C. Tomkins, Off the Wall, Penguin, New York, 1981, p. 177.
Ivi, p. 178.
A. Warhol, P. Hackett, POPism. The Warhol 60s, Harper & Row, New York, 1980, p. 3 [trad. it. Pop. Andy Warhol racconta gli anni Sessanta, Meridianozero, Padova, 2004, p. 7, ndt].
Tomkins, op. cit., pp. 178-179.
Warhol, Hackett, op. cit., p. 198 [trad, it., p. 208, ndt].
Ivi, p. 134 [trad, it., p. 141, ndt].
A. Warhol, The Philosophy of Andy Warhol. (From A to B and Again), Harcourt Brace Jovanovich, New York, 1975, p. 178 [trad. it. La filosofia di Andy Warhol, Bompiani, Milano, 1999, p. 142, ndt].
'Targhetta', In gergo urbano il tag è la 'firma' del writer, ndt.
C. Ahearn, Wild Style, 1982, con Patti Astor, Fab 5 Freddy, Lee Quinones, Crash, Futura 2000, Daze e Lady Pink.
In «The New York Times», 15 maggio 1983, sezione Arts and Leisure.
Irises venne venduto da Sotheby's nel novembre del 1987 ad Alan Bond, mentre False Start venne venduto, sempre da Sotheby's, nel novembre del 1988 a Larry Gagosian per conto di S.I. Newhouse, editore del gruppo Random House.
D. Smith, Art Fever, in «New York», 20 aprile 1987.
A. Haden-Guest, Sandro Chia. Art Breaking, in «Vanity Fair», agosto 1988, p. 68.
Warhol, Hackett, op. cit., pp. 20-21 [trad, it., pp. 25-26, ndt],
Hollywood Africans, 1983, Acrilico e pastello a olio su tela, 213,5x213,5cm, Collezione privata,in Basquiat, a cura della Tony Shafrazi Gallery, Rizzoli, Milano, 2000, p. 187. Da qui in avanti verranno indicati, lì dove esistenti, i volumi disponibili in Italia da consultare per ritrovare le immagini delle opere di Jean-Michel Basquiat citate, ndt.
Charles the First, 1982, Acrilico e pastello a olio su tela. Tre pannelli, 198x158cm, The Estate of Jean-Michel Basquiat, in Basquiat, cit., p. 120, ndt.
Undiscovered Genius of the Mississippi Delta, 1983, Acrilico, pastello a olio e collage su tela, Polittico 122x467,4cm, Collezione privata, in Basquiat, cit., pp. 196-197, ndt.
In inglese playing the dozen. È un gioco popolare tipico delle sottoculture urbane nere nel quale ci si scambiano insulti e insinuazioni pesanti, prevalentemente in rima e riguardanti le altrui famiglie. Si perde se ci si innervosisce o ci si arrabbia. È considerato uno dei precursori del rap, ndt.
H.L. Gates Jr., Figures in Black, Oxford University Press, New York, 1987, pp. 237, 239 e 243.
Intervista dell'autrice a Jeff Bretschneider.
G. Tate, inBlack Male, catalogo della mostra del Whitney Museum of American Art, Harry N. Abrams, New York, 1994, p. 117.
Si fa riferimento al Desegregation Busing, o Forced Busing, una delle misure adottate nei primi anni Settanta in molte città d'America per combattere la segregazione razziale. Il provvedimento prevedeva che i bambini neri frequentassero scuole di bianchi in altri quartieri, anch'essi di bianchi. I bambini venivano regolarmente accompagnati a scuola e riportati a casa da appositi pulmini scolastici, ndt.
H. Dreyfuss, Symbol Sourcebook, Van Nostrano Reinhold, New York, 1972, pp. 90-91 [per hobo si intendono i simboli usati per comunicare dagli americani nomadi dell'inizio del secolo scorso, ndtl.
S. Crouch, Notes of a Hanging Judge, Oxford University Press, New York, 1990, pp. 187 e 196.
Intervista dell'autrice ad Arden Scott.
Intervista dell'autrice a Kinshasha Conwill.
Untitled (Famous Negro Athletes), 1980-81, Pastello a olio e pastello su carta, 91,4x72,3cm, Collezione Spike Lee, in Basquiat, cit., p. 64, ndt.
N. West, A Cool Million. Or, The Dismantling of Lemuel Pitkin, in The Complete Works of Nathanael West, Farrar, Straus and Cudahy, New York, 1957, p. 235 [trad. it. Un milione tondo tondo, Einaudi, Torino, 1995, p. 131, ndt].