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La magia della crudeltà

di Erica Perez

Nel suo libro La manifestazione dei desideri impossibili: una nuova teoria del magico, Arthur Solowell afferma arditamente che “un desiderio non può nascere per minaccia o manipolazione”. Se convengo che le semplici minacce non producono risultati magici affidabili, è ingenuo sostenere che la costrizione non sia mai efficace nell’influenzare la magia. Forse il signor Solowell è stato abbastanza fortunato da crescere in una comunità di adulti sani che non hanno mai rivolto la loro influenza contro i bambini, ma io no. Io ho visto il modo in cui genitori crudeli hanno plasmato i miei coetanei e, di conseguenza, i loro desideri.

E i modi sono numerosi. A volte una rigida educazione religiosa trasformava una mente aperta in una mente ottusa in grado di eseguire solo processi semplici e molto pratici. A volte la totale trascuratezza induceva a un totale disprezzo dei limiti, spingendo le persone a coinvolgerne altre in processi immorali. La pressione perché avessero successo ai più alti livelli ha distolto alcuni amici dalla creatività e dall’immaginazione nella loro magia. I maltrattamenti emotivi alteravano i processi di altri rendendoli più brutali, meno raffinati. Uno dei miei amici di maggior talento ha perso del tutto la capacità di eseguire processi e ora vive a St. Louis, città-presidio.

Un desiderio non è un capriccio, come correttamente afferma Solowell. Ma i desideri non sono irremovibili né immodificabili. La variabile da considerare è il potere. Chi ha potere sull’individuo in questione? C’è qualcuno che ne ha troppo? Tra quelli che lo detengono ci sono persone che maltrattano il proprio coniuge, i famigliari, gli amici? È l’individuo particolarmente suscettibile di manipolazione, per il desiderio di compiacere o solo per evitare il dolore? Sono state isolate, queste persone, dai loro pari o dal mondo esterno? Dobbiamo imparare a riconoscere i segni. Non possiamo fingere che questo problema non esista. Ne va del futuro dei nostri figli.