Ornamento di separazione

LETTERA APERTA AL DIZIONARIO CINEMATOGRAFICO MARUZZELLI

Da: “Valerio Lundini”

A: “info@maruzzelli.it”

13 marzo 2021, ore 21:13

Gentilissimo Achille Maruzzelli,

mi chiamo Valerio Lundini, sono di Roma (centro Italia, vicino Latina). Ho da poco acquistato il suo Dizionario cinematografico Maruzzelli 2021. Sono un amante della carta stampata e cerco di preservarla il più possibile dal web che sempre di più va spodestandola. Sin da quand’ero piccolo, mio papà mi ha abituato ad avere un dizionario cinematografico sulla madia del salone. In famiglia lo consultavamo ogni qual volta in televisione iniziava un vecchio film che non avevamo ancora visto.

In passato sono stato già fruitore de Il Mereghetti e de Il Morandini. Ottimi strumenti – per carità di Dio –, ma talvolta era come se, per fare le schede di alcuni film, i critici si fossero limitati a guardare metà pellicola, se non addirittura solo i trailer, per poi riportare sinossi prese qua e là.

Quest’anno, quindi, ho voluto avvalermi del suo tomo, professore. Sono partito con grandi aspettative, ma mi duole davvero dirle, con questa mia e-mail, che Il Maruzzelli è di un’approssimazione che gli altri due se la sognano!

Maruzzelli, lei non ha mai visto un film in vita sua. Né tantomeno i suoi collaboratori. Ogni scheda presente sul libro sembra parlare di un film di cui lei ha visto sì e no i primi cinque minuti. Non so davvero come si sia potuto pubblicare un volume così mediocre.

Da amante del cinema mi ritengo offeso.

Da amante dei soldi mi ritengo doppiamente offeso e vorrei indietro i miei 54 euro.

Di seguito, riporto alcune delle vostre schede più imbarazzanti, sperando in una sua lettera di scuse.

Saluti,

Valerio Lundini

DAL TRAMONTO ALL’ALBA

(From Dusk till Dawn)

Usa-Messico, 1996. Regia: Robert Rodriguez. Con: George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Salma Hayek.

Robert Rodriguez dirige un thriller in piena regola, sceneggiato a quattro mani con Quentin Tarantino, qui anche attore al fianco di George Clooney. Due criminali prendono d’assalto un negozio per poi andare via portandosi dietro una scia di razzie e sparatorie. Un road movie all’americana dove l’esagerazione raggiunge il suo apice nelle scene più pirotecniche tipiche dell’action movie.

Genere: Thriller/Azione

MAMMA HO PERSO L’AEREO

(Home Alone)

Usa, 1990. Regia: Chris Columbus. Con: Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern.

Commedia natalizia tutta da ridere incentrata sull’unione della famiglia. I McCallister festeggiano il Natale con un viaggio a Parigi, ci sono proprio tutti, dallo zio ai nipotini fino al piccolo Kevin, bistrattato dal fratello maggiore e annoiato da quello minore. Parigi farà da sfondo alle divertenti vicende familiari natalizie dei McCallister in un susseguirsi di sketch e battute che hanno reso questa commedia una pietra miliare del cinema natalizio.

Genere: Commedia

RITORNO AL FUTURO

(Back to the Future)

Usa, 1985. Regia: Robert Zemeckis. Con: Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Thomas F. Wilson.

Affresco degli anni Ottanta firmato Robert Zemeckis. Michael J. Fox interpreta un liceale col pallino della musica rock. Riuscirà a esibirsi in pubblico con la sua band? Lo aiuterà il suo amico scienziato che, dopo aver progettato un apparecchio per la colazione del cane, ha inventato anche un potentissimo impianto super stereo!

Il film ci offre un affresco degli anni Ottanta: i loro walkman, gli occhiali da sole, i mitici skateboard e la musica di quel periodo. Se volete rivivere a pieno quel decennio vi consigliamo Ritorno al futuro.

Genere: Commedia di formazione

2001: ODISSEA NELLO SPAZIO

(2001: A Space Odyssey)

Usa, 1968. Regia: Stanley Kubrick. Con: Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter.

Il genio di Stanley Kubrick firma il suo capolavoro. Un film con attori di un certo livello che si trovano per l’intera durata a interpretare delle scimmie pazze. Peccato la scelta naïf della colonna sonora. Brano epico già sentito migliaia di volte nelle pubblicità spiritose.

Genere: Documentario scimmie

PULP FICTION

(Pulp Fiction)

Usa, 1994. Regia: Quentin Tarantino. Con: John Travolta, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Amanda Plummer, Eric Stoltz, Bruce Willis.

Definizioni di termini inglesi e adrenaliniche scene di rapine: questo è Pulp Fiction! In questo capolavoro del 1994 di Quentin Tarantino, Zucchino (Tim Roth) e Coniglietta (Amanda Plummer) sono una coppia di innamorati che, per andare avanti, rapinano negozi di whiskey. Ma un giorno, in una tavola calda, decidono di cambiare il loro modus operandi iniziando a rapinare ristoranti. Si rimediano più soldi. Pulp Fiction è la loro storia.

Genere: Drammatico

GUERRE STELLARI

(Star Wars: Episode IV - A New Hope)

Usa, 1977. Regia: George Lucas. Con: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher.

Possiamo dire che è folle la scelta di George Lucas di fare un film interamente fatto di scritte? Dove sono i dialoghi, l’azione, le pause, i personaggi e gli astronauti che uno si aspetta di fronte a un titolo del genere? Nonostante l’evocativo cielo stellato posizionato dietro al racconto scritto di questa epopea «stellare», nel film l’azione non decolla. Sarebbe stato meglio, e più onesto, farne direttamente un libro.

Genere: Narrativa

TITANIC

(Titanic)

Usa, 1997. Regia: James Cameron. Con: Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Gloria Stuart.

Southampton, 10 aprile 1912. È proprio qui, nel porto di questa splendida cittadina dell’Hampshire, che si ambienta il film di James Cameron. Un’opera corale sul miscuglio di classi sociali che costella lo scalo portuale inglese: dalle famiglie borghesi ai poveri in cerca di fortuna. Tra loro, anche l’abile giocatore di poker interpretato da Leonardo DiCaprio. Quel giorno in particolare sarà memorabile per il porto di Southampton. Dalla terraferma, infatti, tutti vedranno attraccare e poi partire il celebre transatlantico Titanic, imbarcazione di cui noi spettatori conosciamo il drammatico epilogo, un tragico evento che i libri di storia – e finora solo essi – ci hanno raccontato.

Genere: Storico terreno

CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT

(Who Framed Roger Rabbit)

Usa 1988. Regia: Robert Zemeckis. Con: Bob Hoskins, Christopher Lloyd, Joanna Cassidy.

Zemeckis omaggia il periodo anni Cinquanta della Warner Bros con un film interamente d’animazione prodotto da R.K. Maroon.

Roger Rabbit (un coniglio antropomorfo con non pochi rimandi a Bugs Bunny e soprattutto all’indistruttibilità di personaggi come Willy il Coyote) deve improvvisarsi baby sitter per il piccolo Baby Herman, sempre pronto a cacciarsi in mille guai. Gli eccessivi cliché e stereotipi del cartone animato rendono il lungometraggio ridondante, così come il continuo utilizzo dello slapstick, il reiterato giocare sull’indistruttibilità del personaggio, la mancanza di ironia e ribaltamento nel personaggio di Baby Herman, il quale vagisce per tutto il film senza mai pronunziare frasi di senso compiuto. Occasione sprecata per Zemeckis, al quale di certo non mancavano mezzi e soldi per realizzare un film che potesse combinare personaggi animati con attori reali.

Genere: 100 per cento animazione

Da: “info@maruzzelli.it”

A: “Valerio Lundini”

14 marzo 2021, ore 12:23

Gentilissimo Valerio,

La ringrazio di questa sua e-mail e per le belle parole che ha dedicato alla nostra iniziativa editoriale. Anche io sono un amante della carta stampata. Mi piace molto l’immagine che lei mi ha regalato, quella della sua famiglia raccolta attorno a un dizionario cinematografico conservato sulla madia del salone. Un quadro splendido.

Felicitazioni,

Achille Maruzzelli

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