Sono partito per la Germania da clandestino
ma arrivato a Torino
mentre tentavo di passare la frontiera
mi beccarono
e fui costretto a ritornare a Delia
Ma a Delia non potevo più campare
e tanto feci che sono in Germania
Lavoro alla villa di Manaim
e qualche diecimila lire ora le vedo
che qui manco col cannocchiale ci riuscivo
Lavoro con la falciatrice
una cosa facile
I miei compagni fanno altri lavori
piantano zappano rimondano gli alberi
tanti lavori ci sono in una villa
Vi lavoriamo trenta deliani
che ci sembra di essere a casa
I tedeschi lavorano nelle fabbriche
negli uffici
nei posti migliori e buscano di più
Io con grandi sacrifici mando a casa
circa ottantamila lire al mese
a Delia non le avrei guadagnate
manco con un anno di lavoro
I primi mesi abitavo una casa privata
erano molto scortesi
andai in un albergo
pagavo centocinque marchi al mese
carissimo
Arrivato il mio turno
la ditta mi diede la casa dove abito ancora
in una stanzetta dormiamo in otto
su letti a castelletto
l’anno scorso in inverno
ci diedero il carbone per il riscaldamento
quest’anno niente
Ci facciamo tutto noi
ci laviamo la roba ci cuciniamo
sono sacrifici umiliazioni
i soldi che mandiamo a casa
Una volta ogni tanto andiamo al cinema
in qualche caffè
I tedeschi non ci rispettano
e ci manderebbero a pedate nel culo
se non avessero bisogno di noi
ché noi gli portiamo ricchezza
ricchezza di lavoro
Si dice che le donne tedesche
pazziano per noi
tutte voci inutili sono
ché tutto il mondo è paese
e chi cerca trova
ma trova puttane da pagare