22. UN PROGRAMMA ALIMENTARE SENSATO E SEMPLICE

Ricordiamo che è indispensabile ispirarsi a tre principi:

1 – Mangiare cibi ad alto contenuto d’acqua biologica, con colazioni mattutine a rigorosa base di sola frutta a scelta e sazietà, e niente altro.

2 – Scegliere e combinare bene gli alimenti evitando fenomeni di acidificazione.

3 – Consumare frutta più volte al giorno e in modo corretto. Un programma dunque di estrema semplicità.

Per la colazione, iniziate ogni nuova giornata con una abbondante spremuta fresca (arancia, mela, mandarino, melone, ananas). Nel corso della mattinata mangiate pure altra frutta fresca e succosa a sazietà. Se serve, includere pure una banana, qualche presa di uvetta o qualche dattero.

La quantità mediamente consigliata è compresa più o meno tra i 225 e i 400 grammi. Potete mangiare frutta fino a 23 minuti prima del pranzo. I succhi e le spremute fresche, dopo la frutta intera, sono il miglior alimento esistente, essendo una estrazione liquida dei frutti. Tra frutta intera e spremuta c’è pochissima differenza. Trattasi in ogni casi di autentico elisir di lunga vita che non tradisce mai. All’infuori del latte materno, non esiste alimento migliore per l’infanzia, per i bambini e per i ragazzi che devono crescere. Non è la proteina, non è la carne, non è il latte, non è la mitica sostanza,o il cibo sostanzioso delle nostre mamme che li fa crescere bene e al meglio, ma la frutta. Abituarsi dunque a bere succhi freschi, e a berli lentamente. In passato la frutta era reperibile solo secondo stagione. Oggi, grazie alle importazioni e agli aviotrasporti, possiamo approfittare di frutta coltivata in suoli e climi diversi, e contenente diverse sostanze nutritive. Una vera manna per la salute, altro che i timori infondati e ingiustificati di Ohsawa e dei macrobiotici, inchiodati al mito ingiustificato della frutta di stagione.

Ricordarsi piuttosto che la frutta non deve essere mai riscaldata e cotta, poiché la cottura trasforma la sua alcalinità in acidità. Una eccezione si può concedere per le mele al forno.

La frutta secca, come fonte di proteine (di aminoacidi di prima qualità) e di calcio, è imbattibile, e non lascia residui tossici nell’organismo, come fanno carni e latticini e uova), e contiene zero batteri, mentre nella carne e nel latte la concentrazione batterica e virologica rivela picchi impressionanti.

La frutta secca tostata è però un terribile acidificante per l’organismo, e può solo intossicarlo.

La frutta secca cruda è particolarmente utile alle donne per controbilanciare la normale perdita di calcio che accade all’inizio del ciclo mensile.

Per pranzo e cena i cosiddetti salad-bar sono una autentica benedizione, a patto di saperli sfruttare al meglio e con criterio. Chi ci va senza preparazione e allo scopo di abbuffarsi approfittando che mangiare poco o tanto costa sempre uguale, finisce per causare gravi danni a sé stesso. I bambini e i ragazzi, ignari ed inesperti, devono essere guidati e istruiti in questo tipo di ristoranti. Ma spesso si nota che gli adulti non sono affatto migliori dei bambini, nell’inventare ed impostare le scelte per il loro menù.

La macedonia o meglio la frutta fresca succosa, tipo i meloni e le angurie, si prenderanno per primi. Poi, dopo una ventina di minuti spesi a chiacchierare o a leggere il giornale (mentre la frutta comincia già a scendere dallo stomaco all’intestino), si passa alle insalate, condendole con solo limone e olio extravergine di oliva (altro dono della natura che l’industria olearia riesce a distribuire efficacemente nel mondo intero). Evitare l’aceto, fermento che impedisce la digestione salivare e ritarda la digestione degli amidi. Mangiare solo pane integrale ed evitare i pani bianchi.

Il salad-bar è invenzione americana. È giusto tutto sommato che il paese che ha spesso spinto il mondo verso cibi sbagliati e cibi scadenti, abbia indicato in questo frangente una valida alternativa ai pasti su ordinazione o su menù.

Cercare sempre e solo frutta fresca. Se proprio non ce n’è ripiegare su quella congelata (senza zucchero, senza sale, senza salse).

Ricordarsi, nell’insaporire le insalate, di evitare conservanti, dolcificanti artificiali, additivi chimici, sale, aceto, glutammato di sodio, tutte sostanze tossiche. Meglio ricorrere a qualche condimento più naturale tipo olive, capperi, nonostante un loro contenuto salino di troppo. Meglio limitare al minimo il consumo di aglio e cipolla, in quanto alterano la funzione delle papille gustative e fanno desiderare alimenti pesanti e concentrati.

La spremuta di carota, sola o con ananas o con succo di mela, risulta essere ottima e nutriente all’inizio del pasto e in alternativa alla frutta. Ricordarsi che il colesterolo nemico si trova sempre e solo negli alimenti animali e mai in quelli vegetali.

Non ci sono solo i salad-bar. Persino alle paninoteche ci si può oggi salvare, e finanche nei McDonald’s ultimo grido si sopravvive grazie alle provvidenziali terrine di insalata incluse nei nuovi menù, sempre a patto di evitare le micidiali patatine fritte, gli hamburger, le cole, le fante e le Sprite.

Se andiamo invece nelle paninoteche, i panini da preferirsi sono quelli di pane integrale, con pomodori, avocado, cetrioli, insalata o germogli, e se possibile un filo di extravergine o qualche olivetta. Si fanno in 5 minuti degli ottimi, deliziosi, energetici panini. Imparare a non metterci la fetta rinforzante di cibo animale erroneamente concepita come arricchimento e completamento. Come emergenza e come arricchimento-gusto di pane abbrustolito con verdure e pezzi di mela, può diventare accettabile una leggera spalmata di gorgonzola, e, se fa un gran caldo e non se ne può fare a meno, un bicchiere di birra alla spina non rovinerà nessuno.

Se facciamo anche tostare il pane, disgreghiamo il glutine e lo rendiamo così più digeribile anche per chi è intollerante al glutine stesso. Evitare comunque più di due o tre panini al giorno, salvo che non ci sia una fame da lupo e che non si trovi nulla di meglio in giro. Nell’emergenza si giustifica anche la pasta integrale al dente con pomodoro crudo alla napoletana, o la pizzetta alla soia con verdure e pomodoro fresco aggiunto all’ultimo istante. Basta usare la testa e il buon senso.

L’avocado si accompagna bene con tutte le verdure crude o cotte, ma anche con la papaia, il mango, le banane, le arance. Mescolato a questi frutti diventa ottimo alimento naturale anche per la prima infanzia.

Se diventa banale e noioso sgranocchiare una mela o una pera, si può spesso ricorrere a ottimi cocktail di succhi di verdure, da bersi all’istante prima di pranzo o di cena come dissetanti e stimolanti salubri dell’appetito. Stesso discorso vale per le verdure crude in pinzimonio, all’olio extravergine e un pizzico di sale. Sono necessarie molte carote fresche e tenere, da utilizzare con la buccia, mantenute non nel frigo ma in zone fresche della casa, più sedano privato delle foglie. Centrifugare e bere lentamente. Abbondare con le porzioni.

Per chi si ritrova con della fame nel dopocena, cioè dopo 3 ore da una cena leggera e corretta, e poca voglia di andare a letto subito, uno spuntino a base di frutta non può che fare bene, in quanto sazia ed in più favorisce il ciclo di eliminazione della mattina successiva (dalle 4 alle 12).

Limitare il più possibile l’uso del frigo e del congelatore per evitare una elettrizzazione eccessiva dei cibi. Tuttavia alcune eccezioni sono accettabili e persino raccomandate. Ottima l’idea di tenere delle pannocchie nel loro cartoccio protettivo naturale, perché si mantengono a lungo integre.

Validissima anche la soluzione di 3-4 banane sbucciate in sacchetto sottovuoto messo alla sera in congelatore, pronte così per il frullato cremoso di domani (speciale ad esempio il frullato di banana più latte di mandorle o di nocciole).

Il latte di mandorle o di frutta secca o di semi di sesamo si prepara in 10 minuti. È stato usato per secoli in Europa, in Asia, e presso i Pellirossa d’America, perché molto digeribile, al posto di tipi di latte strani e inadatti quali il latte di mucca.

È fonte eccellente di calcio assimilabile, ed è delizioso. Meglio frullare le mandorle ad alta velocità per 2 o 3 minuti, finché non si forma un liquido biancastro. Se si vuole berlo subito, filtrarlo con un colino. Se dobbiamo invece usarlo con un frullato miscelato non serve filtrarlo.

Un frullato delizioso di datteri o fragole più latte di mandorle si può preparare in 3 minuti. Ingredienti 1 tazza di latte di mandorle fresco, 2 banane surgelate per una notte, 6 datteri snocciolati, oppure 6 fragoloni freschi o anche surgelati per una notte. Se si vuole una bevanda più fluida e meno cremosa, ridurre le banane a 1 e mezza. Questi frullati sono nutrienti davvero e sostituiscono i dannosi gelati. Piacciono davvero ai bambini.

Una perfetta macedonia di mirtilli e melone si fa in 10 minuti.

Per assaporare frutta estiva anche d’inverno, tagliatela a pezzi e surgelatela. Le banane possono essere surgelate intere, ma sbucciate.

Con la frutta surgelata si possono preparare ottimi sorbetti utilizzando uno spremifrutta.

Un ulteriore motivo per tenere sempre attiva in casa una centrifuga di qualità, è che con essa si possono ottenere tanti bei succhi sani coi quali preparare il sorbetto di frutta fresca, una deliziosa alternativa al gelato. Il sorbetto si prepara facilmente versando in centrifuga frutta surgelata. Si ottiene così un perfetto dessert privo di batteri e di sostanze chimiche, privo di additivi, latticini, zuccheraccio. Se non avete a disposizione la centrifuga per i sorbetti, va bene pure il frullatore.

Ma ricordiamoci bene che un paio di cassette di arance e di pompelmi non dovrebbero mai mancare in ogni casa. Sono reperibili 12 mesi all’anno, e sono un autentico regalo divino, il meglio per dissetare e nutrire deliziosamente e senza problemi, a tutte le ore.