Glossario

Clemenza
In Seneca la clemenza è la virtù che deve possedere il principe nell’esercizio dei suoi poteri, dote che gli ispira moderazione e gli procura l’amore dei suoi sudditi.
Clinamen
Il termine clinamen (“deviazione”) è creato da Lucrezio per correggere il rigido determinismo epicureo e democriteo e indica la capacità degli atomi di modificare spontaneamente la propria traiettoria rispetto alla sequenza necessaria delle cause.
Eukosmia
Letteralmente “compostezza”, si tratta di una sorta di equilibrio interiore che nel pensiero di Marco Aurelio è fondamentale per favorire il ritiro in se stesso dell’uomo, liberandolo dal dolore e dal malcontento e portandolo ad accettare la realtà, considerata il risultato di un ordine razionale superiore al singolo.
Mos maiorum
Il mos maiorum (“costumi, tradizioni degli avi”) indica nel mondo latino l’insieme dei valori politici e morali dominanti di cui è difensore in particolare Cicerone, che considera il mos maiorum una vera e propria fonte di vera conoscenza.
Otium
Corrispettivo del “vivi nascosto” (láthe biósas) epicureo, l’otium latino ha in Lucrezio la funzione di richiamo ai valori della vita ritirata di contro agli ideali stoici di virtù maggiormente diffusi nel mondo romano. Il concetto viene ripreso anche in Seneca, principale esponente dello stoicismo romano, che gli dedica un dialogo nel quale tenta una conciliazione tra l’ideale della vita ritirata, dedicata alla filosofia e alla contemplazione della natura, e quello stoico dell’impegno civile.
Scelta
Il concetto di scelta (phroáiresis) è al centro alla riflessione filosofica di Epitteto e rappresenta l’unica facoltà dell’uomo che dipende interamente e unicamente da lui, consentendogli di raggiungere progressivamente il bene e la libertà interiore, cioè una completa autonomia nei confronti di tutto ciò che è esteriore.
Vita pratica
Si tratta dell’ideale di vita attiva, contrapposto a quello di vita teoretica (bíos theoretikós), espresso nel pensiero di Seneca per indicare l’importanza dell’impegno a favore della vita pubblica. Va comunque sottolineato, in Seneca, lo sforzo di dimostrare come la vita teroretica non sia in sé in contrasto con l’impegno civile.
Volontà
In Seneca il concetto di voluntas, in quanto principio dell’azione umana, rappresenta innanzi tutto un richiamo all’individuo perché trovi dentro di sé le risorse per il proprio perfezionamento morale. Secondo alcuni studiosi, si tratterebbe di una vera e propria facoltà, che affiancherebbe la ragione e modificherebbe la concezione monistica dell’anima propria degli stoici.