Boone vuol dire affari

  1. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  2. Intervista dell'autrice a B. Bischofberger.

  3. Intervista dell'autrice a Irving Blum.

  4. Ibidem.

  5. Intervista dell'autrice a B. Bischofberger.

  6. Ibidem.

  7. Intervista dell'autrice a B. Phillips.

  8. Ibidem.

  9. Ibidem.

  10. Ibidem.

  11. Hackett, op. cit., p. 543 [trad. it. pp. 398-399, ndt].

  12. Intervista dell'autrice a B. Phillips.

  13. Intervista dell'autrice a B. Jakobson.

  14. Intervista dell'autrice a Yo Yo Bischofberger.

  15. Intervista dell'autrice a B. Phillips.

  16. Intervista dell'autrice a B. Bischofberger.

  17. Ibidem.

  18. Ibidem.

  19. Glueck, op. cit. 

  20. McGuigan, op. cit. 

  21. C. Tomkins, Post-to-Neo. The Art World of the 1980s, Henry Holt, New York, 1988, pp. 9-51 (già pubblicato in «The New Yorker», 26 maggio 1980).

  22. Tomkins, Off the Wall, cit., p. 141.

  23. M. Secrest, in «Art News», estate 1982, p. 71.

  24. Tomkins, Post-to-Neo. The Art World of the 1980s, cit., pp. 22 e 25.

  25. J.J. Buck, Dealer's Choice, in «Vogue», febbraio 1989, pp. 337-343 e 390.

  26. De Coppet, Jones, op. cit.,p. 273.

  27. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  28. Divenuto poi barone Duveen di Millbank, Joseph Duveen (1869-1939) fu uno dei più importanti antiquari e mercanti d'arte di ogni tempo. Tra i suoi clienti Henry Clay Frick, William Randolph Hearst, J.P. Morgan e John D. Rockefeller, ndt.

  29. Intervista dell'autrice a Robert Feldman.

  30. Intervista dell'autrice a K. Kertess.

  31. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  32. Protagonista del celebre romanzo Perché corre Sammy? di Warren Blumberg (Sellerio, 2005), Sammy Glick è un ebreo povero che da fattorino di redazione a New York diventerà celebre produttore cinematografico a Los Angeles, ndt.

  33. Intervista dell'autrice a B. Jakobson.

  34. Dipinti realizzati da Julian Schnabel su superfici di frammenti di ceramica, ndt.

  35. De Coppet, Jones, op. cit., p. 275.

  36. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  37. S. Hager, A Boone for the Art Scene, in «The Daily News», 21 agosto 1981.

  38. M. Stone, Off the Canvas, in «New York», 18 maggio 1992, p. 33.

  39. Intervista dell'autrice a J. Schnabel.

  40. Stone, op. cit., p. 33.

  41. A. Haden-Guest, The New Queen of the Art Scene, in «New York», 19 aprile 1982, p. 28.

  42. Stone, op. cit., p. 34.

  43. R. Ricard, Not About Julian Schnabel, in «Art Forum», giugno 1981, p. 78.

  44. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  45. Intervista dell'autrice a Stephen Frailey.

  46. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  47. Ibidem.

  48. Boone Means Business. Hot Dealer in Wild Art, in «Life», maggio 1982, p. 83.

  49. Ivi, p. 87.

  50. Intervista dell'autrice a Jeffrey Hogrefe.

  51. Intervista dell'autrice a E. Broad.

  52. Boone Means Business, cit., p. 86.

  53. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  54. Per «ragazza It» si intende una donna (solitamente una star del cinema) la cui bellezza viene unanimemente riconosciuta da stampa e opinione pubblica. Il termine venne cucito su misura addosso a Clara Bow, protagonista del film It (1927) in cui interpretava il ruolo della sexy Betty Lou. Il termine it diventò così sinonimo di sex-appeal. Dopo Clara Bow centinaia sono state le «ragazze It» del mondo dello spettacolo. Tra queste Marianne Faithfull, Julia Roberts e Angelina Jolie. «Ragazze It» degli anni Ottanta furono invece Kim Basinger, Rosanna Arquette, Brigitte Nielsen, Uma Thurman e Winona Ryder, ndt.

  55. Intervista dell'autrice a S. Frailey.

  56. Ibidem.

  57. Ibidem.

  58. Intervista dell'autrice a R. Feldman.

  59. Haden-Guest, The New Queen of the Art Scene, cit., p. 30.

  60. G. Glueck, What One Artists Career Tells Us of Today's Art World, in «The New York Times», 2 dicembre 1984.

  61. Intervista dell'autrice a S. Frailey.

  62. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  63. Intervista dell'autrice a D. e M. Rubell.

  64. Intervista dell'autrice a L. Gagosian.

  65. Intervista dell'autrice a S. Torton.

  66. Intervista dell'autrice a S. Frailey.

  67. Intervista dell'autrice a B. De Palma.

  68. Intervista dell'autrice a S. Torton.

  69. Ibidem.

  70. Intervista dell'autrice a M. Dike.

  71. Intervista dell'autrice a Lenore Schorr.

  72. Boone, 1983, Collage di carta, pennarello e pastelli a olio su lastra di fibra temprata riportata su legno, 104x30,5cm, Collezione José Mugrabi, in Emmerling, op. cit., p. 9, ndt.

  73. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  74. Ibidem.

  75. Jean-Michel Basquiat, 5-26 maggio 1984, Mary Boone e Michel Werner Gallery, in collaborazione con la Brano Bischofberger Gallery di Zurigo.

  76. Intervista dell'autrice a M. Boone.

  77. Intervista dell'autrice a J. Bretschneider.

  78. Brown Spots, 1984, Acrilico e pastello a grasso su tela, 193x213cm, Collezione Privata, New York, in Jean-Michel Basquiat, cit., p. 86, ndt.

  79. 'Stai attento bambino… Più grosso è il tuffo più forte è la botta', ndt.

  80. Pakiderm, 1984, Acrilico e pastello a olio su tela, 218,4x165,1cm, The Broad Art Foundation, in Basquiat, cit., p. 216, ndt.

  81. V. Raynor, Paintings by Jean-Michel Basquiat at Boone, in «The New York Times», 11 maggio 1984.

  82. Hackett, op. cit., p. 584 [anche il 2 luglio del 1984 manca nell'edizione italiana del libro, ndt].

  83. Intervista dell'autrice a K. Haring.

  84. Intervista dell'autrice a Fab 5 Freddy.