A: Direttore dell’Agenzia per la Ricerca e l’Indagine del Sovrannaturale (ARIS)
Da: Agente █, nome in codice Edwina
Oggetto: Rapporto sull’artefatto 200 del Progetto Fuoriclasse
- Per le finalità di questo rapporto, mi riferirò all’Artefatto 200 del Progetto Fuoriclasse con il suo nome comune: Ago di Koschei.
- L’Ago è un oggetto significativo del folclore slavo, in cui Koschei (conosciuto anche come “Koschei l’Immortale” e “Koschei l’Imperituro”) tipicamente assume il ruolo di un antagonista che ha paura della morte. Per questo motivo racchiude la sua anima dentro un oggetto che possa essere contenuto da altri oggetti: per esempio, la mette in un ago, poi seppellisce l’ago in un uovo, poi nasconde l’uovo dentro vari animali o, in alcune storie, in un baule. Non può morire finché l’ago che contiene la sua anima è intatto.
- Fin dalla sua fondazione, l’ARIS ha studiato con interesse i cosiddetti “oggetti mitici”, e in particolare quegli oggetti a cui altri governi attribuiscono valore. Sono girate periodicamente voci sull’Ago per alcuni decenni, ma è stata la Guerra fredda a portarlo in primo piano, secondo i nostri agenti sul campo in Russia. Siamo riusciti a seguire le tracce dell’Ago fino a una nave spia sovietica, la Sakhalin, affondata in qualche punto dell’Oceano Pacifico nel 1972. La tecnologia di sorveglianza ha rivelato l’esatta posizione della nave nel 2007, nel 2008 abbiamo impegnato un’unità operativa del Progetto Fuoriclasse, comprendente il Soggetto 2, Sloane Andrews, per recuperare l’Ago. Gli eventi di quella missione sono riportati dettagliatamente nei documenti allegati a questo rapporto.
- L’ARIS sicuramente non aderisce alla credenza secondo cui l’Ago conterrebbe davvero l’anima di una persona, né ritiene che sia mai esistita una persona immortale, o un uomo di nome Koschei; tuttavia, al momento non siamo in grado di spiegarne l’origine. Esso, infatti, è di un materiale che non siamo in grado di identificare, anche se all’apparenza metallico. È lungo solo circa cinque centimetri e le sue estremità irregolari suggeriscono che sia un frammento di un oggetto più grande; ma non abbiamo individuato nient’altro che vi assomigli. Siamo riusciti ad associare alcune sue microscopiche particelle ad alcuni materiali dell’oceano profondo, soprattutto del sedimento pelagico tipico della Fossa delle Marianne. Abbiamo accluso informazioni aggiuntive sul sedimento pelagico relative all’analisi dell’Ago. Saranno necessarie ulteriori indagini nella Fossa se vogliamo comprendere l’origine dell’oggetto.
- Sono in corso altri esami delle proprietà dell’Ago, anche se è evidente che questo artefatto può essere considerato un canale attivo di energia sovrannaturale. Auspichiamo di riuscire a dedicare più tempo in futuro a questo compito; allo stato attuale, l’Ago è una delle nostre armi più potenti nella lotta contro l’Oscuro.
TOP SECRET