Ho nel portafoglio una foto di Bra, di quando aveva quattro anni. Il portafoglio è vecchio e rotto, e ho dovuto graffarlo perché non cadano le cose. L’idea delle graffette nel portafoglio mi sembra tenera, contiene un desiderio di riparazione. Riparare cose mi dà allegria, anche se le mie riparazioni sono veri e propri pasticci, perché non so aggiustare niente, ma mi esalta pensare di saperlo fare. Mi piace fare piccole riparazioni all’automobile. Tra poco l’auto compirà dodici anni.
Una settimana fa ho fatto riparare le spazzole dei tergicristalli, e uscendo dall’officina ho provato un senso di pienezza; la stessa cosa mi succede ogni volta che cambio le gomme o l’olio. O il filtro dell’olio. O quando cambio le candele. Quando cambio le candele ho la sensazione che la macchina sia di nuovo giovane, e anch’io. E lo stesso quando riparo qualunque cosa in casa.
Le riparazioni mi esaltano.
Immagino che accendano la possibilità di riparare una vita.
So che a mio padre succedeva la stessa cosa quando usciva dall’officina con la macchina appena revisionata. Il cambio dell’olio, il cambio delle candele, il cambio delle gomme dava pienezza al cuore di mio padre. L’ho visto. E siccome tutto ciò che ho visto fare a mio padre è per me un comandamento o un obbligo, io provo un senso di pienezza quando esco dall’officina dopo aver cambiato l’olio del motore della mia macchina.
Non ricordo quando è stata scattata quella foto di Bra. Quello che invece so è che è cambiato completamente. Succede a tutti, eppure conserviamo lo stesso nome. Non c’è alcun rapporto fra quello che sono adesso e quello che ero vent’anni fa. Non penso allo stesso modo e non sono lo stesso uomo. Il poeta spagnolo del XVII secolo Francisco de Quevedo parlava di «presenti successioni di defunto». Voleva dire che ci portiamo dentro diversi morti. Quevedo era molto amaro, e pensava che fosse defunto anche l’essere che abitava il suo presente. Io non la penso come lui, almeno in questo istante. Io credo di essere vivo, ed essere vivo mi dà un’enorme gioia, e credo che quelli che sono stato siano sempre vivi in me, sebbene non esistano più.