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Quaderno arancione, pagina nuova. Irene disegna un cocomero d’estate, con la buccia liscia e il ventre pieno di acciughe in pastella. Due gambe appesantite dall’ingombro, in un buco a tre metri sotto terra. È la prena. La paura si vede perché trasforma. Il cielo è lontano. Le frasche sono un soffitto di rami recisi e lacrime.