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DOPO l’allarmata telefonata di Rosemary, il primo istinto di Laurie fu di correre all’albergo. Aveva persuaso quella povera donna ad affidarsi a lei perché risolvesse il mistero dell’omicidio di sua figlia e adesso aveva saputo dalla televisione della morte di Dwight Cook e di un mandato d’arresto spiccato contro l’uomo che aveva aggredito Jerry. Meritava che fosse lei in persona a cercare di spiegarle che cosa stava succedendo.

Alex aveva preteso di accompagnarla lasciando che Leo sorvegliasse la casa con Timmy e Grace. «Grazie per volermi essere sempre vicino, Alex», gli disse Laurie quando furono nella hall dell’albergo, «ma credo proprio di dover parlare a Rosemary a quattr’occhi.»

«Nessun problema», rispose Alex. «Io intanto sento quelli della sicurezza dell’albergo per assicurarmi che siano adeguatamente allertati su Steve Roman.»

Davanti alla camera di Rosemary, Laurie sentì i suoni ovattati di un televisore acceso. Trasse un respiro profondo e bussò. La donna le aprì all’istante.

«Laurie, grazie di essere venuta. Ho tanta paura. Non capisco cosa succede. Ieri c’è stata tutta quella scena con gli amici di Susan. È incredibile che per tutti questi anni Nicole non abbia mai detto niente di quel litigio. E adesso Dwight Cook è morto? E la polizia pensa che quest’uomo che ha aggredito Jerry, quello a cui stanno dando la caccia, sia uno degli Apostoli di Dio. È così? Adesso mi chiedo se non ho sempre avuto ragione fin dal principio. Forse dietro tutto questo c’è Keith Ratner. L’assassinio di Susan, l’aggressione a Jerry e adesso Dwight.»

Sullo schermo alle spalle di Rosemary Laurie vide Martin Collins che teneva un’improvvisata conferenza stampa davanti a casa sua.

«Aspetta un momento», disse. «Puoi alzare il volume?»

«Non sta a me fare congetture sulle motivazioni di una mente malata», stava dicendo il sedicente reverendo. «La nostra migliore ipotesi tuttavia è che questa persona, che evidentemente non sta molto bene, abbia maldestramente voluto proteggere Keith Ratner, un altro membro dell’AD che per tutti questi anni è stato ingiustamente sospettato della morte della sua ex ragazza. Questo è tutto quello che ho per voi al momento, signori.»

Martin Collins era affascinante e carismatico. Ogni anno persuadeva migliaia di persone a consegnargli soldi guadagnati con il sudore della fronte. Ora usava il suo talento per ammaliare tutti coloro che lo stavano vedendo in televisione.

Laurie azzerò il volume e accompagnò una Rosemary bianca come un cencio a sedersi nel salotto della suite. Laurie si accomodò sul divano di fronte a lei. «Vorrei avere tutte le risposte», esordì, «ma per la verità non sappiamo molto più di te e ci è difficile star dietro gli sviluppi della situazione che avvengono così velocemente. La notizia di Dwight Cook è vera, ma la polizia sospetta che non si tratti di un incidente. Noi crediamo che questo Steve Roman stia cercando di impedirci di portare a termine lo show, ma ci stiamo ancora chiedendo per conto di chi.»

«Per via di Susan? È stato quest’uomo a uccidere mia figlia?»

Laurie si sporse per prenderle la mano. «Onestamente non lo sappiamo. Ma ora se ne sta occupando la polizia. Stasera perquisiranno l’abitazione di Steve Roman a San Francisco e hanno emesso un mandato di cattura con priorità assoluta in tutto lo stato. Attualmente Alex è qui con me e sta parlando a quelli della sicurezza dell’albergo. Sappiamo che sei ben protetta, Rosemary, giorno e notte. E quando Roman sarà catturato, tireremo tutti un sospiro di sollievo e con un po’ di fortuna sapremo qualcosa di più.»

Mentre andava all’ascensore Laurie controllò il telefono. C’era un messaggio di Alex: Con la sicurezza tutto a posto. Ti aspetto nella hall.

Per poco mancò di scorgere il volto dell’uomo che stava uscendo da una camera in fondo al corridoio. Richard Hathaway.

Di riflesso si girò dall’altra parte continuando a controllare il cellulare finché non sentì il ding dell’ascensore. Che ci faceva lì Hathaway? Aveva rifiutato l’offerta di una camera d’albergo.

Andò a passi silenziosi fino in fondo al corridoio e posò dolcemente l’orecchio sulla porta della camera da cui era uscito. Sentì della musica. Bussò prima ancora di pensare a cosa stesse facendo.

Quando la porta si aprì, si trovò a tu per tu con Madison Meyer in un accappatoio bianco.