Torno in albergo. Apro le finestre, il legno è corroso dall’ossido del mare.
E l’aria umida e salata mi porta una visione. Vedo Monty e Marlon fra trent’anni. Vedo il mio addio. Vedo un bacio che due uomini maturi depositano sulla fronte gelida di un anziano.
Pensano al loro padre, e adesso mi rendo conto che tutto ciò che scrivo nasce da un immenso amore per loro, e che io non sono altro che quell’amore, e che per di più è un amore non corrisposto in vita, perché sarà corrisposto quando sarò morto.
Perché i grandi amori si perfezionano soltanto attraverso il futuro, là dove il tempo fa il suo giro.
E questo mi è stato rivelato a Venezia.
Vedo Monty e Brando guardare cataloghi di bare nell’agenzia funebre, guardare le diverse opzioni. Sono seri. Io ero serio il 18 dicembre del 2005. Con loro ci sono le mogli. Le mogli li abbracciano e si abbracciano anche loro due. Ora si stanno amando di più, perché io me ne sono andato. I padri e le madri, quando se ne vanno, fanno sì che i fratelli si amino di più, è come un lascito che trasmettono.