«Ci troviamo in una condizione di tensione, abbiamo poco tempo, per via dei banchi di nubi in avvicinamento. Regna una grande agitazione. Forse Reinhold Messner vorrebbe tentare già domani la vetta, il piano originario prevede la salita di una cordata di tre. Via radio discutiamo con il dottor Herrligkoffer i dettagli del progetto di attacco. I fratelli Messner e Baur vorrebbero raggiungere entro la serata il campo V, per attrezzare il giorno successivo il canalone Merkl oppure coadiuvare Reinhold in un attacco-lampo. A questo scopo ci si accorda sui seguenti segnali di intesa:
Razzo blu: previsioni di tempo buono, di conseguenza preparazione graduale dei punti più impegnativi sul canalone Merkl e attacco alla vetta per il giorno successivo.
Razzo blu/rosso: tempo incerto; sarà la squadra di punta a prendere la decisione.
Razzo rosso: previsioni di tempo brutto, di conseguenza interruzione del tentativo oppure tentativo di salita in solitaria da parte di Reinhold Messner, che ha suggerito questo tipo di soluzione.»
Felix Kuen, «Der Bergsteiger», numero 11/1970
«In caso di condizioni meteorologiche in peggioramento esisteva solo una possibilità estremamente ridotta di successo: salita in solitaria senza pesi.»
Reinhold Messner, 1970
«In caso di previsioni meteo negative Reinhold avrebbe tentato una salita in solitaria, la più veloce possibile, sull’ultimo tratto di parete, per arrivare alla vetta, e questo per assicurare il successo alla spedizione. In quella circostanza Herrligkoffer disse: Reinhold, mi hai letto nel cuore. In questo caso a sera sarebbe stato lanciato un razzo rosso.»
Max Engelhardt von Kienlin,
www.nanga-parbat.com/guenther.html, 2002
«Nel successivo collegamento via radio correggo i colori: da rosso e verde a rosso e blu.»
Karl Maria Herrligkoffer
«Tempo bello: razzo blu. Il mattino successivo gli occupanti del campo V attrezzano il canalone Merkl con la corda che è stata lasciata lì in deposito, affinché il giorno successivo possano, insieme a Felix Kuen e Peter Scholz, puntare alla vetta.»
Karl Maria Herrligkoffer
«Non era la traversata a costituire la sfida, la parete Rupal in sé rappresentava già una sfida enorme, esigeva la messa in gioco di qualunque risorsa.»
Reinhold Messner, 2009
Sono quasi le ore 14. Gerhard è seduto sul suo materassino gonfiabile, Felix e Peter stanno preparando da mangiare. Günther è nella tenda. Nel momento in cui ne esce strizza gli occhi, il sole lo abbaglia. Reinhold afferra l’apparecchio ricetrasmittente e preme un tasto. Si sente un fruscio.
Reinhold: Qui campo IV. Campo IV a campo base, rispondete.
Voce: Qui campo base. Come va?
Si vede Karl al campo base, ha in mano la radio.
Abbiamo parlato di tante cose: dell’attrezzatura che dovevano portarci su, delle bombole dell’ossigeno e dei viveri, del progettato attacco alla vetta e della suddivisione dei compiti. Poi ci siamo messi a parlare del tempo.
Reinhold: Credi che il tempo terrà? A ovest e a est si vedono ampi banchi di nubi.
Karl: Sì, lo so, è il monsone che avanza.
Reinhold: Le nuvole si avvicinano di ora in ora. Dobbiamo sbrigarci, questo è certo.
Karl: Non terrà a lungo.
Reinhold: Io, Günther e Gerhard vorremmo salire entro oggi al campo V. Partiremo da qui nel momento in cui il sole scompare dietro la sella occidentale, verso le cinque. Se il bollettino è buono, domani attrezziamo il canalone Merkl fino a dove riusciamo. Se il bollettino è negativo voglio tentare di salire da solo fino a dove riesco, eventualmente anche fino alla vetta. In caso di nuovo peggioramento non abbiamo altre possibilità. Una preparazione progressiva del canalone Merkl sarebbe infatti esclusa.
Karl: Reinhold, mi hai letto nel cuore.
Karl era proprio entusiasta della mia proposta. Anche lui era consapevole del fatto che in caso di peggioramento l’unica possibilità di successo era costituita da un’azione-lampo.
Reinhold: Riesci a trasmetterci il bollettino alle otto di sera utilizzando i razzi? Razzo rosso cattivo tempo, verde tempo buono? Al campo V non abbiamo un apparecchio ricetrasmittente.
Karl: Buona idea. Vado a controllare se abbiamo ancora razzi rossi e verdi.
Karl abbandonò l’apparecchio e si diresse al campo. Pochi minuti dopo tornò all’apparecchio.
Karl: Ne abbiamo solo di rossi e blu.
Reinhold: Allora facciamo così: rosso significa comunque tempo brutto, in questo caso tenterò da solo. Salirò fino a dove riesco e farò in modo di tornare al campo V entro sera. Blu significa previsione buona, in questo caso attrezzeremo in tre il tratto inferiore del canalone Merkl e nei prossimi giorni tenteremo in quattro l’attacco alla vetta. Se il bollettino è incerto, ti prego di lanciare sia un razzo blu sia uno rosso. Decideremo in alto cosa fare. A seconda della situazione.
Karl: D’accordo...
Ha ripetuto più volte i colori dei razzi e il loro significato. Non restava alcun dubbio circa i nostri accordi in quella giornata del 26 giugno.
Il sole è appena sparito dietro la sella occidentale. Ci sono tre zaini pronti. Günther, Gerhard e Reinhold escono dalle tende, sono già vestiti.
Günther: A domani.
Prende la piccozza.
Felix: Speriamo che il tempo tenga.
Reinhold: Queste nuvole non mi piacciono.
Indica a sud.
Verso meridione le nuvole si formano come funghi al di sopra di un enorme banco. Si espandono in lunghezza, in ampiezza, una assume la forma di un martello... Günther tossisce.
Non si trattava di un raffreddore. Era come se stesse dicendo che dovevamo muoverci. In tre risalimmo il ghiacciaio Merkl. Verso le otto di sera ci fermammo per qualche minuto. Era già buio. Ansiosi guardammo verso il basso, verso il campo base, in attesa del segnale del razzo.
Alle ore otto precise un razzo rosso viene sparato in cielo.
Restiamo in attesa di un secondo razzo, ma non arriva. Per qualche attimo sono rimasto in dubbio. Poi però per noi la situazione è stata chiara. Il giorno successivo io avrei tentato un attacco, era questo l’accordo che avevo preso con Karl.
Tutti e tre progrediscono nella salita. Poco dopo si infilano nella tendina al di sotto del canalone Merkl.
Reinhold: Domani salgo fino a dove riesco. Voi attrezzate il tratto inferiore del canalone.
Günther: Abbiamo solo duecento metri di corda.
Reinhold: Tagliatela a pezzi e mettetela nei punti più difficili.
Gerhard: D’accordo.
Interno della tenda. Günther e Reinhold sono sdraiati uno di fianco all’altro. Gerhard di traverso. C’è poco spazio. Tutti e tre sono appisolati.