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Sta arrivando, perché è così, sebbene non si intuisca ancora il suo profilo, ma sta arrivando, silenzioso e forse ancora confuso, il giorno in cui non vi chiamerò più al telefono, con la mia insistenza ossessiva, né ci daremo appuntamento, né potremo vederci, né pranzeremo insieme, né vi farò i biglietti del treno perché veniate a trovarmi a Madrid.

Quanto sto diventando melodrammatico, però è così.

Ricordatemi con la gioia più immensa che può entrare nei vostri cuori. Voi due, Monty e Brando, i due grandi attori della storia della mia vita.

Con la gioia più immensa sempre.

Nulla mi faceva e mi fa più piacere di andare sul sito web della compagnia ferroviaria per prendervi i biglietti. Alcune settimane fa c’era un’offerta in prima classe e ho preso un biglietto a Monty. E mi sono immaginato in continuazione quanto se la sarebbe goduta viaggiando in prima classe.

La natura del mio amore per voi deriva da mio padre, da quanto mio padre ha amato me. Me ne andrò da questo mondo senza sapere cosa ha visto mio padre in me. Io ho visto in voi la sua eredità. Forse è questo che mio padre ha visto in me: l’eredità di suo padre, di cui non ha mai parlato.

Alla vita mi hanno portato coloro che la vita hanno lasciato mentre la mia proseguiva, e ogni volta che me ne ricordo, ritornano.

Avete avuto una famiglia.

Ma non è ancora arrivato l’addio, e siamo ancora insieme.

Il giorno in cui me ne andrò, lo farò circondato di gioia perché lascio al mondo due persone meravigliose, perché vi ho amato.

Com’è alta la luna stanotte qui, in Italia.