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Molto prima d’emigrare lavoravo la terra

la lasciai ché non mi dava più da campare

e mi misi a fare il manovale

Insomma mi guadagnavo la giornata

poi un sommatinese mi convinse

a partire con lui per la Germania

Arrivammo a Ventimiglia

in venti persone tutte deliane

Per passare la frontiera

ci portarono per le montagne

in mezzo ai boschi

attenti alla finanza

Non riuscimmo a passare

l’altra guida

che doveva arrivare con le macchine

non venne

e noi restammo in mezzo alle montagne

senza acqua né pane

Allora un mio amico

che aveva fatto più volte quella strada

mi portò con lui

Riuscimmo a passare

c’era la neve più alta di un metro

camminavamo con la bocca

ché non riuscivamo a stare dritti

tutti bagnati

mezzo soffocati dal vento

ma gli altri compagni li bloccò la polizia

A Grenoble trovammo dei paesani

che ci ricoverarono

e l’indomani ci portarono al lavoro

In Francia stavo bene

ma un mio amico mi disse

che in Germania pagavano meglio

allora andiamo a vedere

Passammo clandestinamente

di notte

alle due

Attendemmo dentro un cimitero che si facesse notte

so io la paura che mi presi

In Germania trovammo altri amici

ci diedero da mangiare e ci trovarono un lavoro

I primi tempi furono duri

tutto è diverso in Germania

clima mangiare lavoro

ma purtroppo ci si deve abituare

Il lavoro non è pesante

ché in Germania nessuno ti richiama

ti dice di far presto come qui da noi

che se non ti bevono il sangue

non sono mai contenti

Abito in baracca con altri paesani

Veramente prima stavo meglio

ma poi mi mandarono in un altro baostello

e non trovai neanche la baracca dove dormire

per fortuna trovai un tedesco molto bravo

che mi portò a casa sua

e mi tenne fino a quando la baracca non fu pronta

completa di cucina di cesso di stufa

ché lì si muore dal freddo

ma bisogna lavorare e basta

Se possiamo

facciamo otto mesi di lavoro

e il periodo più freddo

lo veniamo a passare qui in paese

ma poi ci accorgiamo

che qui lavoro non se ne trova manco a fucilate

e ci tocca scapparcene di notte

e ritornarcene in Germania a crepare dal freddo

Il governo non pensa per noi

anzi ci chiude le miniere

e lascia morire l’agricoltura

si spendono miliardi inutilmente

i capoccia si arricchiscono

e a noi ci lasciano con la bocca asciutta

In Germania l’agricoltura è molto aiutata

la campagna viene lavorata con le macchine

lì non c’è nessuno che pigli la zappa

e si mette a zappare la terra

lì la terra è come un piatto

senza montagne né colline d’argilla

lì anche i contadini la passano bene

I tedeschi ci trattano come maiali

ché non ci vogliono più nella loro terra

dicono che siamo lesti di coltello

che ci ammazziamo come cani

che abbiamo il sangue cattivo

Ma alle tedesche siamo simpatici

e gli uomini non sono gelosi come noi

ma se sono ubriachi sono cattivi e ci insultano

e noi per evitare delle liti

facciamo pazienza

ché qualche discussione potrebbe finir male