Ho molte persone da ringraziare e, come spesso accade, non so bene da che parte iniziare.
Ringrazio innanzitutto l’associazione Re-use with love, la boutique del riuso.
Si tratta di un’attività benefica, che consiste nel raccogliere donazioni di abbigliamento, accessori, giocattoli da aziende e cittadini privati, per poi distribuire quanto raccolto tra le persone, indicate dai servizi sociali, che hanno necessità di ricevere aiuto.
Questa associazione, molto benvoluta e molto presente sul territorio di Bologna, non era ancora attiva all’epoca del primo inverno di Serena presso la Casa delle donne, altrimenti avrebbe sicuramente risolto il problema delle scarpe!
Re-use with love organizza periodicamente anche eventi come mercatini, tornei di carte, spettacoli per raccogliere fondi a favore di altre associazioni umanitarie.
Durante la settimana in cui ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Re-use with love ha organizzato un mercatino di raccolta fondi a favore della Casa delle donne per non subire violenza. È stato bellissimo farci un salto, constatare con quanta cura avessero disposto abiti e accessori in modo da rendere accattivante la scelta per il pubblico.
Ho fatto la mia offerta, felice e orgogliosa di aver trovato il tempo per non mancare all’appuntamento, contenta di aver fatto una corsa con la bicicletta per arrivare in anticipo sull’orario di chiusura in modo da poter visitare la boutique con calma.
Ringrazio Serena per avermi raccontato la sua storia, che purtroppo è anche la storia di tante donne. È un grande onore che, con tanti scrittori, lei abbia deciso di affidare proprio a me il suo messaggio, a cui tiene tantissimo. Spero di cuore di essere all’altezza delle sue aspettative.
Un abbraccio forte, cara Serena. Che tu possa sempre mantenerti così, bella e fiera, e piena di dignità.
Grazie alla Casa delle donne per l’aiuto e l’accoglienza prestati a Serena e al figlio nel momento di maggiore necessità. Per “Serena e Leonardo” intendo tutte le donne vittime di violenza che vengono ogni giorno aiutate dal centro antiviolenza e tutti i bambini, vittime di violenza assistita, a cui viene offerto supporto per cercare di limitare il più possibile i danni inflitti da una situazione familiare problematica.
Grazie a Valeria per aver ricevuto me e Serena in una luminosa e indimenticabile mattina di settembre. Il mondo dovrebbe essere pieno di donne come lei, ricche di entusiasmo, empatia, solidarietà. In bocca al lupo, Valeria, e che il vento possa sempre accompagnarti alle spalle, nella stessa direzione del tuo cammino, per renderti ogni percorso più lieve. Che possa il sole splendere sempre sui tuoi campi, affinché ti sia possibile raccogliere buoni frutti per il tuo lavoro.
Grazie a Elena, l’avvocata civilista che a suo tempo difese Serena nella causa per l’affidamento di Leonardo e che accettò di incontrare me e Serena, nonostante fosse molto presa dal lavoro, nello stesso giorno in cui vedemmo Valeria.
In bocca al lupo anche a te, Elena, che tu possa sempre trovare acqua per dissetarti e per portare ristoro ai tuoi campi. Il lavoro deve essere nutrito affinché possa dare i frutti migliori.
Grazie a Mafalda, “Maffy”, avvocata penalista, a cui ho rivolto alcune domande di tipo tecnico. Grazie per avermi evitato un risvolto grottesco e becero: le storie inventate devono essere verosimili, altrimenti la serietà del lavoro viene irrimediabilmente compromessa.
Sei giovanissima e piena di entusiasmo, la tua energia è a dir poco travolgente! Meriti la migliore delle carriere, e tutto quanto il tuo cuore possa desiderare! Tu mi hai ricevuta in una fredda e buia serata di inizio inverno: grazie ancora per la pazienza dedicatami e per il tempo che, in tua compagnia, è trascorso così veloce!
È davvero il momento dei saluti. So che i personaggi di questa storia, che mi accompagnano ogni giorno da diversi mesi, finiranno per mancarmi, al punto che sbircerò il file ogni volta che potrò mentre aspetterò la stampa del libro, e porterò il libro con me per un bel po’ dal momento in cui vedrò le prime copie.
Arrivederci, Serena.
A presto, Leonardo.
Coraggio, Elisa.
Domenico, Salvo, vi auguro che vi rendiate conto, prima o poi, di avere sbagliato tutto. Giusto per capire. Chiunque ha il diritto di capire.
Come sempre, grazie di cuore a Katia e Massimo. Non c’è giorno in cui non mi senta fortunata per la stima e l’affetto che mi dimostrano in ogni momento.
A presto, a tutti.