XI

QUALE VUOI ESSERE

«“SPERGIURI! FOTTUTI BESTEMMIATORI!”

«“Chiudi quella bocca!”

«“Bastardi peccatori stracciaculi! Attenti a voi! State attenti, fratelli!”

«Quelle furono le urla che accolsero Astrid e me quando uscimmo dalla Biblioteca nella notte. L’aria era gelida dopo il fuoco delle sue labbra e riuscivo ancora a sentire il suo corpo premuto contro di me, il sapore del suo peccato nella mia bocca mentre spiavamo una folla di Santi d’argento e iniziati nella neve fuori dall’Armeria.

«“Meglio tornare al Priorato, Maestà” le dissi.

«Lei annuì, stringendomi la mano. “Stai attento, Gabe.”

«Feci il giro dei ponti del monastero e mi avvicinai come se provenissi dalla Caserma. Accostandomi all’Armeria, vidi il serafino Talon sui gradini, gli occhi infuriati. E accanto a lui…

«“Oh no…” sussurrai.

«“Attenti!” ruggì Talon. “Attenti ora! Un peccato spregevole e giuramenti infranti, per Dio!”

«Aaron e Baptiste si trovavano assieme, i vestiti arruffati, le labbra di Aaron arrossate ed escoriate. Mi unii alla folla sul fondo mentre altri Santi e iniziati arrivavano dalla Caserma. Talon stava sputando veleno tanto da avere saliva sui baffi. Baptiste sembrava sconvolto mentre Aaron era furioso, quando l’abate Khalid e il mastro fabbro Argyle riuscirono finalmente a farsi largo tra la calca.

«“Serafino, cosa significa tutto questo?” domandò Argyle.

«Talon puntò la sua verga verso Aaron e Baptiste. “Bastardi sodomiti, li ho visti!”

«“Visto cosa?” sbraitò Khalid. “Parla chiaro, amico!”

«“Avevo del lavoro da fare nella Fonderia! Una partita di sanctus per il viaggio a Charinfel di Manogrigia. Ma ho udito un trambusto nella forgia e ne ho cercato l’origine. E li ho visti lì, nudi l’uno nelle braccia dell’altro.” Il serafino puntò un dito calloso e io avvertii un tuffo al cuore. “De Coste e Sa-Ismael! Che si accoppiavano come cani in calore!”

«Un mormorio cupo si diffuse tra gli astanti. Argyle batté le palpebre dallo stupore e si sfregò il mento con la mano di ferro. “Che follia è questa?”

«“Nessuna follia.” Talon sputò sulla pietra. “Trasgressione e tradimento, ecco cosa cazzo è! Bastardi demoniaci, tutti e due!”

«“Baptiste?” chiese Khalid. “Aaron? Di cosa sta parlando il serafino Talon?”

«Il mio stomaco si strinse in un piccolo nodo quando vidi gli amanti scambiarsi un’occhiata disperata. Aaron era impaurito, afflitto, osservando tutto ciò per cui si era addestrato andare in fumo. Baptiste teneva la mascella serrata, le mani segnate dal fuoco chiuse a pugno. Frère Alonso pretese una spiegazione. Udii Grande Phil sputare per terra. De Séverin e gli altri tirapiedi di Aaron sussurravano “spergiuri”, “sodomiti” e “fottuti effeminati”.

«E anche se sapevo che era stupido, non potevo comunque restare in silenzio. Aaron era mio fratello. Baptiste era mio amico. Non sapevo cosa dire, eppure mi feci avanti. Ma il giovane fabbro intercettò il mio sguardo e l’espressione sul suo volto mi implorò di tenere la bocca chiusa.

«“La responsabilità è mia!” dichiarò. Baptiste raddrizzò le spalle e incontrò gli occhi del mastro fabbro. “Aaron era ubriaco dopo la festa, maestro. Ammetto che ne ho approfittato.”

«Il labbro di Argyle fremeva di rabbia. “Hai infranto il tuo sacro voto a santa Mich…”

«“Non ho infranto alcun voto. Ho giurato di non amare alcuna donna e a questo mi attengo.”

«“Giacere nel peccato fuori dal vincolo nuziale è già un peccato sufficiente! Ma giacere con un altro uomo è un doppio peccato!” urlò Talon. “E su fottuto terreno consacrato? Mentre l’imperatrice riposa nella valle qui sotto, nientemeno? Tu ci copri tutti di vergogna, piccolo figlio di puttana succhiacazzi!”

«La folla bofonchiò in assenso e la marea attorno a noi divenne cupa.

«“Questo è peccato mortale, Baptiste” ringhiò Khalid. “Con esso condanni la tua anima.”

«“So che i Testamenti lo definiscono tale, abate. Ma Dio deciderà il mio destino nel mio giorno del giudizio, nessun altro.” Il giovane fabbro lanciò un’occhiata al suo amante e il mio cuore soffrì nel vedere il dolore nei suoi occhi. “Ma Aaron non ha alcuna colpa. Era inebriato dai fumi dell’alcol. Confuso dal dolore del tatuaggio. Non sapeva cosa faceva. Vi imploro di risparmiarlo.”

«Guardai Aaron. Gli occhi del nobile erano abbassati sulla neve ai suoi piedi. Tutto ciò per cui aveva lavorato era in bilico. La sua stessa vita poteva essere a rischio. E allora ricordai quella notte su quel ponte a Coste. Laure Voss che sorrideva mentre si aggirava ai margini della nostra luce: “Non è stata colpa mia, papà. Io non volevo. È stata colpa di Sacha, papà. Sacha mi ha costretto”.

«Aaron scosse il capo. Si preparò come per sferrare un pugno. “No” sussurrò.

«“Aaron…” implorò Baptiste.

«“No” ripeté lui con maggior fermezza, guardando Khalid e Argyle negli occhi. “Baptiste mente per risparmiarmi la punizione. Ma solo perché mi ama. Come io amo lui.” La sua voce si levò sopra il clamore crescente. “E questo non è un fottuto peccato!”

«“Figli di puttana!” urlò frère Charles, mentre frère Alonso tuonò: “Portateli al Ponte!”, e la folla si precipitò in avanti. Io cercai di oppormi, urlando mentre mani ruvide afferravano Baptiste e Aaron, i pugni che cadevano come pioggia quando Khalid pretese a gran voce l’ordine. Anch’io mi dibattei mentre tutto piombava nel caos, ma poi una pistola risuonò sopra il tumulto.

«BOOM.

«Tutto si fermò. Voltandomi, vidi Manogrigia con la pistola a ruota fumante sollevata in aria. L’occhio sano era iniettato di sangue e celato da una sacca d’ombra. Ma la sua mano era salda.

«“Fermatevi, fratelli.”

«“Ma sono peccatori, frère!” sbraitò Piccolo Phil. “Bastardi spergiuri!”

«“Hanno ammesso la colpa, fratello” replicò frère Alonso. “Hanno commesso questo peccato.”

«“È così” annuì Manogrigia. “Ma Aaron de Coste è ancora mio apprendista finché non giurerà nel rito d’argento davanti a Dio e santa Michon. Non permetterò che sia giudicato dalla follia di una torma.”

«“Manogrigia dice il vero, fratelli!” tuonò Khalid. “Nessuno dubita che questo peccato vada sanzionato! Ma non sarà inflitta alcuna punizione senza preghiera e contemplazione! Rinchiudeteli entrambi sotto la Cattedrale!” L’abate guardò la calca attorno a lui, gli occhi fiammeggianti. “Marceremo domani! Guardate il vostro riflesso e le vostre stesse anime! Poiché presto tutti noi potremmo trovarci spogli e coperti di sangue davanti al giudizio di Dio!”

«Mani ruvide trascinarono Aaron e Baptiste alla Cattedrale, guidati dal serafino Talon. Il resto della folla rimase nei paraggi come mangiacarogne in un campo di battaglia, insoddisfatta, ma non disposta a tradire la fiducia di Khalid. Poi, con imprecazioni borbottate, gli uomini cominciarono a sfilare verso la Caserma.

«Rimasi lì al freddo. Il ricordo delle labbra di Astrid indugiava con il sangue sulla mia lingua. Ma si attardò anche Manogrigia, con Arciere appollaiato sulla spalla sana. Il falcone mi scrutò con occhi dorati ed emise un verso stridulo. Guardai il punto dove si era trovato il braccio del mio maestro. Il divario tra noi. Le parole non dette.

«“Maestro…”

«“Lo sapevi?” domandò, la sua voce come stivali vecchi su ghiaia.

«Volevo dirgli la verità. Volevo fidarmi di lui come avevo fatto un tempo. Sì, era stato un bastardo crudele con me. Ma a differenza del mio patrigno, la crudeltà di Manogrigia aveva uno scopo. Esiste una differenza tra l’essere premuto sotto il tacco e contro una cote. Ero più duro e migliore che mai grazie a lui, e volevo implorare il suo perdono per la mia disobbedienza a Coste. Nonostante avessi salvato la vita di quella ragazza, volevo dirgli che desideravo poter cambiare il passato. Chiedere se mi attribuiva la colpa come facevo io stesso.

«“Cosa ne sarà di loro?” domandai invece.

«Manogrigia strinse l’occhio buono e la manica vuota fu frustata dal vento. “Implorerò clemenza. Ma le regole dell’Ordine sono chiare. Al ritorno di Khalid subiranno il destino di tutti gli spergiuri. Aaron sarà portato al Ponte, legato alla ruota, e fustigato con spini argentati finché non resterà nulla dell’Egida che lo contrassegnava come parte di questa Fratellanza. E poi entrambi saranno esiliati da Santa Michon.”

«“Ma è una follia! Baptiste è il fabbro migliore del monastero! E Aaron doveva essere ordinato tra i fratelli domattina!”

«“Baptiste ha infranto i suoi voti” sbraitò Manogrigia. “E pure se ha parlato con lingua subdola di uomo e donna, sapeva perfettamente che era sbagliato. E anche Aaron. Sciocco è chi gioca sul precipizio. Ma solo il principe degli sciocchi incolpa un altro quando cade.”

«Il vento cantò un inno affranto. Una parte di me non poteva credere che Aaron e Baptiste fossero stati tanto avventati da incontrarsi di nuovo così presto dopo che li avevo scoperti. Ma io stesso avevo corso il medesimo rischio con Astrid quella notte, pensando che l’indomani sarei andato incontro alla mia morte. Non potevo incolpare il mio fratello per aver fatto lo stesso. Mi doleva il petto, ma cercai di trovare sollievo nella Fede come avevo sempre fatto. Qualunque cosa fosse accaduta ad Aaron e Baptiste era la volontà dell’Onnipotente, giusto? Avevano infranto la legge di Dio, no?

«Ripensai ad Astrid, al sapore del nostro impatto che perdurava sulle mie labbra. Mi sentivo come se mi avessero gettato una secchiata d’acqua fredda in testa, il desiderio con cui ero stato inzuppato ora placato dalla certezza di quanto ciò fosse stato stupido. Egoista. Pericoloso.

«Chloe, la stella cadente, la scritta con il sangue… tutto quanto mi diceva che avevamo un ruolo più importante in quella storia. Era giusto rischiare tutto quanto? Non era il tipo più perverso di malvagità?

«Non esiste alcun peccato più pericoloso di quello che si sceglie.

«Nessun peccato più magnifico di quello che si condivide.

«Tuttavia…

«“Maestro… non so se posso andare a Charinfel e lasciare Aaron qui a marcire in una cella.”

«“Bene” ringhiò lui. “Perché tu non andrai da nessuna parte, de León.”

«Battei le palpebre, incontrando lo sguardo freddo di Manogrigia. “Maestro, io non…”

«“Non hai il diritto di chiamarmi maestro, ragazzo. Non più. Ti avevo detto a Coste che non avresti più partecipato a una Caccia come mio apprendista.” Mi si avvicinò, una striscia di cuoio scuro sul punto dove avrebbe dovuto esserci il suo occhio. “Pensavi che mi fossi dimenticato? Che forse lo Spettro in rosso mi avesse strappato via le facoltà mentali dal cranio come ha fatto con il braccio e l’occhio?”

«“Vi ho salvato la vita.”

«“E mi sei costato questi” replicò lui, indicando occhio e braccio mancanti.

«“Maestro, mi dispiace p…”

«Il pugno di Manogrigia impattò contro il mio stomaco come un ariete d’assedio contro un cancello cittadino. Finii in ginocchio ansimante quando lui mi affibbiò un manrovescio, mandandomi lungo disteso nella neve. Cercai di rialzarmi, ma il suo stivale mi colpì le costole, lasciandomi raggomitolato e dolorante sulla pietra gelida.

«“Che siano dannate le tue scuse, ragazzo” sibilò, dando una pacca alla cavità vuota sulla spalla. “Questa è la volontà dell’Onnipotente e io l’accetto come dovrebbe fare un servitore fedele! Ciò che non accetto è un apprendista che cerca la propria gloria quando dovrebbe cercare quella di Dio!”

«“Io n-non…”

«“Certo che lo fai! Anche stasera, parlando davanti all’imperatrice in persona! Perfino ora, perfino qui, la tua prima preoccupazione non è per i tuoi fratelli che marceranno verso la guerra e la morte senza di te, ma che tu sarai lasciato indietro! Non hai pazienza, de León! Nessuna disciplina! Tu non pensi, eppure credi di saperla lunga! Bene, tu imparerai a pensare, ragazzo! E mi assicurerò che tu abbia tutto il tempo del mondo per farlo!” Il frère si calmò, tenendo a bada la rabbia crescente. “‘Meglio morire da uomo che vivere da mostro’, diciamo noi. Ma esistono molti tipi di mostri a questo mondo, ragazzo. Un uomo fa quello che deve. Un mostro fa quello che vuole. Un uomo serve il suo Dio. Un mostro serve solo se stesso. E io non mi accompagno ai mostri.”

«Sputai sangue, mostrando le zanne in preda alla rabbia. Ma Manogrigia si limitò ad accigliarsi.

«“Mentre i tuoi fratelli sono via, scegli quale vuoi essere.”

«E detto questo mi voltò le spalle e mi lasciò sanguinante nella neve.»