36.  ISAIA E IL SEMPLICE PANE QUOTIDIANO

LA CHIARA CONNESSIONE TRA CIBO SBAGLIATO E MALATTIA LE SCUOLE NON ESISTENTI E LE CLINICHE DELLE STAR DEL CINEMA

Perché mai buttate via il vostro denaro per cose diverse che non siano il vostro semplice pane quotidiano? Questo ammonimento del profeta Isaia porta la data del 700 a.C. e sta a significare che già allora si compravano cose non necessarie. Bisognerebbe portare Isaia tra i giovanissimi dei tempi attuali, oberati da una serie incredibile di bisogni artificiali e sofisticati, quali videogiochi, telefonini, stampanti scanner, modem, macchine fotografiche digitali, diavolerie elettroniche.

Gli verrebbe un gran male di testa e un desiderio di scomparire immediatamente da questo mondo odierno basato su sfrenato e stressante consumismo acuto.

La dr. Moore, celebre igienista e camminatrice americana del secolo scorso, attraversò gli Stati Uniti da San Francisco a New York in 45 giorni. Le sole cose che aveva nella borsa a tracolla erano banane e sedano. E fu uno dei tanti esempi disgregatori del comune pregiudizio americano sulla necessità di nutrizione carnea a sostegno di sforzi fisici intensi e prolungati. I fatti dimostrano invece che forza e resistenza provengono da alimenti incredibilmente semplici e naturali.

Tornando alle cause reali di malattia, dicevamo che il paziente stesso è il più delle volte la vera causa.

Trattasi dunque di un problema culturale facilmente risolvibile. Ma, paradosso incredibile, nessuna delle materie scolastiche insegnate nelle scuole di ogni grado, dalle materne, alle elementari, alle università, ha per oggetto la salute. Viene o non viene la salute prima della matematica e del latino, della storia e della geografia? Ed è così che dalle scuole vengono fuori studenti bravi in quasi tutte le materie, ma ignorantissimi su come si vive e come si mangia per stare in piena forma.

Le scuole non ti insegnano ad esempio che esiste una inequivocabile equazione tra consumi di carne e latte, dolcificanti, cibi cotti e cibi junk da un lato e cardiopatie, cancro, diabete, obesità dall’altro.

Questo nesso tra cibi sbagliati e malattie gravi non è ormai oggetto di contestazione negli ambienti scientifici. Eppure nessuno ne parla. Sulle reti televisive del mondo intero trovano largo spazio programmi degradanti e disorientanti, spot pubblicitari ingannevoli, giochi a quiz dove non c’è nulla di importante da apprendere se non dati e nozioni mnemoniche.

Se andiamo in America, la gente danarosa, le celebrità dello spettacolo e dello sport, sta attentissima alla propria salute, e prima di fare delle scelte ricorre al consiglio dei migliori consulenti, i quali si guardano bene dal mandare i propri clienti tra le grinfie dei medici.

Anche in questi ambienti il fallimento della medicina è all’ordine del giorno, nonostante i penosi trionfalismi della medicina, sempre pronta ad auto-esaltarsi per qualche nuova scoperta e per qualche nuova prospettiva che si intravede all’orizzonte.

Scartate dunque le opzioni da brivido delle sale operatorie e delle sale trapianti, messe da parte le opzioni pre-cimiteriali delle cure radiologiche e chemioterapiche, i divi di Hollywood e i super-ricchi americani finiscono regolarmente presso le cliniche igienistiche e crudiste della California.

E queste cliniche salutistiche, bada bene, non hanno cure miracolose e complicate da offrire, né posseggono trattamenti specifici per ciascun tipo di sintomo o di sofferenza fisica evidenziata da questi anziani artisti dello schermo. Tutti bravi in fila come tanti scolaretti a scontare i propri giorni di digiuno e a bere litri e litri di acqua distillata, a fare brevi passeggiate ossigenanti e a mettersi a riposo sui propri lettini rilassanti. Digiuni liberatori, purificanti, riequilibranti, con durate che variano in rapporto allo stato di salute del cliente, e con riprese della normale alimentazione a base di leggeri cibi vegetariani e crudisti, adatti a star bene stabilmente senza farmaci e senza integratori di alcun genere.

Digiuni che equivalgono a dei riposi digestivi, sensoriali emozionali. Digiuni dove si assiste a una continua autolisi dei grassi e delle eventuali escrescenze tumorali in atto, una specie di cannibalizzazione dei propri grassi in eccesso. Digiuni paragonabili a degli autentici bisturi che tagliano ed estraggono i grassi dai luoghi in cui sono stati depositati dall’organismo.

E qui la gente guarisce davvero. Senza operazioni e senza farmaci.

Quando i malesseri derivano dai micidiali rumori della vita attuale, dall’inquinamento acustico ed elettromagnetico di telefonini e computer e televisioni e motori, dai mali di testa e dagli stress che inevitabilmente ne derivano, dalla tendenza ad essere sedentari e fare gli ipnotizzati davanti ai video, la medicina migliore che l’igienismo e il buonsenso propongono è una semplice passeggiata giornaliera a passi spediti e ritmo sostenuto, di 30 minuti almeno, da compiersi ogni giorno, meglio se al sole e tra gli alberi o lungo il mare. L’igienismo riconosce infatti che solo la natura, cioè solo i processi auto-guarenti del nostro corpo possono ridare e ripristinare la salute.

D’altra parte, ci vuole una buona dose di spregiudicatezza ed anche una notevole presunzione per mettere le mani con bisturi e laser e farmaci invasivi sui delicatissimi strumenti autoequilibranti del corpo, dotati già per conto loro di perfetti sistemi immunitari di autodifesa. Chiaro che in campo chirurgico esistono pure l’eroismo, lo spirito di sacrificio e l’alta professionalità. Basti pensare ai moltissimi casi di incidenti e di emergenze dove le mani abili dei chirurghi sono indispensabili e preziose. Non tutto è ovviamente da scartare in medicina, e importanti ruoli sono riservati alla medicina riparatoria e a quella dei pronti soccorsi, tanto per fare un esempio.

Quanto alle malattie normali, esse non sono altro che lotte rimediali automatiche avviate intelligentemente dal nostro stesso organismo. Malattie equiparabili pertanto a un vero medico guaritore che ti viene in soccorso. Le malattie croniche e gravi sono il più delle volte conseguenza di interferenze medicali precedenti, di indebiti interventi curativi.

Le malattie degenerative tipo cancro, cardiopatie, diabete, obesità irreparabile, Alzheimer, ecc. sono la risultante di indulgenza continuata nelle cause, o di cure farmacologiche ripetute in continuazione.