A mia sorella Patrizia, che è grandiosa e insostituibile. E ha inventato la marachella di prenderci nel tempo.
A Micol, mi vida, che un giorno – mentre suonava i Dire Straits con la chitarra – mi ha raccontato la storia vera di Sultans of Swing, suggerendomi il titolo.
Alla mia mamma che, se potesse leggere questo libro, si divertirebbe un sacco. E forse in alcuni punti piangerebbe, perché lei aveva un cuore grande così.
E a tutte le regine, soprattutto quelle senza trono.