Glossario
- Anima
- Nella cultura greca arcaica la psyché indicava
il “soffio vitale”, il respiro. Nel pitagorismo essa comincia
ad assumere la funzione di principio spirituale,
immortale ed eterno, presente nell’uomo. Per Socrate
essa è la sede della coscienza morale e intellettuale ed
è il fulcro della riflessione etica sulla natura umana.
- Élenchos
- Procedimento attraverso cui Socrate
conduce l’interlocutore a cadere in contraddizione,
mostrando gli errori su cui si reggeva la sua presunzione
di verità e rendendo così possibile l’inizio di
un autentico dialogo filosofico.
- Gnoseologia
- Il termine (dal greco gnósis,
“conoscenza”) indica quella parte della filosofia che si occupa del problema della
conoscenza.
- Maieutica
- La tecnica, che Socrate dichiara di
prendere dalla madre levatrice, attraverso cui il filosofo
aiuta i discepoli a “partorire” la verità, che
essi già possiedono e che aspetta di essere portata
alla luce.
- Relativismo
- La concezione che nega la possibilità
di giungere a stabilire verità e valori assoluti; essi
vanno sempre intesi, quindi, a partire dal quadro di
riferimento entro i quali sono pensati.
- Sofista
- Legato ai termini sophía e sophòs,
indicanti rispettivamente la “sapienza” e il “sapiente”, il termine ha assunto un
significato peggiorativo a partire dal V secolo a.C. ad opera di Platone. Nei suoi
dialoghi il sofista è colui che “parla da sapiente”; egli è dunque portatore di un
sapere solo apparente e che procede tramite espedienti retorici piuttosto che con la
forza dell’argomentazione razionale. Nella realtà il termine si riferisce a un
movimento eterogeneo di “professionisti del sapere” in possesso di conoscenze
tecniche che spaziavano dalla storia alla linguistica, dalla retorica alla filosofia.
- Virtù
- Inizialmente il vocabolo indica una qualsiasi
capacità o eccellenza dell’uomo. Da Socrate in poi
“virtù” assume connotati esclusivamente morali e
passa a significare l’attività dell’anima quando è rivolta
al bene.