Bologna era bellissima in quegli anni. Anche adesso mi piace (quasi) sempre, ma allora, con i navigli, la neve, tutto quel fare a metà tra il paesone e la città, era molto bella e molto diversa. Io non l’ho vissuta, naturalmente, mi sono dovuto documentare e di questo devo ringraziare chi ne ha conservato la memoria, come Walter Breviglieri con le sue splendide fotografie, ma anche Nando Giardina con i suoi ricordi su Bologna e il jazz, o Tiziano Costa sui canali, e pure Gaetano, il mio secondo padre, con cui ho guardato Hanno rubato un tram, con un grande Aldo Fabrizi che fa il tramviere per la città proprio in quegli anni, e ci ho messo ore a vederlo, quel film, perché a ogni fotogramma Gaetano mi fermava per farmi vedere che lí, proprio lí, c’era quello lí a fare quella cosa lí. Ce ne sarebbero tante di persone da ringraziare, ma lo spazio qui è poco, avrò cura di elencare tutti i libri, i film e i documenti che stanno sulla mia scrivania sulla mia pagina Facebook e in ogni altra occasione.
Mi sono documentato il piú possibile, dicevo, ma qualche errore l’ho sicuramente fatto. Colpa mia, e me ne scuso, spero non siano cosí gravi. Di qualcuno sono consapevole, Mezzanotte a Mosca, per esempio, e Bèla Bulagna sono canzoni di qualche anno dopo, ma mi piaceva mettercele, e ormai è una tradizione che in ogni mio libro storico metta un brano fuori sincrono, come Ludovico in L’isola dell’Angelo Caduto, o Avanti e indrè in L’ottava vibrazione. In ogni caso, accetterò di cuore ogni segnalazione che vorrete farmi.
Come al solito, alla fine di ogni libro ci sarebbero un sacco di persone da ringraziare, ma spazio e memoria sono quello che sono, per cui accennerò solamente a Beatrice Renzi, la mia assistente, e a Marcello Cimino, che mi hanno confortato sulla tenuta del libro e sulla sua fedeltà deluchiana, Roberto Santachiara, il mio agente, e Paolo Repetti e Severino Cesari, di Einaudi Stile Libero: Paolo per essermi stato addosso come quando da bambino mi riducevo a fare i compiti delle vacanze l’ultimo giorno (e adesso come allora giuro che non lo farò piú, ma sappiamo benissimo che non è vero), e Severino per la sua lettura praticamente in tempo reale, un conforto inestimabile, di cui gli sono, come sempre, immensamente grato.
Iniziato a Mordano (Bo), a casa mia, lunedí 7 marzo, alle ore 19.03 e finito a Porto Tolle (Ro), Hotel Bussana/Bar Duesse, lunedí 18 luglio 2016, alle 17.05.