Le allegre avventure di Davide.
Quando morì
“La cosa più importante nella vita è disporre di un interlocutore.”
Davide ne è fermamente convinto.
In un certo senso, si è persuaso che la vita e la morte si realizzino raccontandole.
Perciò si è iscritto a Facebook. Non per socializzare, dato che non ne ha nessuna voglia.
Si è iscritto per avere un tot di destinatari – i prada: (prestatori anonimi di ascolto) – a cui raccontarsi.
Davide lo ha capito bene.
Ha capito che si vive per raccontarlo. Su Facebook.
Il suo profilo conta tremila prada. Fra questi, il numero di quelli conosciuti dal vero è zero. Davide non aggiunge i conosciuti perché teme che stiano lì a spiarlo, senza prestare alcun ascolto al suo racconto di sé. Se qualche volta gli capita di accettarne l’amicizia, in capo a due giorni la elimina.
Davide aggiorna quotidianamente il profilo, alle undici del mattino o alle sette di sera; i suoi sono post articolati e perlopiù pubblici: con questa opzione può raggiungere un numero di prada infinitamente superiore al numero dei prada amici.
Non risponde ai messaggi privati e comunque li apre solo una volta a settimana. In vero nemmeno li legge, si limita a visualizzare. Visualizzare e non rispondere è la nuova frontiera dell’indifferenza. Funziona soprattutto nelle relazioni vagamente sentimentali.
Davide risponde soltanto ai commenti dei pada postati in bacheca, perché quelli sono visibili agli altri prada.
In media, il numero dei like ottenuti per ogni singolo post si aggira intorno agli ottanta pollici in alto. Con picchi di centocinquanta/duecento per le notizie clou e per le foto di un gatto sorpreso per strada, mentre per i cani un po’ meno, sui centoventi pollici.
Davide vuole morire.
Giunto a questo punto della sua vita, con i desideri rimasti intatti e un continuo rivedersi in quello che non ha più – ma lo ha mai avuto, lo ha mai davvero avuto? – ha deciso che...
Una decisione presa all’improvviso, mentre acquistava un soffione per la doccia con meccanismo anticalcare in un fornitissimo negozio di ferramenta. Davide ha sempre amato i negozi di ferramenta. Avrebbe voluto aprirne uno, o perlomeno gestirlo. Purtroppo patisce i chiodi, specie le punte e i ribattini. Avrebbe preferito che esistessero solo i chiodi fucinati e i chiodi a ribadire. In quel caso avrebbe aperto un negozio di ferramenta, o perlomeno lo avrebbe gestito. Per questo poi ha fatto scienze alberghiere. Era una cosa a caso. Ma tant’è.
Davide crede di aver sofferto abbastanza, oppure di non aver sofferto per niente, perché non ne è stato capace. Nel dubbio, ora vuole solo morire.
Perché ciò si compia, bisogna prima raccontarlo. Su Facebook.
Il punto è che non può essere lui a dare ai prada la notizia della sua morte, come fosse un evento appena avvenuto. Non può scrivere in un post “Oggi sono morto”, benché l’abbia pensato tante volte. Il problema è di attendibilità, più che altro.
Così decide.
Esistono i fake per questo.
Davide si mette al computer e in meno di dieci minuti crea il suo falso profilo: Mirko Lemure, nato il 12 agosto del 1973; musica preferita: folk rock e classica; letture: tutti i russi; film: Tarkovskij e Antonioni, anche se non li ha mai capiti. Mirko Lemure ha appena stretto amicizia con Davide (nascondi questa notizia, da entrambi i profili).
Per qualche giorno Mirko posta video di YouTube, citazioni dai libri, qualche foto presa da Google immagini. Poi arriva il momento.
Alle undici del primo lunedì del mese, Mirko scrive il post del trapasso:
“Con dolore e sgomento comunico ai contatti di Davide che egli è venuto a mancare. Resterà, comunque, sempre vivo nei nostri cuori.”
(Mirko tagga Davide nel post. Davide accetta il tag. Il post è ora visibile sul suo diario di Facebook).
Solo ciò che viene detto è accaduto.
Si vive e si muore per raccontarlo. Su Facebook.
Davide ha raccontato in breve la sua morte.
Davide ora è morto.
Davide nella vita cosiddetta reale amava molto David Bowie. Suo padre lo aveva chiamato così in onore del Duca il giorno più bello della sua vita. Quello in cui aveva concepito Davide. Hashes to hashes.
Funk to funky. We know major Tom’s a Junkee.
Sono morti (o nati) a poche ore di distanza, Davide e David.
Rebel
Rebel
Ora Davide ascolta in Paradiso tutte le canzoni inedite di David Bowie in anteprima mondiale insieme agli angeli.