12 marzo 1898
Theodatus G. Simmons
Springfield, Massachusetts
Caro cognato Theo,
Come sempre ci ha fatto piacere ricevere la tua lettera, specialmente le splendide notizie dell’ultima aggiunta alla vostra famiglia. Esme manda un abbraccio al bambino e alla nostra cara Agrippina, con i migliori auguri perché si rimetta al più presto.
Ho accettato il tuo saluto nell’ultima lettera come uno scherzo. Credimi, la laurea è puramente a titolo onorifico, e non intendo certo chiamarmi Dott. Rhy, nonostante le belle parole del governatore sul mio modesto contributo alle scienze naturali.
A me ed Esme è piaciuto moltissimo il viaggio a Knoxville. È stato strano tornarci dopo tanti anni e scoprire che le cose non erano affatto cambiate, e tuttavia erano così diverse dai ricordi che portavo con me. Esme ha incantato tutti i dignitari, e credo che il direttore dell’Accademia Halperth fosse sul punto di comporre odi sulle sue sopracciglia! Come al solito, la mia cara moglie non si rende conto dello straordinario effetto che il suo spirito e la sua arguzia hanno sulle creature maschili.
Esme mi ha ricordato di informare Agrippina che il reverendo Tewksbury si è ritirato a vita privata e che suo genero, il reverendo Hightower, è il nuovo pastore della chiesa. Il nuovo reverendo era un amico delle gemelle fin dall’infanzia, ed è un predicatore eccezionale. Personalmente ne sono rimasto molto sorpreso, ma Esme no, e mi assicura che i peggiori peccatori sono quelli che poi fanno i migliori sermoni.
Yohan sta meglio ora che il clima sta diventando più caldo. Il freddo non fa bene all’artrite al ginocchio, ma si lamenta poco. Continua a parlare di quando è andato a trovare Ben e Adelaide a Washington. Incontrare il presidente Cleveland e suonare insieme ai signori dell’orchestra figurano adesso come i momenti più importanti della sua vita.
Mia madre sta bene, e i gemelli la tengono occupata: non solo deve giocare con loro, ma deve ripiantare tutti i fiori che quei due calpestano.
Sono certo che abbiate già sentito la storia di quando sono nati i ragazzi, ed Esme li ha chiamati Herbert e Hubert. Mi è sembrato, e mi sembra ancora, che quei nomi siano fin troppo leziosi per i figli di un commerciante del Tennessee, ma Esme non ha voluto sentire ragioni e ha dichiarato che non so niente di come si danno i nomi ai bambini. Ha detto davanti a tutti, quando sono venuti a trovarci, che se fossi stato io a dover scegliere un nome per i bambini, li avrei senz’altro chiamati Merluzzo e Branzino. Con suo sommo orrore, quei nomi sono rimasti in testa a tutti. Si è particolarmente scoraggiata quando i ragazzi sono tornati dal loro primo giorno di scuola con quei soprannomi ben scritti sulla loro lavagnetta.
Spero che più tardi, in estate, tornerete a trovarci. La procreazione delle trote ha avuto uno straordinario successo quest’anno, e sono ansioso di mostrarvi i miei nuovi piani per le razze.
Devo concludere questa lettera, i ragazzi mi aspettano. Stiamo lavorando insieme a un progetto, questa primavera: ho dato loro il permesso di aiutarmi a ridipingere la casa. Il bianco è un colore talmente privo di vita che ho deciso di dipingerla d’azzurro. Qui tra le montagne non c’è abbastanza cielo.
Sempre vostro,
Cleav