La tensione abbandona la stanza insieme a Croix. Sono felice di essere di nuovo sola ma, nel corso della mia giornata, non riesco a smettere di pensare a quell’atteggiamento strano. Di certo è un ragazzo a cui piace molto il contatto fisico. Non sono sicura se questa cosa mi piaccia o meno; da una parte, rende le cose interessanti. Dall’altra, non è molto corretto. Il solo averlo intorno mi fa accendere di desiderio. Non ho idea di come riuscirò a gestire i miei ormoni una volta che questo luogo brulicherà di succulenta carne maschile.
Verso la fine della giornata, Croix torna nel mio ufficio. Vederlo mi fa sentire sempre in imbarazzo, forse perché il 99% delle cose di cui parliamo riguarda il sesso. È il nostro lavoro, però, far sì che le persone ci diano dentro per beneficenza. Dovrò abituarmici, prima o poi. Di sicuro, il mio cervello diventerà insensibile al tema del sesso e smetterò di collegare le fantasie al mio affascinante capo.
“Quindi,” strascica le parole mentre procede a passo lungo ma esitante nel mio ufficio, “c’è una cosa di cui devo parlarti.”
“Non suona troppo bene.” Giro la sedia per guardarlo. “È per il Sybian? Perché, credimi, è un investimento che vale la pena fare.”
“No, non si tratta di quello.” Chiude gli occhi, e la bocca gli si contorce all’improvviso in un ghigno. “Ce ne sono alcuni nella sede in California.”
“Oh, bene.” Le guance mi arrossiscono di imbarazzo anche solo per averlo nominato.
Aspetto che si sieda, ma non lo fa. Invece, si allunga sulla mia scrivania, poggiando il suo peso sugli avambracci. “So che ti stai preparando per andare, quindi non voglio trattenerti a lungo. Volevo solo che sapessi che ci sarà un evento VIP qui, venerdì sera, per cercare di coinvolgere ancora più miliardari.”
“Quanti ne abbiamo adesso?” Concentro di nuovo l’attenzione sul computer, spegnendolo per la notte.
“Solo due hanno aderito al progetto, e ce ne sono alcuni interessati.” Posso sentire l’insicurezza nella sua voce.
“Se tutto va bene, l’evento invoglierà più ragazzi a partecipare. Ce ne servono dieci per aprire, giusto?”
“Forse potremmo cominciare anche con la metà. Comunque, voglio che tu ci sia.” Si alza in piedi, raddrizzandosi.
“Certo.” Lo guardo come se non avesse nemmeno dovuto chiedermelo.
“Potrebbe essere un po’ imbarazzante per te.” Il suo sguardo è gelido in modo sinistro.
Sbuffo. “Croix, penso di essere in grado di stare in mezzo a un gruppo di uomini. Sono una ragazza adulta.”
“Oh, non ho dubbi che tu ne sia in grado. Ma anche se si tratta di Derrick Wight?”
Sembra che mi abbia appena conficcato un pugnale nel cuore. Quel nome mi fa agitare dentro tutta una serie di sentimenti negativi, che soffocano la mia felicità. Avevo sperato di non sentirlo mai più. Entrando in questo giro, avrei dovuto saperlo.
“Perché dovrebbe importarmi se c’è Derrick Wight?” Faccio del mio meglio per nascondere il legame che ho con quell’uomo, sperando che Croix non capisca che sono scossa.
Piega la testa da un lato. “Coraggio, Raven. Tutti sanno che avevi una relazione con lui. Non avevate a che fare solo per affari. Scopavate. Tutti lo sanno, al Club dei Miliardari.”
“E come fanno?” La rabbia trapela dalla mia voce.
Derrick aveva lasciato il Club dei Miliardari prima che iniziassimo a uscire. C’eravamo incontrati una sera fuori da un locale, mentre chiamavamo lo stesso taxi. Avevamo provato subito una forte attrazione, e avevamo deciso di prenderlo insieme. Quando il conducente si era fermato davanti casa mia, le nostre lingue stavano lottando per lo spazio nella bocca l’uno dell’altra. L’avevo trascinato nel mio appartamento ed eravamo finiti a letto insieme.
A quel tempo, avevo pensato fosse solo l’avventura di una notte, ma Derrick era rimasto con me. L’aveva fatto per capovolgere il mio mondo e distruggermi dal punto di vista emotivo, come mai mi era successo con nessun altro uomo. Era stato il mio migliore amante, ma il mio sbaglio più grande. Pensare al nostro passato insieme serve solo a provocarmi desideri contrastanti e un dolore insopportabile.
“Derrick non faceva altro che parlare di te quando era al Club dei Miliardari. All’inizio, abbiamo pensato che avesse smesso di fare volontariato lì perché le cose andavano così bene con te che non voleva nessun’altra. Solo dopo abbiamo scoperto che le cose non stavano così e che aveva aperto il Club Diamond.”
Quel figlio di puttana mi ha mentito. Lavorava ancora al Club dei Miliardari quando stavamo insieme. Si stava ancora scopando altre donne.
Non dovrebbe importarmi il passato. Ho chiuso con Derrick. Nonostante questo, sono su tutte le furie. Ho il volto così caldo che so di sembrare un’aragosta.
“Cosa aveva da dire di me?” chiedo a denti stretti.
“Era innamorato pazzo di te. Parlava soprattutto di quanto eri brava a letto, però.” Sorride.
Certo. Il sesso fra noi era esplosivo. Anche quando le cose erano iniziate ad andare a rotoli per quanto riguarda la relazione, quella cosa era l’unica a non essere mai svanita. Il solo ricordo di com’era vederlo contorcersi sopra di me ancora rievoca emozioni che non dovrei provare. Una parte di me lo odia, ma so che è solo perché sono ferita nel profondo per come le cose sono finite fra noi.
Non voglio più parlare della nostra relazione. Il ricordo di quei pochi momenti belli passati insieme mi sta rapidamente gettando in una spirale di depressione, dalla quale non voglio dovermi poi liberare. E poi, ci sono cose più importanti di cui discutere.
“Se Bruno sa che Derrick ha aperto il Club Diamond, allora perché gli permette di venire all’evento VIP qui al Club dei Miliardari?” E, cosa più importante, Derrick sta pensando di venire qui come volontario e restare in Florida? Uno dei motivi per cui mi sono trasferita dalla parte opposta del paese è fuggire da quell’uomo. Se avessi saputo che si sarebbe presentato qui, sarei andata da qualche altra parte.
Croix sospira. “A mali estremi, estremi rimedi. Il fatto che non abbiamo molti volontari ha reso Bruno più tollerante, credo. E poi, il Club Diamond è fallito. È stato chiuso per un po’. Non solo, Derrick alla fine è un membro del Club dei Miliardari, ancora in buoni rapporti con loro. Tutti i membri attuali o passati che non hanno avuto problemi col Club sono stati invitati all’evento VIP, anche se non possono offrirsi come volontari qui. È importante avere degli uomini con una certa esperienza pregressa, in modo che socializzino coi potenziali volontari e li convincano ad aderire.”
“Suppongo di sì.”
Croix si ferma e mi guarda incerto. “Ce la faresti a gestirla, se Derrick cominciasse a fare il volontario qui?”
No. Questa è la vera risposta. Le ferite della nostra rottura sono ancora troppo fresche. E non ho dubbi che Derrick girerebbe il coltello nella piaga a ogni buona occasione. È quel tipo di uomo.
“Che altra scelta ho?” Spero che la tensione del mio volto mascheri la sconfitta sotto la superficie.
“Nessuna, temo.” L’espressione di Croix si addolcisce in un misto di solidarietà e preoccupazione. “Speriamo non accada.”
***
La depressione mi ha accompagnata fino a casa. Sono accasciata sul tavolo della sala da pranzo e fisso attraverso le porte di vetro scorrevoli il cancello del giardino posteriore, senza però guardarlo davvero. Cindy è in cucina che prepara un piatto di fagioli di Lima. Li detesto, ma sono così prosciugata di emozioni che credo non li assaggerò nemmeno.
“Sei sicura di riuscire a gestirlo? Rivedere Derrick, intendo.” Posso percepire il suo sguardo scettico senza neanche guardarla.
Appena arrivata a casa, le ho raccontato l’intera conversazione. Avevo bisogno di sfogarmi come non mai, e, purtroppo per Cindy, lei è l’unica persona con cui posso parlare di queste cose.
“Non ho scelta.” Cerco di autoconvincermi di quelle parole. Licenziarmi solo perché potrei rivedere Derrick non è possibile. Ho lavorato sodo, viaggiato troppo lontano (nel vero senso della parola), per lasciare tutto e ricominciare da capo.
“Sai che ci sono sempre per te, Raven.” Smette di fare ciò che sta facendo per stringermi in un dolce abbraccio. “Sei una donna forte. Supererai anche questa.”
Non mi sento per niente forte adesso, ma debole e indifesa come un gattino. Mi sembra come se un ennesimo pezzo della mia vita pian piano si stia sgretolando, questo ultimo anno.
“So che la supererò, ma non ho ancora capito come.” Espiro a fondo, cercando di attingere da quella forza di cui sta parlando, la stessa che mi ha fatta restare in piedi di fronte a tutte le difficoltà.
***
Qualsiasi discorso d’incoraggiamento non riuscirebbe a sedare il nervosismo che ho dentro mentre sono fuori dal Club dei Miliardari. Sembra un luogo del tutto diverso, di sera, con così tante automobili nel parcheggio e faretti che luccicano sull’edificio. Per qualche minuto, resto seduta in macchina, aspettando che il mio cuore smetta di andare all’impazzata. La consapevolezza che Derrick possa essere all’interno mi sta facendo venire le vertigini. Quello e il fatto che non ho mangiato niente per tutto il giorno, se non una barretta della Kellogg’s. È stata una follia venire qui a stomaco vuoto, ma lo stress del confronto in sospeso di stasera mi aveva del tutto tolto l’appetito. Il cibo era l’ultima cosa a cui sono riuscita a pensare, durante la giornata, mentre immaginavo ossessiva tutti gli scenari possibili e come avrei reagito a ciascuno di essi. Volevo essere preparata a qualsiasi cosa, stasera.
Cerco di raccogliere tutta la sicurezza possibile mentre esco dalla macchina e cammino verso la porta. So di essere perfetta nel mio lungo vestito a motivi neri e rossi con spacchi sulle maniche. I lati del vestito sono tenuti insieme da due catene d’oro. Voglio esporre il mio corpo il più possibile per ricordare a Derrick cosa si sta perdendo, che cosa ha lasciato andare.
Come l’esterno, anche l’interno del Club sembra molto diverso. Camerieri che girano con vassoi di flute di champagne. La musica classica del quartetto d’archi che Croix ha ingaggiato fluttua delicata nell’aria. C’è una ricchezza, intorno al Club dei Miliardari, che non avevo mai percepito prima, nonostante sia un resort di alta classe.
Girano tutti la testa non appena entro nella sala degli eventi. L’afrodisiaco odore dell’acqua di colonia mi dà un po’ alla testa. Non ho mai visto così tante belle facce nello stesso luogo, prima. È un tripudio di salsicce, e il mio lato più carnale vuole provarne ogni boccone. Per fortuna, l’ansia per il pensiero di imbattermi in Derrick mi fa stare con i piedi ben fissi per terra.
Subito scansiono la folla, in cerca di lui e Croix. Non riesco a vedere nessuno dei due, ma non significa che non siano comunque nei paraggi. Croix è qui da qualche parte, forse sta socializzando con gli altri miliardari. È il momento che smetta di gingillarmi e che faccia lo stesso. Dovrei cercare anche io di vendere questo luogo, dopotutto.
“Tu devi essere la compagna di merende di Croix” dice dietro di me una voce maschile con un marcato accento.
Ruoto sui tacchi e mi ritrovo faccia a faccia con un alto uomo indiano. Ha la pelle scura e olivastra, grandi occhi castani e il volto ben rasato. Il suo sorriso è affascinante e contagioso.
“Proprio io.” Annuisco con rispetto.
“Mi chiamo Raj Sodhi.” Mi porge la mano. Quando metto la mia nella sua, se la porta alle labbra e mi dà un bacio sulle nocche.
“Sono Raven Tarley, vicedirettrice del Club dei Miliardari.”
Mi lascia la mano e si guarda intorno nella stanza. “Qui organizzate proprio delle belle feste.”
“Si sta divertendo?” Scruto la sua espressione in cerca di una reazione alla mia domanda. Di certo è nervoso.
“Sì. Non ero molto sicuro di cosa aspettarmi.”
“Neanche io” ammetto. Sapevo cosa aveva pianificato Croix, ma immaginarselo e provarlo sulla propria pelle sono due cose del tutto diverse.
“Come si trova qui, per ora?” Concentra di nuovo l’attenzione su di me.
“Direi bene. È un posto fantastico dove lavorare. Di più per i volontari, suppongo.” Gli faccio l’occhiolino. “Pensa di iscriversi?”
“Non sono ancora sicuro. Vorrei, ma è un po’ fuori dalla mia zona di comfort.”
“Dovrebbe” rispondo rapida. “Credo che sarebbe un’ottima risorsa, qui.”
“Cosa glielo fa dire?” Gli brillano gli occhi.
Sento di dover prestare molta attenzione alla scelta delle parole. Come parlare di diversità senza risultare offensiva, a parte ammettere che penso sia sexy da paura? Il che è vero. Se mi si avvicinasse al club, non c’è alcun dubbio che gli farei un pompino fino in fondo alla gola prima del termine della serata.
“Eccoti qui.” Croix compare dal nulla e mi mette un braccio attorno alla spalla, poi guarda Raj. “Vedo che hai conosciuto la mia assistente.”
“Sì.” Raj gli sorride. “Sei molto fortunato ad averne una così carina.”
“Lo so.” Croix getta un’occhiata veloce al mio vestito. “Ti ha già tentato con la proposta di unirti a noi?”
“Molto intelligente.” Raj scuote il dito verso Croix. “Portare a bordo una bella donna per confonderci e farci iscrivere pensando che tutte le clienti saranno così.”
“Per fortuna, quasi tutte le clienti sono molto attraenti, anche se devo ammettere che non si avvicinano neanche a Raven.”
Voglio arrossire ai suoi complimenti, ma so che sono tutti per scena. Sta vendendo il luogo molto meglio di quanto avrei mai potuto fare io. C’è una naturalezza nel suo modo di parlare che ammiro.
Raj ridacchia. “Se somigliano anche un minimo a ciò che ho davanti adesso, allora iscrivimi.”