10. IL DILEMMA FEMMINILE DEL LATTE E DELL’OSTEOPOROSI
Se il ferro è la prima cosa a preoccupare le donne del mondo, il secondo posto è sicuramente occupato dal calcio, e in particolare dal latte, considerato quale migliore risorsa di calcio del pianeta.
Molte donne sono terrificate dall’osteoporosi, e fanno bene.
Ma non riescono a concepire come sia possibile che le loro ossa si svuotino all’interno così facilmente.
Qualcuno ha insegnato loro che:
a) fare dei bambini è un grosso sacrificio in termini di calcio;
b) per fortuna esse possono fare ricorso al latte e ai latticini della mucca, per riprendersi il calcio ceduto ai loro pargoletti.
Entrambe le informazioni date loro sono follemente sbagliate.
Intendiamo parlare malissimo del latte e dei latticini, in quanto il mondo intero è inquinato e ammalato di latte-mania, la terra puzza persino dal troppo latte, mentre nessuno ha il coraggio di dire la vera verità su questo argomento.
Diciamo intanto che latte e latticini sono privi di ferro, per cui rincorrere il calcio e diventare nel contempo anemici è un rischio concreto, poiché ogni qualvolta ci nutriamo di cibi ferro-carenti, tali cibi agiscono sul nostro organismo come ladri di ferro che vanno a saccheggiare le nostre esili risorse interne.
Dicevamo che niente al mondo quanto il latte e il formaggio equivale al concetto di sostanza, nel pensiero della gente comune.
Ma, se solo prendiamo in mano le ultime statistiche, chiarissime e inflessibili, scopriamo che le varie popolazioni mondiali vengono tanto più colpite da carenza di calcio e osteoporosi quanto maggiore è il consumo di latticini, mentre al contrario le nazioni coi più bassi consumi non sanno nemmeno cosa sia l’osteoporosi.
Questi dati non sorprendono affatto noi igienisti, e non sorprendono nemmeno gli scienziati indipendenti che si interessano di alimentazione.
Il meccanismo causativo della osteoporosi è tutto sommato chiaro e semplice.
Una sostanza come il latte di mucca è sicuramente ricca in sé di calcio e di proteine del latte (acido-formanti o acidificanti all’interno del corpo umano, nota bene).
Ma tale sostanza, piazzata impropriamente all’interno di un organismo umano acido-sensibile, provoca una dannosa e non-tollerata acidificazione del sangue (la quale, in assenza di un sistema immunitario riparatore dei vari guasti e dei vari errori alimentari, porterebbe a collasso e morte immediata del soggetto uomo, che vive con un sangue leggermente alcalino).
Non appena il latte è ingerito ed il guasto grave è arrecato, il sistema immunitario chiede urgentemente un tampone alcalino, cioè una fornitura immediata di buon calcio alcalinizzante per interrompere l’acidificazione in atto. Ma, il calcio che sta nel latte non è usabile perché è in forma inorganica (per la pastorizzazione e i processi di cottura). Così, la sola risorsa per il corpo resta quella di prelevare dalle proprie ossa calcio organico, e questo provoca decalcificazione ed osteoporosi, specie se tale demoniaca azione viene ripetuta e diventa abitudinaria.
Occorre anche aggiungere che, metà dei cancri maschili e addirittura il 75% dei cancri femminili vengono attribuiti all’accoppiata classica latte e derivati più uova.
Senza dire che i latticini, autentici barbari invasori del nostro tubo gastrico e del nostro corpo, riducono dal 30 al 50% l’assimilazione del ferro contenuto nei restanti alimenti ingeriti, e impedisce pure l’assorbimento di altri principi nutritivi.
Non bisogna dimenticare poi che, spesso, molti cibi apparentemente innocenti sono stati invece addizionati di latte, uova, sale, zucchero, vitamine sintetiche, minerali inorganici, per cui sono diventati autentiche insane trappole alimentari.
Le feste religiose, le varie celebrazioni e pure le sagre paesane, sono state trasformate in ingurgitamenti e tracannamenti di massa, basati su panettoni, spumanti, colombe pasquali, torroni, cioccolati, arrosti di maiale, cotolette di manzo, polli alla diavola, anatre e tacchini e struzzi allo spiedo, tutti pseudo-cibi nei quali non si ottiene alcun apporto di buon ferro e di buon calcio, ma solo processi di sottrazione e saccheggio nei riguardi delle nostre risorse interne, che portano ad autentiche demineralizzazioni di massa.
Essere dunque clienti regolari e assidui delle macellerie e dei caseifici, porta inevitabilmente a diventare clienti di dietologi e farmacisti, e poi a clienti di dottori e ospedali. La scelta è vostra.