1.  UMBERTO VERONESI E LA SUA DIETA PERSONALE ANTI-CANCRO

IL NOSTRO CORPO è ESPRESSAMENTE PROGRAMMATO PER MANGIARE FRUTTA

LA MAPPATURA DEL GENOMA UMANO HA APPENA CONFERMATO TALE PUNTO BASE

Ormai, a tutti i congressi medici si conviene in modo uniforme sul fatto che il cibo carneo è direttamente cancerogeno per l’uomo.

Solo che, fatto gravissimo, alla fine delle riunioni c’è sempre l’avvertimento e la consegna di non fornire ai media la verità nuda e cruda, onde evitare eccessivi sovvertimenti e ripercussioni sulle abitudini alimentari della massa.

Una specie di congiura del silenzio, di timidezza e timore a dire le cose come stanno. Una forma di omertà dettata dalla paura di offendere e danneggiare categorie che contano, tipo allevatori e commercianti, cuochi e ristoratori e macellai.

Umberto Veronesi, presidente della Lega Europea Anticancro, che ha dovuto spesso tapparsi la bocca quando era ministro della Sanità in Italia, ora riesce a esprimersi con maggiore franchezza e libertà. Interessante il suo articolo sulla sua dieta anticancro (L’Espresso dell’8 marzo 2005) che qui riportiamo:

Una alimentazione non sana può essere cancerogena. Il cibo può diventare un veicolo di sostanze nocive, tossiche per l’apparato cardiocircolatorio e per il sistema digerente, e talvolta può essere in grado di provocare tumori. Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall’atmosfera queste sostanze inquinanti ricadono sul terreno (e quindi sull’erba mangiata dal bestiame) e si accumulano nei depositi adiposi, arrivando sui piatti dei mangiatori di carne.

Non è vero che la carne sia necessaria al nostro sostentamento. Non solo i vegetali ci mettono a disposizione tutto quanto occorre alla vita, ma in essi si trovano anche le proteine, contrariamente a quello che la gente crede. Del resto, in termini evoluzionistici, l’uomo discende dalla scimmia, è un primate. Proprio la recentissima mappatura del genoma ci ha permesso la prova scientifica dell’intuizione di Darwin. Il 99% del nostro Dna è esattamente identico a quello dello scimpanzé, e noi siamo uguali a lui per le nostre funzioni di ogni tipo. Abbiamo in più il gene del linguaggio, e questo ci differenzia. Senza linguaggio non c’è civiltà, come senza scrittura non ci sarebbe la storia del genere umano. Per il resto, il nostro metabolismo è quello dei primati, che non sono carnivori e che si nutrono di bacche, cereali, legumi, frutti. Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe in alcun modo: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte materno. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie. Solo tre anni fa, il Rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla salute nel mondo attribuiva a un insufficiente consumo di frutta e legumi quasi tre milioni di decessi.

Niente di straordinario. Tutte cose che già ben conosciamo. Ma, dette da una insospettabile fonte medica, da una autorità celebre che tutto il mondo conosce, hanno il loro plusvalore.