DRIIIN!!!
Pronto? Chi è?
Buon pomeriggio, lei è Voltaire?
Sì, sono Voltaire. Chi è?
Salve, chiamiamo dal comune di Cirey-sur-Blaise. Volevamo disturbarla per pochi minuti, possiamo?
Boh, sì, ditemi pure.
Le spiego, qui c’è questo ragazzo di ventitré anni, si chiama Jean Pierre Floquet. Sta dicendo ad altri abitanti di Cirey-sur-Blaise che, secondo lui, bisogna sparare ai gorilla del mondo, portare le carcasse di questi gorilla qui nel dipartimento dell’Alta Marna e usare questa cosa come attrazione locale…
Mi scusi, mi sono alzato da poco. Non ho capito bene.
C’è questo ragazzo. Un giovane. Che crede sia giusto che nelle nostre zone le strade si riempiano di gorilla morti. Morti sparati. Provenienti da tutto il mondo.
Guardi, non mi interessa, arrivederci.
Aspetti, aspetti. Ma lei, la visione di questo giovane, me la condivide?
Ma no, non ha senso. Perché mi avete chiamato? Io manco ci abito nell’Alta Marna.
Le spiego, monsieur Voltaire, qui si vorrebbe chiedere a questo ragazzo di smettere di dire questa cosa dei gorilla. A tutti noi la cosa sembra una gran stupidaggine, con tutto il rispetto. Il ragazzo però si è chiaramente appellato a lei…
Eh? In che senso?
Lei è disposto a sacrificare, mi perdoni la volgarità, la sua vita per permettere a questo ragazzo di continuare a dire questa cosa?
Ascolti signorina, non ho capito bene. Devo scegliere tra la mia vita e quella del ragazzo?
No, assolutamente no. La vita del ragazzo non corre rischi. Vorremmo solo che smettesse di vaneggiare pubblicamente. Anche perché qui la gente si lascia convincere dalle cazzate. Se però lei, monsieur Voltaire, optasse per tirare le cuoia, il ragazzo potrebbe continuare a dire queste cose. Cosa scrivo?
Dove sta scrivendo?
Eh, abbiamo dei plichi qui.
Senta, ma c’è davvero il rischio che la gente cominci a sparare ai gorilla? Che le strade dell’Alta Marna si riempiano di carcasse?
Ma no! Certo che no. Il rischio non sussiste.
E quindi io devo dare la mia vita solo per permettere a questo ragazzo di continuare a dire questa cosa?
Esattamente, per permettergli di continuare a esprimere questa idea. Allora? Cosa scrivo?
Allora no, scriva no.
Perfetto! Ho capito. Benissimo. Allora ora possiamo procedere con la ramanzina al ragazzo e vietargli di esprimere la sua idea circa il pavimentare il nostro dipartimento con dei primati morti.
Sì, fategli questa ramanzina. Ah, badate bene, a me dispiace pure che questo ragazzo non possa più esternare questa sua iniziativa, eh. Però, cerchi di capire la mia situazione…
Ci sarebbe un’altra opzione, volendo, monsieur Voltaire.
Mi dica.
Possiamo fare che al ragazzo viene permesso di esprimere solo una parte dell’idea, magari solo quella dello sparare alle scimmie, senza la parte in cui vengono portate tutte fin qui. Ma lei, per permetterlo, mi si fa venire una piccola sindrome di deplezione del Dna mitocondriale. È una malattia che non porta subito alla morte, ma che comunque è degenerativa.
…
…
…
Monsieur Voltaire…?
Sì, un attimo. Sto pensando...
Mi scusi, faccia pure…
…
…
No, scriva no.
Scrivo no, perfetto. Non c’è nessun problema.
Cerchi di capirmi, eh… Alla fine manco è una cosa così importante questa delle scimmie.
Ma no, infatti… noi glielo abbiamo chiesto per correttezza, visto che lei ha detto quella frase sulle idee.
No, ma guardi, io per primo devo cominciare a dire che quella roba lì, in realtà, non l’ho mai detta.
La attribuisca a un suo biografo, se posso suggerire.
Infatti farò così.
’Rrivederci.