Interludio

Immagini, biglietti, lettere, poesie. Il baule dei miei segreti, posato sul letto, profuma di vita e mi fa viaggiare nel tempo. Mi riporta alla giovinezza ormai lontana, mi indica la strada di domani, una scia luminosa di ricordi e di speranze, di sogni ancora da realizzare.

Sorseggio la tisana che Ninni mi ha silenziosamente lasciato sul comodino prima di ritirarsi. Domani è la Vigilia, tutto è pronto, ma io sono distante, persa in questo fiume della memoria in cui scorre la mia vita. Felicità e malinconia si intrecciano in forme misteriose, non può esistere l’una senza l’altra. Molte delle persone a me più care non ci sono più, ma continuano a parlare dentro di me, nei successi dei miei ragazzi, nella fantasia dei miei nipotini che domani rallegreranno la nostra tavola.

Ecco che il loro pensiero mi riporta per un attimo al qui e ora. Mi pregusto già i preparativi, tutti insieme in cucina a fare le polpette della cuoca Livia, una tradizione natalizia di famiglia. Vedo le loro manine infarinate, le palline di carne di tutte le dimensioni fatte rotolare nel pan grattato, il profumo di fritto che stempera il freddo e accende l’inverno di allegria. Ma il fiume mi chiama. E io mi abbandono fiduciosa alla corrente.