Nel 1634, la Compagnia olandese delle Indie orientali era l’impresa commerciale più prospera al mondo, con avamposti in tutta l’Asia e il Capo di Buona Speranza. Il più redditizio di questi era Batavia, che spediva ad Amsterdam macis, pepe, spezie e sete, a bordo della flotta di galeoni Indiaman della Compagnia.
Il viaggio durava otto mesi ed era pieno di insidie.
Gli oceani erano perlopiù inesplorati, gli strumenti di navigazione rudimentali. Tra Batavia e Amsterdam esisteva solo una rotta certa, e le navi che deviavano da essa spesso si perdevano. Anche quelle che restavano su questi “itinerari commerciali” erano comunque alla mercé di malattie, tempeste e pirati.
Molti di coloro che si imbarcavano a Batavia non sarebbero mai arrivati ad Amsterdam.
Manifesto delle persone di riguardo (passeggeri e membri
dell’equipaggio) a bordo della Saardam in rotta per
Amsterdam, compilato dal ciambellano Cornelius Vos
DIGNITARI
Governatore generale Jan Haan, sua moglie
Sara Wessel e la figlia Lia Jan
Ciambellano Cornelius Vos
Capitano della guardia Jacobi Drecht
Creesjie Jens e i suoi figli Marcus e Osbert Pieter
Viscontessa Dalvhain
PASSEGGERI DI RIGUARDO
Predikant Sander Kers e la sua protetta Isabel
Tenente Arent Hayes
ALTO COMANDO DELLA “SAARDAM”
Primo mercante Reynier van Schooten
Capitano Adrian Crauwels
Primo ufficiale Isaack Larme
MEMBRI DI RIGUARDO DELL’EQUIPAGGIO
Nostromo Johannes Wyck
Piantone Frederick van de Heuval
IL PRIGIONIERO
Samuel Pipps