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Avevamo una piccola azienda

facevamo tegole quartare giarroni

ma vendevamo poco

e dovetti imbocciarmi all’Eras a Gebbiarossa

Mi caricavo blocchi di settanta chili

e dopo un mese di lavoro

non avevo preso ancora una lira

Allora lo dissi a mio padre

che lavorava all’Anisi

pa’ questa non è vita che posso fare

così vado a finire in ospedale

voglio emigrare

Bene disse mio padre

e mi mandò da un amico per il passaporto

ma ci voleva un deposito in banca

di almeno centocinquantamila lire

e a me chi me li dava

che non avevo visto mai tanti soldi in vita mia

Partii da clandestino

con diversi paesani e sommatinesi e favaresi

Passammo le montagne

così alte che facevano spavento

Sette giorni di fame

che ci nutrivamo con la neve

Camminavamo di notte

per la paura che la polizia ci scoprisse

Per fortuna passammo la frontiera

e mi imbocciai alla Saar

Per sei mesi lavorai in mina

poi un sommatinese impiegato al Consolato di Sabrichen

dietro compenso di cinquecento marchi

mi fece imbocciare in un baostello

e mi trovò da dormire

in una baracca dove si moriva dal freddo

Dopo due mesi di quella vita

trovai una casa per cento marchi al mese

Con i soldi che guadagnavo

potevo solo mangiare pagare la casa

e qualche donna perché ero scapolo

e avevo perduto la testa per le tedesche

Rimasi in Germania tre anni

poi ritornai per sposarmi

e oggi ho due figli

Non ne volevo più sapere della Germania

volevo lavorare qui

ma non feci che mangiarmi il capitale

Ritornai in Germania

A Francoforte mi imbocciai nella fabbrica Ixti

mi ammazzavo di lavoro e guadagnavo poco

non potevo comprarmi un paio di scarpe

un pantalone una camicia

per mandare un po’ di soldi a casa

Poi un certo Pasquale Impellitteri

che non ho lingua per ringraziarlo

mi fece imbocciare alla posta di Manaim

Vi lavorai tre anni e mezzo

trattato con i guanti gialli dallo scef

dai pulia dai camerati tedeschi

Io mi facevo rispettare

con la mia educazione

col mio lavoro

Ora mi trovo alla posta di Darmistat

lavoro in officina

sto bene di salute

guadagno molto

e così gode anche la mia famiglia

Ciò che non posso sopportare

è lo stare lontani da casa

i figli e la moglie non si possono scordare

Ora per venirli a trovare

ho passato la notte di Natale sopra il treno