Innanzi tutto, lasciate che vi ringrazi per aver letto questo mio secondo romanzo. Il successo della mia prima offerta al pubblico, Agnes Browne mamma, lo scorso anno, mi ha colto del tutto di sorpresa. Di questo ringrazio tutti voi lettori, i librai e i miei editori.
L’emozione più grande che ho provato all’uscita di Agnes Browne mamma è stata quella provocata dall’enorme numero di persone che mi hanno detto che era il primo libro che avessero mai letto. Se sei uno di loro, spero che questo sia il secondo, che tu abbia scoperto la gioia che i libri possono dare e che continuerai a divertirti con le migliaia di romanzi fantastici, avventurosi, misteriosi, agghiaccianti e comici che, in questo stesso momento, giacciono sugli scaffali delle librerie, sussurrando a chiunque passi loro davanti: «Prendimi... Prendimi!!!»
Sono stato iniziato alla bellezza della lettura quando avevo solo nove anni. Un giovane maestro di nome Billy Flood mi ha regalato una copia malconcia dell’ Isola del tesoro. Sia quell’uomo sia quel libro cambiarono per sempre la mia vita. Niente (okay, con la possibile eccezione del sesso!) mi dà più piacere di un buon libro.
Scrivere un libro è un’impresa molto solitaria, eppure non si scrive mai da soli, perché senza il mio socio e amico Gerry Browne che mi sprona, o Evelyn, la mia segretaria, che controlla la mia produzione notturna (scrivo sempre tra la mezzanotte e le quattro del mattino) o Tommy Swarbrigg che mi alleggerisce dal carico dello stress proprio al momento giusto, o senza i miei colleghi dell’ Outrageous Comedy Show – Gerry Simpson, Shay, John, Bugsy, David Molloy e David Lang – che fanno gli straordinari per me raddoppiando i loro sforzi quando siamo in giro insieme, ebbene, senza tutte queste persone non ci sarebbe stato nessun libro. Non vedrete i loro nomi in copertina, ma credetemi, il loro contributo è stato enorme, come in ogni impresa in cui ci imbarchiamo. Sono fortunato a giocare con una grande squadra.
Gli scrittori hanno bisogno anche dell’ispirazione. Persone diverse vengono ispirate da cose diverse. Io vengo sempre ispirato dalla gente che ha successo contro ogni probabilità e che rifiuta di arrendersi anche quando è a terra, che si rialza e ce la fa solo grazie alla fiducia che ha in se stessa, e al proprio coraggio. Scoprirete che queste persone rimangono umili, che non hanno bisogno di sbandierare il successo a destra e a manca, e che tengono per sé la propria soddisfazione per i risultati raggiunti. Ecco solo alcune delle persone che mi ispirano – certi nomi li riconoscerete, altri no: Gerry Browne, John Courtenay, Eamon Coghlan, Moya Doherty, Niall Quinn, Betty Hussey, Eileen Frei, Mary Cullen, Annie Browne, Eamon Gregg, Patricia Hoffman, John Fallon, Stephen Collins, Roddy Doyle, Nell McCafferty, Brendan Daly e, naturalmente, Doreen O’Carroll. Ognuno di loro è un eroe!
Brendan O’Carroll, 1995