30 dicembre 1953, mercoledí

Il giorno dopo non successe praticamente nulla, a parte un’altra visita del commendator D’Umberto, che convocò De Luca alla solita ora, al solito bar della stazione, per i soliti bomboloni alla crema. Tutto uguale, anche il cameriere assonnato, soltanto i festoni erano diversi, non piú di Natale ma di capodanno.

Giannino lo aveva chiamato a casa di Claudia, tirando lei giú dal letto, terrorizzata che fosse successo qualcosa a suo padre, e poi lui, che si era appena addormentato.

De Luca fece un rapporto rapido e quasi identico al precedente, anche perché tenne fuori tutto quello che avevano scoperto e che avrebbe potuto in qualche modo compromettere il resto dell’indagine. Non fu difficile, perché il commendatore sembrava quasi piú interessato ai bomboloni, ed era distratto dall’altro caso, quello che lo aveva riportato a Milano.

– L’affare Montesi, giú a Torvaianica, si fa sempre piú antipatico, – disse, a bocca piena, – e rischia di coinvolgere degli amici. Ma sapete qual è la cosa che piú mi scoccia? Che ormai è diventato un caso decisamente romano e a Milano non ho bisogno di andarci piú. De Luca, dammi un motivo per salire di nuovo a Bologna, figlio mio, usalo, quel naso da caccia, usalo.

Per il resto del giorno Giannino e De Luca rimasero a friggere nell’impotenza.

De Luca perché avrebbe voluto vedere Claudia, ma l’aveva lasciata con la febbre, sapeva che stava male e ad accudirla ci sarebbe stato il signor Paride.

Giannino perché voleva andare avanti con l’indagine, fare qualcosa, usare il naso, come aveva detto il commendator D’Umberto.

Anche De Luca la sentiva, l’eccitazione della caccia, ma sapeva per esperienza che erano arrivati a un punto in cui bisognava soltanto attendere. Come per un appostamento. Una trappola.

– Dobbiamo aspettare che ci caschi da solo. Ma non possiamo farcelo scappare. È l’unico testimone che ci è rimasto.

– L’unico testimone? – chiese Giannino, perché De Luca lo aveva detto tra sé, anche se a voce alta, come se parlasse da solo. – E chi è?

– Il Tedesco. Faccia di Mostro.