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MENTRE si avvicinava al Land Cruiser, Laurie si rammaricò di non aver colto fin da subito i numerosi indizi che indicavano Hathaway come probabile colpevole della morte di Susan. Dopo il suo litigio con Nicole, Susan era andata a cercare la sua collana portafortuna prima di presentarsi all’audizione con Parker. Dove poteva essere andata? Alla sua scrivania in laboratorio.

E che cosa poteva aver visto?

Su questo punto Laurie non aveva ancora nessuna certezza, ma se Susan si era recata in laboratorio di sabato, era possibile che avesse sorpreso Hathaway in un momento in cui il professore credeva di essere al sicuro da occhi indiscreti. Forse lo aveva sorpreso in compagnia di una delle studentesse o occupato in qualche attività illecita. Forse Hathaway aveva convinto Susan a salire sulla sua macchina per discutere di ciò aveva visto, anche considerato che la sua automobile non era affidabile e non voleva far tardi al suo appuntamento con Parker.

Hathaway sosteneva di essere stato in compagnia di Dwight la sera in cui Susan era stata uccisa, ma la cronologia era nebulosa e ormai Dwight era morto. Non c’era modo di accertare dove fosse realmente Hathaway nell’ora fatidica, ma Laurie contava sulla telefonata a Madison per fare chiarezza su quel punto.

Ora capiva che cosa l’aveva tormentata sulla sua conversazione con Madison dopo che aveva visto Hathaway uscire dalla sua camera d’albergo. Madison aveva detto che non avevano niente da nascondere ora che erano entrambi adulti. Aveva detto che si erano ritrovati. Dunque non faceva riferimento a un’intesa dell’ultima ora.

Laurie era certa che, quando Alex avesse chiamato Madison, si sarebbe sentito rispondere che Hathaway era la persona che non si era mai presentata al suo dormitorio la sera in cui Susan era stata assassinata. Non si era mai presentato perché in quel momento stava uccidendo Susan al Laurel Canyon Park.

Aprì la portiera e si fermò un attimo a controllare il cellulare. Niente segnale, come sospettava. Pazienza, pensò, quando avrò portato su la macchina, Alex potrà dirmi di persona se ha sentito Madison.

Aveva appena riposto il telefonino nella tasca della portiera quando sentì qualcosa di duro premerle contro la schiena. Nello specchietto laterale vide riflesso il volto di Hathaway alle sue spalle.

«Sali», le ordinò lui spingendola sul sedile di guida. Tenendola di mira, la scavalcò per sederlesi accanto. «Adesso vai!»