Capitolo 3

Beautyman si svegliò al rumore dei tacchi di sua madre, che colpirono per l’ennesima volta il pavimento sopra di lui. “Arthur! Il telefono!”

Ottimo modo per iniziare la giornata. Avrebbe voluto essere immune al suono del telefono, come chi vive in prossimità dei binari, lo diventa al fischio dei treni, gli squilli non lo avrebbero scosso minimamente. Arthur scese a fatica dal letto, si infilò una maglietta e un paio di pantaloni della tuta e si diresse verso le scale.

“Arthur Beautyman,” disse al telefono, prendendolo dalle mani di sua madre. Poi lei tornò a leggere il giornale seduta al tavolo della cucina e Beautyman notò sul suo volto un sorriso compiaciuto.

“Arthur, qui è Sam Kelly della ‘Spencer, Sadler and Kelly’. La chiamo su richiesta di Henry Diamond. Le ha organizzato un appuntamento con Dana Foster presso il mio ufficio, oggi pomeriggio alle 14:00. Riesce a venire?”

“Beh, sì, ma potrebbe dirmi di che cosa si tratta?”

“Il mio cliente mi ha informato che vorrebbe discutere con lei riguardo la scomparsa di Jake. Ha organizzato un incontro, che sarà ovviamente supervisionato da me.”

“Sono abbastanza vecchio per poter incontrare una donna senza accompagnatore, Mr. Kelly.”

“Non questa donna. E non penso che lei sia nella posizione di poter fare richieste. Alle 14:00 nel mio ufficio.”

Kelly riattaccò.

Beautyman guardò sua madre. “Per quale motivo stai sorridendo?”

“Ti hanno chiamato per via del caso?” chiese Ruth, i suoi occhi brillavano per l’eccitazione. Il modo in cui aveva detto ‘il caso’ suonava come se Beautyman fosse sulle tracce di Bonnie e Clyde.

“Se sai che è così perché me lo chiedi?”

“Beh, non ne ero sicura,” disse. Poi si alzò dalla sedia e si diresse verso il piano della cucina. Vi posò una tazza souvenir con stampato su di essa lo skyline di Chicago e vi versò dentro del caffè. “Visto che era da molto tempo che nessuno chiamava per parlare con te, e visto che ieri sera hai iniziato la tua investigazione, mi sembrava plausibile.”

Gli porse la tazza ed indicò latte e zucchero sul tavolo, vicini a uova strapazzate e toast. Beautyman si sedette, tentando di immaginare da quanto tempo sua madre stesse aspettando che si svegliasse. Sicuramente era troppo stanca la sera prima per aspettarlo, ma ora voleva sapere com’era andata.

“Hai incontrato Henry, il figlio di Julie?”

“Sì.” Le uova erano fredde e i toast secchi. Doveva essere da molto che lo aspettava.

“Si dice sia un brav’uomo. Di grande successo e molto rispettato nella comunità.”

“Non sempre questo va di pari passo con l’essere una brava persona, mamma.”

“Beh, lo è. Julie al momento vive con lui, e lui si prende cura di lei sin da quando ha avuto la diagnosi. Ora dimmi tutto. Chi è questo Kelly?”

“E’ l’avvocato di Henry. Lo incontrerò insieme a Dana, l’ex fidanzata di Jake. Che cosa sai di lei?”

“Henry ha fatto molto per lei. L’ha trattata come se fosse sua figlia. Le ha anche dato del denaro affinché potesse finire l’università. Da quel momento lei lo sta aiutando con il ristorante. Julie dice che non è mai andata troppo d’accordo con May e Nathan, ma che era sempre molto protettiva con Jake e le era molto fedele.”

“Hmm,” pensò per un attimo Beautyman davanti alla sua tazza di caffè. “Quando hai detto che morì la moglie di Henry?”

“Circa un anno dopo la scomparsa di Jake.”

“E quanti anni aveva Jake allora?”

“Beh, fammi pensare. Julie mi ha detto che Nathan ne ha appena compiuti 30 e so che loro hanno cinque anni di differenza. Quindi...tre anni fa ne aveva 22, credo.”

“Quindi Dana ha circa la stessa età di Jake? Cioè circa 25.”

“Credo di sì. Lo sapevi che era una giocatrice di hockey?”

“Davvero?” chiese Beautyman.

Mi sembra fosse anche piuttosto brava. Giocava in una lega o qualcosa del genere.”

“Questo spiega il perché sia così in forma. Pensavo fosse solo...una donna giovane e bella.”

“Ti stai forse chiedendo se anche Henry lo abbia notato?”

A Beautyman cadde quasi la tazza di mano e alcune gocce di caffè finirono sulla felpa da football dell’Università del Minnesota, che sua madre gli aveva comperato quando aveva iniziato a farsi freddo.

Mamma, ma di che stai parlando?! Questo era esattamente ciò che aveva in mente, ma lo aveva tenuto per sé perché non sapeva come l’avrebbe presa sua madre.

“Oh, andiamo Arthur. Il fatto che abbia quasi 65 anni non significa che io non abbia più un cervello. Dopo la morte di Ellen, Arthur era solo e Dana era ancora in lutto per la morte di Jake. Ma non deve essere passato troppo tempo perché Dana si accorgesse che Henry poteva essere un buon partito. Ti avrò anche detto che la tratta come se fosse sua figlia, ma ci sono molte altre ragioni per cui un uomo è così generoso con una donna giovane e molto bella.”

“Faccio fatica a credere che lei possa essere andata a letto con Henry negli ultimi tre anni se sapeva che Jake era vivo.”

“Nessuno sapeva che fosse vivo prima di mercoledì, Arthur.”

“Qualcuno lo sapeva. Te lo garantisco. Quando fingi la tua morte, perdi il contatto con tutte le persone a te care e che ti hanno sempre amato. Una sfida simile è devastante per la maggior parte delle persone. E’ facile che si ceda alla tentazione di riprendere alcuni contatti. E non mi sembra che Jake sia tanto diverso. Forse lo è di più Dana.”

“E che mi dici di Nathan o di May?

“E’ difficile pronunciarsi. Entrambi vivono lontani da qui, cosa che sicuramente poteva essere un vantaggio per Jake. Avere un fratello a New York potrebbe essere utile se si vuole sparire per un po’. E lo stesso vale anche per May che si trova in Europa, anche se questo implica che lui abbia ottenuto un nuovo passaporto per raggiungerla.”

“Per non parlare dell’eventuale ritorno. Se lui l’avesse raggiunta, perché tornare se lei è ancora in Europa?”

Ottima questione, pensò Beautyman. Non aveva mai fatto conversazioni simili con sua madre. Era molto più facile che litigarci. Avrebbe dovuto lavorare da molto, anche solo per scrollarsela un po’ di dosso. “Forse lei non è più in Europa, non lo so. A questo punto faccio fatica a credere a qualsiasi cosa, compreso quello che Julie ti ha detto.”

“Come puoi dire questo, Arthur?! E’ mia amica da anni! E poi è stata lei a chiedere il nostro aiuto.”

“Anche gli amici hanno dei segreti fra loro, specialmente se questi sono imbarazzanti o li rendono colpevoli di qualcosa. E il fatto che lei voglia me per indagare su questa faccenda, non significa che non abbia paura che io possa scoprire anche dell’altro. Mamma, devi sapere che il mio primo istinto è stato quello di pensare che qualcuno della famiglia di Jake stesse mentendo. Non so chi, o riguardo cosa, ma sono quasi certo che qualcuno di loro, o Dana, sapeva che Jake era vivo. E sono certo che qualcuno di loro potrà aiutarmi a scoprire dove sia stato.”

Ruth sembrava pronta ad iniziare un’accesa litigata, ma Beautyman la interruppe.

“Lo so che sembra sbagliato, mamma. Ma finché non ne sapremo di più, non puoi dire niente a Julie, se vuoi che io parli con te di questa faccenda. Devo essere certo che tu ne tenga Julie al di fuori. Non puoi dirle niente fino a che non avremo delle certezze.”

“Ma non posso nasconderle queste cose! Lei è mia amica ed ha il diritto di sapere che cosa sta succedendo nella sua famiglia.”

“Sono d’accordo, ma non finché non avrò delle certezze. Non puoi dirle assolutamente niente, a meno che io non te lo dica.”

“Ma...”

“Se vuoi che lei scopra che cosa è successo a Jake, questo è l’unico modo. Se qualche informazione viene allo scoperto troppo presto potrebbe rovinare tutto. Sono molto serio riguardo questo, mamma. Se scegli di essere mia partner, ti dirò tutto riguardo il caso, ma questo è il prezzo da pagare.”

“Io le ho sempre detto tutto , Arthur.”

“Dopo che tutto sarà finito, potrai tornare a dirle tutto, ma non fino ad allora.”

Ruth guardò fuori dalla finestra e strinse le labbra. Beautyman guardò il suo viso e lo vide rilassarsi. Aveva un presentimento. “Posso essere la tua partner?” Ora stava sorridendo e ormai Beautyman non poteva tornare indietro, vista l’eccitazione che c’era nella voce di sua madre.

“L’ho detto veramente?! Che ne dici di collaboratore?”

“Partner. Non lavori più per il dipartimento.”

“Giusto. Allora è deciso, partner. ‘Beautyman & Beautyman Investigations’. Se ti va bene metti una firma su questo foglio,” disse Beautyman ridendo.