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Come faccio a distinguere un anno dall’altro, il 1970 dal 1977, il 1980 dal 1985, il 1999 dal 2009?

Tutto è passato, un’invenzione del mio pensiero, cose mie, necessità emotive, fantasie, delirii, la mia vita.

Una volta, era il 2002, ebbi un impulso, lanciai una sfida al tempo. Erano le vacanze di Pasqua e ci trovavamo nel paesino costiero di Hondarribia. Stavamo passeggiando sulla spiaggia, c’era un vento tremendo, ma anche il sole.

All’improvviso, ebbi un attacco di allegria. La mescolanza di sole e vento alterò le mie facoltà.

Un folle attacco di allegria.

Bra aveva cinque anni. E voleva che facessimo una corsa. La facemmo.

La spiaggia era deserta. Una spiaggia del Nord della Spagna, con un mar Cantabrico ispido, increspato, con schiuma nell’aria, acqua scagliata dal vento contro i nostri volti.

Abbracciai Bra con forza, con molta forza, e lo alzai da terra. Lo sollevai in aria.

E gli dissi: «Promettimi che non dimenticherai mai questo momento, questo vento così forte si deve incidere nella tua memoria, questo vento che quasi ci porta via, vento, mare e sole, questi tre elementi ti aiuteranno a risvegliare la memoria, voglio che questo sia il primo ricordo di tuo padre, stai bene attento, incidilo nella memoria, promettimelo, il primo ricordo del selvaggio, del potente, del terribile, del felice, del fortunato, dell’incondizionato amore che provo e proverò sempre per te perché ti amerò sempre, qualunque cosa succeda nel tuo futuro, qualunque cosa sarai, sarò sempre tuo padre, sarò sempre pronto a dare tutto per te senza che tu mi dia mai nulla, perché se tu qualche volta mi dessi qualcosa, dovrebbe essere soltanto un minuscolo bacio, nemmeno un bacio grande, solo un piccolo bacio, perché io trasformerò quel piccolo bacio nella forza più grande dell’universo, superiore alle galassie, superiore a milioni di stelle, più grande di Dio, così ti amo io, Bra, così, non lo dimenticare mai, dillo ai tuoi figli, e che i figli dei tuoi figli lo dicano ai loro, e così finché il sole cadrà sulla razza degli uomini e si estinguerà la vita, e anche quando si sarà estinta la vita tornerò da te, te lo giuro, tornerò al tuo sangue perché sono tuo padre, e prima che tuo padre sono stato il figlio dell’uomo più meraviglioso della storia degli uomini, perché mio padre è stato l’uomo più onesto, più buono, più elegante e limpido tra tutti quelli che sono esistiti, questo è stato tuo nonno».

Bra lo promise.

Lo strinsi contro il mio corpo.

Il vento era fortissimo, era mescolato con il sole, e volli che quello fosse il battesimo della memoria di Bra, volli che l’immensità di quel mare fosse uguale all’immensità del suo futuro.

Però non ne abbiamo più parlato, non ne parleremo più, e credo che l’abbia dimenticato. Non ho raggiunto il mio scopo.

Ora capisco che in realtà stavo pensando a mio padre. Era il 2002 e avevo il presentimento della sua morte.

Allora ero un funzionario e grazie alla mia condizione di servitore dello Stato avevo ottenuto che il parador de turismo, l’albergo statale di Hondarribia, ci facesse un prezzo speciale, uno sconto riservato ai docenti del ministero dell’Istruzione, e potemmo alloggiare in quel bellissimo hotel. Altrimenti non avremmo potuto pagarlo. Perché allora i paradores nacionales dipendevano dallo Stato e facevano prezzi speciali ai funzionari. Ricordo che mi stupì la vita sotterranea di quei piccoli favori con cui l’Amministrazione premiava i suoi pubblici dipendenti. Offerte speciali statali o offerte speciali private, ma pur sempre offerte speciali. Che allegria mi davano quelle offerte speciali, e continuano a darmela.

Tutta la mia vita è segnata dalle offerte speciali, ho ascoltato più il richiamo delle offerte speciali che quello di Dio. La classe media vive in attesa delle offerte speciali.

Senza le offerte speciali la nostra vita non avrebbe senso. E sarebbe peggiore. E questo è comico, dobbiamo anche saper ridere di questa interminabile commedia umana.