosa potrei mangiare oggi? Ah, c’è quel posto nuovo qui vicino che volevo provare… Un mio collega mi ha detto che si mangia molto bene. Però non vorrei spendere troppo…”
Di colpo ti riscuoti dai tuoi pensieri e ti accorgi che stai fissando il cursore che lampeggia sullo schermo del computer.
“Cavolo, non sto combinando niente. Oggi proprio non sono in forma. Ho bisogno di ricaricarmi un po’.”
Prima ancora di rendertene conto, hai aperto il browser e stai scorrendo le pagine di uno dei tuoi siti preferiti su cui perdere tempo.
“Ma dai! Hoverboard?! Potrei comprarmene uno!”
Rapido ritorno alla realtà. Controlli la casella email. C’è un messaggio della banca relativo alla carta di credito. “Ho speso veramente troppo, sono in rosso. Non uscirò mai da questo casino. Altro che scarpe nuove o pranzo fuori!”
Ti arriva una notifica dal sito di incontri online a cui ti sei iscritto qualche settimana fa. “Non troverò mai nessuno con cui stare. La mia vita sentimentale è un disastro. Forse non sono proprio fatto per le relazioni.”
Qualcuno passa accanto alla tua scrivania. Clicchi freneticamente con il mouse e pesti a casaccio sulla tastiera, per dare l’impressione all’inconsapevole intruso di essere impegnato. “Pfiu, c’è mancato poco!”
Guardi di nuovo l’orologio. 11:13. Hai sprecato un’altra mezz’ora. “Dovrei veramente mettermi a lavorare… Prima però…”
Per caso questa scena ti suona familiare? Magari non lavori in un ufficio, ma puoi comunque riconoscerti nella sensazione di timore e disagio che ti afferra quando sei costretto ad affrontare qualcosa a cui fai resistenza. Tanto che preferiresti fare qualsiasi altra cosa. E la lista delle cose “da fare” rapidamente si trasforma nella lista delle cose che “non voglio fare”.
Anche se sei sposato o impegnato in una relazione, forse puoi comunque identificarti con la convinzione di non essere desiderabile. Sai cosa significa quando i tuoi pensieri ti consumano e ti debilitano fino a prendere il sopravvento su tutto il resto. Quando perdi di vista il senso stesso della relazione di coppia, perché sei troppo invischiato nei dovrei/non dovrei, potrei/non potrei, chi ha ragione e chi ha torto, fino al punto in cui ti chiedi perché diavolo stai ancora con quella persona.
La verità è che capita a tutti, prima o poi. Anche i più motivati, affermati ed equilibrati tra noi, a volte, fanno questo tipo di pensieri.
E allora cosa distingue queste persone di successo da te e me? Loro capiscono (consciamente o no) un semplice concetto: quello che fanno e quello che pensano non devono sempre necessariamente coincidere.
TU NON SEI I TUOI PENSIERI
Tu non sei i tuoi pensieri. Tu non sei definito da quello che c’è dentro la tua testa. Tu sei quello che fai. Sei le tue azioni.
La maggior parte di noi permette al proprio stato interiore di gravare in modo eccessivo su ciò che fa. Ma le persone che realizzano grandi cose ci riescono proprio perché hanno imparato a lasciar fluire queste sensazioni, allo stesso tempo evitando che dettino le loro azioni.
Non è che essi non dubitino mai di se stessi, o non provino mai la tentazione di rimandare un lavoro o di evitare una particolare situazione.
Non è che si sentano sempre “in vena” di fare quello che devono fare.
Semplicemente, si concentrano e si fanno sotto. Agiscono comunque.
Sarebbe fantastico se potessimo decidere di punto in bianco di non avere mai più pensieri negativi, ma la verità è che è una cosa totalmente irrealistica. Lo so, lo so, i miei amici sostenitori del pensiero positivo staranno dando di matto dopo aver letto questa frase, ma ho qui un’altra cosa che mi piacerebbe prendessero in considerazione. Vi siete mai chiesti perché, in primo luogo, siete arrivati a considerare il pensiero positivo la risposta ai problemi della vostra vita? Avete mai fatto caso a come reagite quando vi trovate circondati da persone o situazioni apparentemente negative? Esatto, di tanto in tanto anche a voi capita di cadere nelle grinfie della vecchia negatività, non importa quanti sforzi facciate per evitarla.
La verità è che è difficile avere voce in capitolo sulla direzione dei nostri pensieri, figuriamoci arrivare a controllarla. Specialmente perché, come abbiamo già visto, non siamo nemmeno coscienti della maggior parte delle cose a cui pensiamo.
I pensieri inutili e irrilevanti sono tanti quanti quelli profondi e importanti. Poi ci sono quei pensieri “di default” che ci balenano in testa giorno dopo giorno. Inadeguatezza, il timore di essere giudicati, la sensazione di essere sempre fuori posto o di essere degli incapaci. Ci capita mentre andiamo al lavoro, mentre paghiamo le bollette, mentre facciamo la spesa, mentre guidiamo!
Alcune delle cose che insegno alle persone che mi chiedono aiuto mirano a cambiare il modo in cui vedono e affrontano la vita. Ma si tratta di obiettivi a lungo termine. Il mio scopo finale è aiutarti a trasformare il modo in cui lavora il tuo subconscio. E questo, amico mio, è come far cambiare rotta a un’enorme corazzata. Ci vuole tempo.
Per quanto ti sforzi, ti succederà di avere dei pensieri negativi ogni tanto. Forse più spesso di ogni tanto. Magari ti succederà ogni giorno. O migliaia di volte al giorno.
Credo che ti capitino giornate in cui non hai voglia di alzarti da letto, non hai voglia di andare al lavoro, non hai voglia di assumerti le tue responsabilità. Ma lo fai lo stesso. Ogni giorno ti impegni in attività e mansioni che non avresti per niente voglia di svolgere. Ciò significa che possiedi già i muscoli necessari per agire indipendentemente da certi pensieri.
Come ripeto costantemente ai miei clienti, non devi necessariamente sentire che oggi sia la tua giornata: devi comportarti come se lo fosse.
Certo, essere dell’umore giusto o partire con l’atteggiamento mentale perfetto non guasta, ma se restiamo seduti in un angolo ad aspettare la situazione ideale non andremo mai da nessuna parte.
Nel mio lavoro, ho incrociato migliaia di persone che hanno passato la vita ad aspettare di sentirsi o di pensare in modo diverso. E anche se è possibile che, una volta ogni tanto, l’ispirazione o la motivazione giusta ci colpiscano come un fulmine, si tratta di due amiche capricciose e inaffidabili: non puoi contare sul fatto che si presentino ogni volta che hai bisogno di loro.
La vita si cambia facendo le cose, non pensando di farle. In effetti, quando aderisci pienamente alle azioni che compi, comincia a manifestarsi qualcosa di magico.
I pensieri senza azioni sono semplicemente questo: pensieri. I tuoi pensieri negativi su te stesso, sugli altri o sulle tue circostanze non avranno alcun impatto sulla tua vita se saprai lasciarli lì dove stanno.
COME IL FARE CAMBIA I TUOI PENSIERI
Fare, passare all’azione, dà un doppio beneficio.
In primo luogo, ovviamente, significa spuntare una voce dalla lista delle cose “da fare”. Ma è anche, ironicamente, il modo migliore e più rapido per cambiare i tuoi pensieri.
“Non devi necessariamente sentire che oggi sia la tua giornata: devi comportarti come se lo fosse.”
Ci sono diverse ragioni per cui è così. Sappiamo che i nostri pensieri possono diventare la nostra realtà. E, quando la tua realtà diventa fare le cose che sono nel tuo interesse, i tuoi pensieri cambiano per adeguarsi. Riflettici: i tuoi pensieri (e le emozioni che producono) non sono sempre allineati con i tuoi migliori interessi, che si tratti della tua salute, della tua situazione finanziaria o del tuo potenziale nella vita. Anzi, spesso sono proprio quei pensieri e quelle emozioni a distoglierti dal tuo potenziale. A dettare legge sono dubbi, paure, indugi e frustrazioni, invece del tipo di azione positiva che ti fa veramente progredire nella vita.
Se ti impegni ogni volta ad affrontare il compito che hai di fronte senza esitazioni, che cosa penserai la prossima volta che devi fare qualcosa di importante? Le tue azioni diventeranno gradualmente intuitive, finché arriverai ad agire in modo indipendente dai tuoi pensieri negativi, ancora e ancora e ancora. Ti fermerai a pensare a te stesso e a tutto quello che ti manca, oppure ti occuperai delle situazioni che ti si presentano lì, proprio in quel momento?
Ci hai mai fatto caso? Quando sei completamente immerso in quello che stai facendo, tutti i pensieri e i discorsi interni negativi sembrano scomparire. Quando sei impegnato con tutta la tua attenzione in un compito, un esercizio o un progetto, il chiacchiericcio interno si zittisce sempre di più. I golfisti, i tennisti, quelli che praticano meditazione, quelli che lavorano a maglia, i musicisti, gli artisti e i runner sanno esattamente di cosa sto parlando. La buona notizia è che anche tu puoi allenarti a raggiungere questo stato di concentrazione.
Quando ti applichi totalmente all’azione che devi fare, a un certo punto la tua coscienza comincia ad afferrare il messaggio.
E, ogni volta che succede, consolidi la tua esperienza di autostima e fiducia in te stesso. Tutto questo, a lungo termine, va a influenzare il modo in cui pensi.
Qual è allora il secondo modo in cui le nostre azioni possono condizionare i nostri pensieri?
Ricordi quando ho detto che i tuoi pensieri possono diventare la tua realtà? È vero. Sì, i tuoi pensieri possono diventare la tua realtà, ma è soltanto attraverso le tue azioni che si trasformano davvero nella tua vita. Altrimenti restano solamente pensieri.
A volte la nostra mente assomiglia a una casa degli specchi, in cui le immagini della nostra vita e del nostro potenziale risultano distorte, deformate e confuse.
Spesso ha una percezione irrealistica del mondo, falsata da interpretazioni, equivoci, comportamenti automatici, pregiudizi e condizionamenti sociali e famigliari, tutto sovrapposto alle nostre vite come tanti disegni diversi su un grande foglio di carta da lucido; noi ci sforziamo in tutti i modi di far combaciare quei disegni con la realtà che intravediamo dietro il foglio, ma è un’impresa disperata.
La discrepanza tra ciò che la vita è e come noi pensiamo che sia spesso si trasforma in un buco nero in cui ci dibattiamo senza ottenere risultati.
Pensiamo che le cose siano peggiori o migliori, più difficili o più facili di come sono davvero per colpa di questo rumore di fondo di giudizi superflui.
Rifletti su questo esempio: hai appena combinato un casino in un’occasione importante. Immediatamente, pensieri come “Sono un grandissimo stupido” e “Mando sempre tutto a puttane” ti balenano in testa senza preavviso. Questo significa che la tua reazione a una singola situazione è sfalsata rispetto al quadro d’insieme. Proprio come quando ti lagni (sì, ti lagni) di quanto sia “impossibile” quello che devi fare. Il tuo cervello comincia a seguire quella linea di pensiero giù nel buco nero.
Fortunatamente, accettando e assimilando il fatto che i tuoi pensieri rappresentano solo una piccola parte del tutto, e cominciando a darti da fare, inizierai gradualmente a capire quanto, in tutto questo tempo, avessi perso di vista la realtà. Questo metodo è simile a quello usato da alcuni psicoterapeuti con i loro pazienti. E in effetti funziona. Sfidando i nostri pensieri con le azioni ed esponendoci alle situazioni a cui facciamo resistenza alleniamo il nostro cervello a vedere il mondo in modo più razionale. Ci abituiamo a vivere la vita “così com’è”, invece di come noi pensiamo che sia.
La prossima volta che ti capita di essere assalito da pensieri negativi che ti sminuiscono e ti tolgono le energie, non soffermartici e passa immediatamente oltre. Agisci indipendentemente da quei pensieri. Nello specifico, agisci secondo i tuoi migliori interessi, senza lasciarti dominare da pensieri ed emozioni automatici. Ogni volta andrà meglio della precedente, fino ad arrivare al punto in cui la tua mente si risveglierà e comprenderà: “Ehi, ce la posso fare. Sto imparando!”.
LE AZIONI LUBRIFICANO GLI INGRANAGGI DELLA VITA
Mi piace molto questa frase di Carnegie. Quando scegliamo l’azione rispetto all’inazione, quando agiamo a prescindere dai nostri pensieri automatici, succede qualcosa di interessante: cominciamo a dimenticarci delle cose che ci preoccupano.
In parole semplici, quando agiamo non abbiamo il tempo materiale per nient’altro! È difficile prestare attenzione alle tue ansie e alla voce negativa nella tua testa quando sei impegnato a darti da fare. È questione di prendere lo slancio: una volta vinta l’inerzia iniziale è più facile restare in movimento. Quella strada che ti sembrava così lunga e spaventosa prima di partire comincia a scorrere via mentre tu acquisti velocità.
Però devi inserire la chiave nel cruscotto, accendere il motore e ingranare la marcia. La macchina non si metterà in moto da sola, per poi aspettarti pazientemente sulla strada.
Se ci pensi, è ciò che fa la maggior parte di noi: vorremmo essere scarrozzati da qualcun altro. Siamo convinti che uno stato d’animo più produttivo potrebbe farci da autista nella vita, che un carattere più sicuro di sé ci renderebbe le cose più facili e abbordabili. Invece, se vuoi arrivare dove stai andando, devi prendere il volante.
Devi allacciarti la cintura di sicurezza e schiacciare l’acceleratore, che tu sia pronto oppure no.
Oggi voglio che tu faccia qualcosa di diverso da quello che fai di solito. Voglio che tu agisca in modo indipendente dai tuoi soliti pensieri negativi e improduttivi. Agisci. Entra subito in azione, su due piedi, sulla base di ciò che il problema di fronte a te richiede. ’Fanculo come ti senti, AGISCI!
Non aspettare di essere dell’umore giusto. Non rimanere bloccato in attesa di quella magica sensazione che farà il lavoro al posto tuo.
Agisci e basta. Metti da parte i tuoi pensieri e muoviti.
Non devi caricarti psicologicamente. Non devi fare in modo che tutte le variabili si allineino nel modo giusto. Agisci e basta. Fallo.
Non fra un minuto. Non appena finisce il programma che stai guardando. Adesso.
Ovviamente, la tua mente cercherà sempre di trovare delle ragioni per non agire. Ti ricorderà tutte le altre cose che potresti fare. Andrà a ripescare tutti i problemi e i dubbi che hai avuto di recente.
Ma tu non devi agire in base ai tuoi pensieri. Fallo in base a ciò che hai di fronte a te.
Cambia la tua vita cambiando le tue azioni. È l’unico modo per farlo.
Non sei ancora convinto? Pensa alle persone più straordinarie che conosci, di persona o di fama. Sono i loro pensieri a venirti in mente? O sono le loro azioni?
Credi che Gandhi, Rosa Parks o Abraham Lincoln non siano mai stati afflitti da dubbi, paure, incertezze? E che dire di Nikola Tesla o Steve Jobs? Sei davvero sicuro che queste persone si svegliassero ogni mattina di umore sfavillante, cantando Oh Happy Day nella loro testa? Col cavolo! Anche a loro è capitato di essere tormentati dagli stessi pensieri di merda che hai tu, ma hanno agito lo stesso. Hanno spostato qualunque ostacolo si parasse sul loro cammino, l’hanno accantonato e si sono avventurati nell’ignoto. Non è stata un’impresa passiva. La loro grandezza non si è irradiata miracolosamente nell’etere per arrivare fino a noi. Se non fossero passati all’azione non avremmo mai conosciuto né loro né le passioni che li muovevano. Non avremmo mai conosciuto la loro grandezza o la loro saggezza.
Hanno lavorato duramente, hanno avuto dubbi e notti insonni, si sono preoccupati, hanno lottato e hanno insistito finché la loro vita e il loro lavoro, finalmente, non si sono allineati.
Avanti, credo che possano venirti in mente parecchie persone, di oggi o del passato, che all’apparenza avevano delle buone idee ma non hanno mai combinato granché.
È così che diventiamo quando siamo più preoccupati di come pensiamo che di cosa facciamo.
D’altra parte, pensa a quante persone tormentate da pensieri negativi hanno raggiunto dei successi pazzeschi.
Tanti musicisti leggendari con dipendenza dalla droga. Tanti atleti straordinari con problemi di gestione della rabbia. Le top model segnate dal rapporto conflittuale con la propria immagine. Milionari con una sensazione di carenza nella loro vita.
E potremmo andare avanti. Il punto è che il pensiero positivo non permette di predire risultati futuri, così come il pensiero negativo non implica necessariamente un fallimento. Tutte le persone che ho citato hanno agito indipendentemente dal loro stato interiore. Puoi farlo anche tu.
A contare sono solo le azioni. Mettersi in moto e fare quello che va fatto, portandosi dietro tutte le seghe mentali e i pensieri negativi. Le cose non diventeranno più piacevoli, più facili o più comprensibili. Ci siamo: la vita è adesso e non arriverà mai un momento migliore di questo.
Non sai che cosa fare o da dove cominciare? Bene, questa sarà la tua prima azione: scoprirlo, capirlo. Ricerca sul web, leggi dei libri, fai delle domande, segui dei corsi, chiedi consigli, fai tutto quello che devi fare per darti una mossa e cominciare a vivere davvero.
Alzati in piedi e parti.
SEPARARE I TUOI PENSIERI DA CHI SEI
«Non sono quello che penso, sono quello che faccio.»
Questa è la tua nuova affermazione positiva, la frase che riassume tutto quello che ho detto sopra. Avanti, prova a dirlo: «Non sono quello che penso, sono quello che faccio».
Tu non sei i tuoi pensieri. Questi sono solo un mucchio di roba casuale che ti passa per la testa. E sulla maggior parte della quale non hai il controllo.
Nel lungo periodo, a tutti noi piacerebbe avere pensieri più piacevoli e positivi. Ma non succederà se ce ne restiamo seduti ad aspettare.
È quando mettiamo alla prova il nostro corpo e la nostra mente, quando facciamo delle esperienze, quando affrontiamo le nostre paure, quando concludiamo qualcosa – e anche quando sbagliamo – che cambiamo veramente noi stessi.
Potresti anche essere la persona più intelligente del mondo, ma non vorrebbe dire un bel niente se non passi all’azione.
Ricordatelo la prossima volta che non ti senti “in vena”.
Che non te la senti di andare al lavoro, o di compiere un passo importante nella tua vita.
Che non credi abbastanza in te stesso anche solo per cominciare.
Dimenticati tutto. Fai semplicemente il primo passo. E poi un altro. E un altro.
Tu non sei quello che pensi. Agisci. Tu sei quello che fai.