MAIA

Mi sdraiai a letto e sorrisi guardando il soffitto.

Roxie saltò accanto a me e mi ansimò sul viso, desiderava che condividessi con lei quella rara sensazione di leggerezza.

Mi si rannicchiò addosso; le accarezzai il manto, avvertendo delle protuberanze e i muscoli deperiti per via dell’età. Eppure, in qualche modo, tutto mi sembrava andare bene, come se alla fine ogni cosa si sarebbe sistemata.

La serata avrebbe potuto essere persino più bella se solo non avessi distolto gli occhi quando ci eravamo salutati e se fossi stata più coraggiosa e l’avessi baciato come desideravo.