Esercizi | Sezione 3

Livello di difficiltà: ■ facile | ■■ medio | ■■■ difficile

E1 Vita politica del filosofo ■ ■

E2 La conoscenza ■ ■

E3 Confronti ■ ■

E4 Gli strumenti della filosofia: l’argomentazione ■ ■ ■

E5 Spunti interdisciplinari ■ ■ ■

E6 Spunti interdisciplinari ■ ■ ■

E7 Opere e concetti ■

E8 Opere e concetti ■ ■

E9 Opere e concetti ■

E10 Opere e concetti ■ ■

E11 Opere e concetti ■ ■

E12 Opere e concetti ■ ■ ■

E13 Opere e concetti ■ ■

E14 La conoscenza ■ ■ ■

E15 La conoscenza ■ ■ ■

E16 La conoscenza ■ ■ ■

E17 La conoscenza ■ ■

E18 Anima e politica ■

E19 Anima e politica ■ ■

E20 Anima e politica ■ ■ ■

E21 Confronti ■ ■ ■

E22 Confronti ■ ■

E23 Confronto con Socrate ■ ■ ■

E1 Vita politica del filosofo ■■

In che modo si può dire che Platone abbia svolto attività politica pur non avendo mai partecipato direttamente alla vita politica ateniese? Dopo avere letto i due brani seguenti e il testo “La Lettera VII: politica e filosofia” (online), rispondi alla domanda indicando:

- quali sono le due strade percorribili, secondo Platone, per realizzare il progetto politico descritto nella Repubblica;

- in che modo Platone tenta di realizzare l’una e l’altra durante la sua vita.

I. La terza ondata: I Filosofi Re (Pl. R. V 473c)

“Eccomi giunto – dissi io – a quel punto che abbiamo paragonato all’onda più grande" […] "A meno che […] i filosofi non regnino nelle città, oppure quanti ora son detti re e potenti non si diano a filosofare con autentico impegno, e questo non giunga a riunificarsi, il potere politico cioè e la filosofia, e ancora quei molti, la cui natura ora tende a uno di questi poli con esclusione dell’altro, non vengano obbligatoriamente impediti, non vi sarà, caro Glaucone, sollievo ai mali della città, e neppure, io credo, a quelli del genere umano”.

II. La solitudine del filosofo (Pl. R. VI 49 6c-e)

“Chi comunque è entrato in questa piccola schiera e ha gustato quanto dolce e beato sia questo possesso, osservata poi bene la folla dei più, e che non v’è nessuno che dia per così dire un sano apporto agli affari della città, né vi sono alleati con i quali accorrere in difesa della giustizia e col cui appoggio salvarsi, bensì […] c’è il rischio di perire, risultando inutile a sé e agli altri, prima ancora di aver giovato in qualcosa alla città e agli amici: avendo riflettuto su tutto questo, egli resta inattivo e attende alle proprie cose”.

(trad. M. Vegetti, BUR 2006)

E2 La conoscenza ■■

Leggi il testo “L’allegoria della caverna” e svolgi gli esercizi.

Quante e quali sono le tappe insieme ontologiche ed epistemiche che lo schiavo percorre dall’interno all’esterno della caverna? Qual è l’ultima tappa dell’allegoria?

Qual è il significato allegorico dell’immagine della caverna? In che senso ha a che vedere con l’educazione (paidéia) e la mancanza di educazione dell’uomo?

Se conosci o hai occasione di vedere i film The Truman Show e Matrix, traccia un parallelo tra la condizione degli schiavi della caverna platonica e quella dei personaggi dei film in questione.