33. PERSECUZIONI DELLA MEDICINA UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ E DI SIMPATIA A TUTTI GLI AMICI MEDICI DI IERI E DI OGGI SOGGETTI A VESSAZIONI

Non bisogna confondere i medici presi uno per uno individualmente e la medicina nell’assieme.

Il medico singolo merita grande rispetto. Nella stragrande maggioranza dei casi è bravo e preparato.

Gli stessi igienisti erano e sono quasi sempre dei medici che si schierano contro l’Ordine Medicale, a causa delle scelte filosofiche ed operative del medesimo. Occorre aggiungere che il medico, allo stato attuale delle cose, non è una persona libera, in quanto è costretto a seguire le tassative disposizioni sanitarie stabilite dall’Ordine, pena radiazione e perdita di tutte le sue consistenti prerogative economiche e sociali. Egli è inserito in un sistema chiuso. È giusto anzi rilevare che le critiche più graffianti alla medicina arrivano proprio dai medici. L’intera storia della medicina, se vogliamo, è costellata di dinieghi e persecuzioni, di forti resistenze nei riguardi dei concetti nuovi che la contestano.

–  Il dr. William Harvey (1578-1657), fu chiamato spregiativamente a quack, cioè un volgare ciarlatano, quando scoperse i veri fondamenti della circolazione del sangue.

–  Il dr. Franz Joseph Gall (1758-1828), subì ogni sorta di malignità quando scoperse il ruolo del cervello come potenza mentale.

–  I dr. Ignaz Philip Semmelweis (1818-1865) e Alinea Wendell Holmes (1809-1894), scopersero e denunciarono responsabilità ginecologiche nelle frequenti morti delle puerpere, e misero sotto accusa l’uso di mani sporche. Vennero radiati entrambi dall’Albo.

–  Il dr. Herbert Shelton (1895-1985), venne osteggiato a vita da detrattori e da autorità sanitarie americane.

L’elenco potrebbe andare avanti per pagine. E, ironia della sorte, ogniqualvolta la medicina va incautamente a cercare nel proprio passato punti di riscontro o di conferma o di referenza storica, finisce per trovare invece solo drastici avvertimenti e imbarazzanti moniti da parte dei suoi uomini più significativi, inclusi Ippocrate e Claudio Galeno, colonne storiche di ogni arte medica.

Come non lanciare a questo punto un segnale di simpatia e solidarietà a tutti gli amici medici di ieri e di oggi, soggetti alle vessazioni e ai diktat ideologici e pratici del loro monolitico e dispotico Ordine?